15-03-2013, 04:53 16
E aggiungo alla saggia Alessimdon che il punto cruciale è che lui voglia accedere (e gli venga lasciato fare liberamente) a quello che vede in tavola cibo o no che sia (vabbè, i coltelli possono anche attendere) in modo che prendendoli come un gioco finisca prima o poi per imparare da solo a distinguere quello che ha anche il dono di 'un sapore' e quello che non ne ha.
Se inizia a provare gusto per qualcosa che noi, non lui, già sappiamo essere cibo e mostra il desiderio che qualcuno lo agevoli a portarselo alla bocca, se su sua richiesta va bene pure quello.
Personalmente ho sempre cercato anche in quei casi di lasciarlo cimentare da solo con una piccola quantità mentre lo assecondavo con qualche imboccata (solo se la richiedeva prima lui).
Il punto non è tanto se debba "per forza portarsi cibo o pezzi alla bocca da subito", ma se arriva a portarsi pezzi alla bocca e se così giocando inizia ad associare alcuni di quegli oggetti 'saporosi' con un'idea di cibo=alimentazione.
Considera che fino ad allora l'idea di 'cibo' è associata solo al latte (seno o biberon) quindi per lui è tutto una scoperta.
E anche dopo aver portato qualcosa alla bocca e averlo magari anche assaporato con gusto, non è detto che subito gli scatti questa molla. È sempre ancora solo esperimento-gioco.
Arriverà il momento che mostrerà di attendersi la sua parte in un piattino e forse solo allora inzierà ad associare al suo gioco (il nostro e suo pasto) l'idea del nutrirsi.
Detto così sembra lunghissimo, lo so, ma quando scatta, con alti, bassi, stop and go a iosa, poi il passo verso il piacere di mangiare diventa un crescendo continuo.
E poi, soprattutto per il 'per forza'.....è esattamente come dice l'amica sopra:
non c'è nulla che debba essere per forza.
Si asseconda la sua voglia di scoperta e novità senza imporle, come quando iniziano a parlare, e tutto segue ciò che madre natura ha scritto nei nostri geni senza interferire con regole e dettami dall'esterno!!!
in bocca al lupo!
Se inizia a provare gusto per qualcosa che noi, non lui, già sappiamo essere cibo e mostra il desiderio che qualcuno lo agevoli a portarselo alla bocca, se su sua richiesta va bene pure quello.
Personalmente ho sempre cercato anche in quei casi di lasciarlo cimentare da solo con una piccola quantità mentre lo assecondavo con qualche imboccata (solo se la richiedeva prima lui).
Il punto non è tanto se debba "per forza portarsi cibo o pezzi alla bocca da subito", ma se arriva a portarsi pezzi alla bocca e se così giocando inizia ad associare alcuni di quegli oggetti 'saporosi' con un'idea di cibo=alimentazione.
Considera che fino ad allora l'idea di 'cibo' è associata solo al latte (seno o biberon) quindi per lui è tutto una scoperta.
E anche dopo aver portato qualcosa alla bocca e averlo magari anche assaporato con gusto, non è detto che subito gli scatti questa molla. È sempre ancora solo esperimento-gioco.
Arriverà il momento che mostrerà di attendersi la sua parte in un piattino e forse solo allora inzierà ad associare al suo gioco (il nostro e suo pasto) l'idea del nutrirsi.
Detto così sembra lunghissimo, lo so, ma quando scatta, con alti, bassi, stop and go a iosa, poi il passo verso il piacere di mangiare diventa un crescendo continuo.
E poi, soprattutto per il 'per forza'.....è esattamente come dice l'amica sopra:
non c'è nulla che debba essere per forza.
Si asseconda la sua voglia di scoperta e novità senza imporle, come quando iniziano a parlare, e tutto segue ciò che madre natura ha scritto nei nostri geni senza interferire con regole e dettami dall'esterno!!!
in bocca al lupo!
2/10/2007 Tartarughino
27/6/2010 Torello