21-09-2012, 10:01 22
Tema scottante! Almeno per me... io ne soffro davvero tanto. Torno a casa da lavoro intorno alle 19.00/19.30 (dipende dal traffico), il bimbo si addormenta intorno alle 20.30 ma spesso è capitato che si addormentasse durante la poppata del "bentornata" per poi continuare la nanna fino al mattino successivo (ad eccezione delle poppate notturne e le ricerche di coccole nel sonno). Ho chiesto ripetutamente riduzioni d'orario ma non è concesso. Lavoro per una grossa azienda e i posti a part time sono già tutti occupati (anche da chi ha figli ormai grandi). L’unica soluzione è lo job sharing ma non trovo colleghe disposte a rinunciare a metà stipendio, fra mutui e situazioni precarie. Inoltre lasciare il lavoro non è per me una strada percorribile perché il mio compagno non lavora o lavora molto saltuariamente. Insomma, non vedo soluzioni al momento e questa cosa mi fa sentire ingabbiata ed impotente. Finché ho potuto ho consumato le ferie riducendomi l'orario. Mediamente, a prescindere dalle ore d'assenza, al mio rientro mio figlio vuole subito attaccarsi al seno e per un po' non c'è modo di posarlo a terra perché strilla, quindi inizialmente faccio tutto con lui in braccio (compreso andare al bagno o togliermi le scarpe). Ma poi torna a giocare (ovviamente coinvolgendomi in tutto quello che fa, portandomi tutto quello che trova di interessante, richiamando la mia attenzione di continuo). Quando torno tardi le cose cambiano, è nervoso, mi morde, vuole stare solo in braccio, non vuole stare con nessun'altro e la notte si sveglia piangendo, si sbraccia nel buio cercandomi. Quando ne parlo a lavoro con le altre mamme mi sento un'aliena. Mi sento dire che è necessario e normale per il bene del bimbo mentre per me è un'assurdità enorme costringere un bambino così piccolo a fare a meno della madre per tutte quelle ore. Inutile dire come mi fa sentire tutto questo.