01-07-2010, 10:59 10
Ho appena finito di leggere i link di Arkadian e devo dire che:
1. Sono d'accordo che ogni bambino ha le sue esigenze (come tutti gli esseri viventi), c'è quello che ha più bisogno del contatto fisico e quindi per lui il metodo E. fallisce, e quello che invece ha bisogno della propria indipendenza e solitudine e poi ci sono un'infinità di vie di mezzo. Il bisogno di contatto del bambino, poi, non dipende solo dal suo carattere, ma anche dall'ambiente familiare dove vive: un bimbo che viene lasciato al nido tutto il giorno, avrà, forse, più bisogno di sentirsi vicino ai suoi genitori durante la notte di uno che invece sta con mamma sempre e quindi non ha mai subito il trauma dell'abbandono ecc....
2. Leggo che chi ha applicato con successo il metodo E. in realtà, apparte uno o due giorni di pianto contenuto, è riuscito a mettere il bimbo a letto da solo nel proprio lettino senza ulteriori traumi. chi invece, ha subito ppianti tragici fino al vomito, lo considera "da nazisti". - E' ovvio da questo che è il bimbo che decide e così deve essere.
Le cose che mi spaventano del Metodo E. sono due:
1. L'approccio al problema: perchè si pensa che un bambino debba imparare ad addormentarsi? Il bambino deve imparare a contare a riconoscere i colori, a recitare una poesia, ma dormire è un bisogno primario, come respirare, bere e mangiare! Un essere cicente che non dorme, alla fine, muore! E allora perchè pensiamo che tutti i bimbi siano aspiranti suicidi?
2. E' allora, ovvio, che se un bambino si rifiuta di addormentarsi (cioè rifiuta di assolvere ad un suo bisogno primario), e lotta contro la sua natura è perchè c'è un problema più profondo: il bambino esprime così un disagio che sta vivendo (genitori assenti, rientro al lavoro della mamma, i bambini sentono anche le tensioni che si vivono in famiglia, anche se non li riguardano, come un problema di coppia dei genitori o tensioni dovute a malattie di parenti ecc....). Quello che mi spaventa di più di questo Metodo E. è il fatto che il bambino venga ignorato, il bambino tenta di comunicarci qualcosa e noi lo ignoriamo!!!
Questo è pericolosissimo! (e mi viene di nuovo in mente la vicenda recente dell'Asilo Cip e Ciop di Pistoia).
E' pericoloso pensare che se un bimbo piange e si rifiuta di obbedirci è solo perchè è capriccioso!
Se un bambino ha problemi con l'addormentarsi (come con il mangiare, con il lavarsi ecc...) DOBBIAMO CAPIRE cosa ci sta dietro e non saltare a piè pari il problema ignorandolo (così impara!!).
Ecco, dopo questa filippica, posso tornare a lavoro!
Alla prossima (^_^)v
1. Sono d'accordo che ogni bambino ha le sue esigenze (come tutti gli esseri viventi), c'è quello che ha più bisogno del contatto fisico e quindi per lui il metodo E. fallisce, e quello che invece ha bisogno della propria indipendenza e solitudine e poi ci sono un'infinità di vie di mezzo. Il bisogno di contatto del bambino, poi, non dipende solo dal suo carattere, ma anche dall'ambiente familiare dove vive: un bimbo che viene lasciato al nido tutto il giorno, avrà, forse, più bisogno di sentirsi vicino ai suoi genitori durante la notte di uno che invece sta con mamma sempre e quindi non ha mai subito il trauma dell'abbandono ecc....
2. Leggo che chi ha applicato con successo il metodo E. in realtà, apparte uno o due giorni di pianto contenuto, è riuscito a mettere il bimbo a letto da solo nel proprio lettino senza ulteriori traumi. chi invece, ha subito ppianti tragici fino al vomito, lo considera "da nazisti". - E' ovvio da questo che è il bimbo che decide e così deve essere.
Le cose che mi spaventano del Metodo E. sono due:
1. L'approccio al problema: perchè si pensa che un bambino debba imparare ad addormentarsi? Il bambino deve imparare a contare a riconoscere i colori, a recitare una poesia, ma dormire è un bisogno primario, come respirare, bere e mangiare! Un essere cicente che non dorme, alla fine, muore! E allora perchè pensiamo che tutti i bimbi siano aspiranti suicidi?
2. E' allora, ovvio, che se un bambino si rifiuta di addormentarsi (cioè rifiuta di assolvere ad un suo bisogno primario), e lotta contro la sua natura è perchè c'è un problema più profondo: il bambino esprime così un disagio che sta vivendo (genitori assenti, rientro al lavoro della mamma, i bambini sentono anche le tensioni che si vivono in famiglia, anche se non li riguardano, come un problema di coppia dei genitori o tensioni dovute a malattie di parenti ecc....). Quello che mi spaventa di più di questo Metodo E. è il fatto che il bambino venga ignorato, il bambino tenta di comunicarci qualcosa e noi lo ignoriamo!!!
Questo è pericolosissimo! (e mi viene di nuovo in mente la vicenda recente dell'Asilo Cip e Ciop di Pistoia).
E' pericoloso pensare che se un bimbo piange e si rifiuta di obbedirci è solo perchè è capriccioso!
Se un bambino ha problemi con l'addormentarsi (come con il mangiare, con il lavarsi ecc...) DOBBIAMO CAPIRE cosa ci sta dietro e non saltare a piè pari il problema ignorandolo (così impara!!).
Ecco, dopo questa filippica, posso tornare a lavoro!
Alla prossima (^_^)v