09-05-2012, 11:45 11
Quoto molte risposte, Arkadian in primis.
Comunque io non credo si possano intendere sale e zucchero come droghe in quel senso (lasciamo queste idee alla logica delle tabelle d'inserimento di cibi insipidi!) ma nel senso che un loro eccesso siano in grado d'interferire con una corretta educazione del gusto, semmai.
Posso dirti che anche Piermarini e Uppa in toto, mettono in guardia da cibi particolarmente saporiti o dolci.
Sono quelli che oggettivamente più gustosi e notevoli possono 'distrarre' i bambini in fase 'formazione del concetto di pasto' e della 'tarazione' del gusto.
Se presenti occasionalmente fanno parte del gioco di conquista, soprattutto se non sono fra i primi assaggi.
Se presenti spesso, possono disorientare, credo, il meccanismo di autoregolazione.
Credo che anche a questo si riferisca Piermarini quando para di ricreare una situazione 'fittizia di scarsa disponibilità del cibo' (vedi post Libero Accesso Al Cibo) che non dovrebbe essere intesa solo in termini quantitativi, ma anche qualitativi.
E segnalo l'esperimento che dimostrò l'esistenza e il permanere dell'istinto di autoregolazione.
Ai bambini veniva lasciato a disposizione un vasto repertorio di cibi con corrispondente varietà di nutrienti.
Segue link 'spettate:
www.makeupyourowndamnmind.blogspot.com/2009/10/clara-m-davis-ricercatori-cosi-non-se.html?m=1
(non ritrovo un link che mi piaceva di più incontrato mesi fa.)
Comunque io non credo si possano intendere sale e zucchero come droghe in quel senso (lasciamo queste idee alla logica delle tabelle d'inserimento di cibi insipidi!) ma nel senso che un loro eccesso siano in grado d'interferire con una corretta educazione del gusto, semmai.
Posso dirti che anche Piermarini e Uppa in toto, mettono in guardia da cibi particolarmente saporiti o dolci.
Sono quelli che oggettivamente più gustosi e notevoli possono 'distrarre' i bambini in fase 'formazione del concetto di pasto' e della 'tarazione' del gusto.
Se presenti occasionalmente fanno parte del gioco di conquista, soprattutto se non sono fra i primi assaggi.
Se presenti spesso, possono disorientare, credo, il meccanismo di autoregolazione.
Credo che anche a questo si riferisca Piermarini quando para di ricreare una situazione 'fittizia di scarsa disponibilità del cibo' (vedi post Libero Accesso Al Cibo) che non dovrebbe essere intesa solo in termini quantitativi, ma anche qualitativi.
E segnalo l'esperimento che dimostrò l'esistenza e il permanere dell'istinto di autoregolazione.
Ai bambini veniva lasciato a disposizione un vasto repertorio di cibi con corrispondente varietà di nutrienti.
Segue link 'spettate:
www.makeupyourowndamnmind.blogspot.com/2009/10/clara-m-davis-ricercatori-cosi-non-se.html?m=1
(non ritrovo un link che mi piaceva di più incontrato mesi fa.)
2/10/2007 Tartarughino
27/6/2010 Torello