COS'È L'AUTOSVEZZAMENTO E PERCHÉ È DAVVERO PER TUTTI.
Con oltre 140 ricette per TUTTA la famiglia


autosvezzamento per tutti


AS e terrible twos
#21

(17-03-2013, 04:47 16)cancy Ha scritto:  
(17-03-2013, 10:07 10)blackbird Ha scritto:  . La cosa che mi sto imponendo è non rendere il pasto un momento di tensione, mi limito a dirgli cose come "Ma sei proprio sicuro-sicuro-sicuro che non vuoi più la pasta?! SICURO SICURO???".
Non ha molto senso: se ti dice no è no,anche con la domanda sicuro sicuro stai forzando la cosa.Anche io di recente stavo entrando in un loop simile,mi ha aperto gli occhi un articolo del blog dove il "almeno assaggia " era tra le frasi da forzatura.Ne sono venuta fuori semplicemente convincendomi per davvero che si deve mangiare quando si ha fame.Se il bimbo non mangia non ha fame,anzi offrendo cibo a più riprese ottenevo solo di fargli mangiare a forza qualcosa e poi non aveva abbastanza fame al pasto e via in un turbine di delirio!
Ora cucino e metto in tavola,se ha fame viene si siede e mangia,se no fa le sue cose e io e papi mangiamo.Il non proporre proprio poi funziona ancora di più perché te lo chiedono loro il cibo,sanno sempre dov'e'

Sai cos'è Cancy, è preso da tremila cose, per cui ci sono giorni in cui mangiare è una specie di perdita di tempo. Salvo poi arrivare alle 4 del pomeriggio e pretendere un piatto di pasta. Per cui se vedo che ha mangiato tre pennette e poi vuole correre a finire di vedere il film, io lo blocco spiegandogli che se lui ha proprio finito no problema, ma probabilmente qualcuno mangerà la sua pasta (chè niente va buttato); per cui deve esser certo di non avere fame, perchè poi non troverà più nulla. Ci sono state volte che è rimasto e ha finito e volte che mi ha risposto SICURO-SICURO.
Io credo che non insistere sia sacrosanto, così come cedere (da madre che ha preparato con amore e dedizione un piatto) a un "Almeno assaggia" che non vada oltre questa frase. Io gli metto davanti delle opzioni e gli dispiego un ventaglio di possibilità poi sta sempre a lui scegliere. Dirgli "Sei certo di aver finito? Perchè dopo non c'è nulla da mangiare; puoi alzarti e andare via, ma se hai fame ti conviene restare perchè il film è in pausa e puoi vederlo anche dopo" e dare a lui l'ultima parola, credo lo responsabilizzi.
Ho letto anch'io quell'articolo e non ero d'accordo al 100%, forse perchè ho avuto l'esperienza di mia madre che con mio fratello che non mangiava trasformava ogni pasto in una specie di tragedia per tutti, o perchè mi capita ogni giorno di vedere madri con il piatto sulle ginocchia che imboccano i figli e li ricattano con cose come "Se non finisci niente bici/giochi/film (per restare in tema)".
Io per esempio mi sono interrogata a lungo su una cosa: poniamo il caso che ci sia il dolce e il pargolo in questione voglia saltare primo, secondo e contorno per avere subito la sua fetta di torta, è giusto frenarlo e dirgli cose come "Il dolce lo mangi dopo alla fine del pasto"; o è una specie di ricatto? Ed io per esempio in parte lo faccio, non il ricatto ma farlo aspettare: lui può mangiare primo e secondo, oppure no, ma sicuramente deve attendere che tutti abbiano finito. Nove volte su dieci mangia quello che ha davanti e non perchè finire è una condicio sine qua non per avere il dolce, ma perchè è come se dapprincipio fossero presi da una specie di frenesia (che sia mangiare subito il dolce, o correre a giocare, o veder come finisce il film), ma se li fai riflettere- se metti un piccolo freno è come se li aiutassi a mettere ordine alle loro priorità.
Se un Domenico 18enne mi dicesse che vuole prima girare il mondo con lo zaino sulle spalle per qualche anno e poi iscriversi all'università e laurearsi, io di certo non posso sbattergli la testa al muro per fargli cambiare idea, ma mi farei una chiaccherata con lui spiegandogli a cosa va incontro, quali sono le altre opzioni che ha e cosa rischia. Poi sceglierebbe lui.
Ho fatto un esempio a caso per dire che un conto è imporre, un conto far riflettere.

[Immagine: LSP0p2.png]
Cita messaggio
#22

Ci ragiono un po' su e poi ti dico!

10900 Ale 17/07/2010
Cita messaggio
#23

Mi ricordo anche io l´articolo in questione e ricordo che fra tutte le "forzature" quella di "almeno assaggia" é scappata anche a me, che non l´avevo mai considerata una forzatura, ma da allora ci rifletto. Devo dire che mi capita poche volte, perché ho una figlia che in generale é curiosa di cose nuove e fa poche storie per mangiare. Peró se mi capita le dico "sei sicura che non vuoi nemmeno assaggiare/provare?". É vero che se per esempio me lo dicessero a me, lo troverei, una forzatura, nel senso, a me adulta, ma per un bambino penso sia diverso. Puó capitare che non assaggi per i motivi che diceva blackbird, preso da altro, o perché lo vede come una cosa strana o nuova in una fase di diffidenza. Senza mai forzare (cioé mi fa lo stesso se poi assaggia o no), ma glielo ricordo solo. Stesso discorso sull´alzarsi lasciando lí da mangiare, soprattutto se perché ha la frenesia di giocare o fare altro. Per me non é un problema, non ha una sua porzione o "dose" che mi aspetto mangi, ci sono volte che mangia piú di me, e volte che mangia due bocconi. Ma glielo chiedo bene "sei sicura che non vuoi piú pasta/riso/frittata... la finiamo io e il papá?" Perché é capitato che sia tornata dopo 5 minuti e la pasta era stata mangiata da noi e sono stati pianti... quindi chiedo, almeno le faccio ben presente che al suo ritorno non c´é piú. Per me non é nemmeno un problema se poi torna a mangiare altro. Capita che poi la avviso che stiamo mangiando la frutta e viene perché ne vuole. Anche se il piú delle volte se ha abbandonato il "campo" é perché non ne voleva piú.

001_wub Sofia 9/9/10
Olivia 6/7/13 001_wub
Cita messaggio
#24

(17-03-2013, 11:49 23)chiaraC Ha scritto:  Mi ricordo anche io l´articolo in questione e ricordo che fra tutte le "forzature" quella di "almeno assaggia" é scappata anche a me, che non l´avevo mai considerata una forzatura, ma da allora ci rifletto. Devo dire che mi capita poche volte, perché ho una figlia che in generale é curiosa di cose nuove e fa poche storie per mangiare. Peró se mi capita le dico "sei sicura che non vuoi nemmeno assaggiare/provare?". É vero che se per esempio me lo dicessero a me, lo troverei, una forzatura, nel senso, a me adulta, ma per un bambino penso sia diverso.

Anche io rifletto molto sull'"almeno assaggia" dopo l'articolo, anche se ora ho cambiato strategia. al "non mi piace" rispondo: "sei sicura?" e semmai le faccio un esempio. Di solito assaggia e mangia.
Per gli adulti: a noi forse se lo dicessero darebbe fastidio, ma in fondo e' quello che facciamo "per educazione": se ci propongono qualcosa di nuovo, mediamente lo assaggiamo perche' siamo in una situazione in cui sarebbe poco carino dire di no...

Alessandra + Daniele Giaime (7/10/2004) + Giorgia Diana (15/06/2010)
Cita messaggio
#25

pensavo a questa cosa del trattare allo stesso modo un adulto. Poniamo il caso che al ristorante mio marito ordini un qualcosa che a me non piace, se lui lo trovasse ottimo e mi dicesse "vuoi provare? è veramente buono, prova almeno ad assaggiare" Perchè dovrebbe darmi fastidio? Non mi sta infilando una forchettata di una cosa che non voglio -a forza- in bocca.
O se mi alzassi da tavola perchè devo finire di fare qualcosa che io giudico importante, se lui mi chiedesse "Sicura di non avere ancora fame? Sicura che quella cosa non possa aspettare? Non puoi farla dopo? casomai posso finire io il tuo piatto?"
Cosa ci sarebbe di male in questa conversazione? Trovate che ci sia mancanza di rispetto?

[Immagine: LSP0p2.png]
Cita messaggio
#26

Secondo me potrebbe diventare fastidioso nel momento in cui questo succede a tutti i pasti, magari piú volte...
In ogni caso sono convinta che si debba/possa giudicare una pietanza solo dopo averla assaggiata (non sopporto il mio compagno che aggiunge sale a priori "perché tu di solito ne metti poco"...almeno assaggia!!), ma sono anche consapevole di non poter pretendere questo tipo di atteggiamento da un bimbo ancora piccolo, che si lascia guidare prevalentemente dall'istinto...non é forse vero che in natura determinati colori indicano sostanze tossiche/nocive, proprio per poterle riconoscere e girare alla larga? Tutto sommato noi siamo consapevoli di ció che mettiamo in tavola, ma chi ci dice che i nostri figli non rifiutino istintivamente qualche pietanza perché il colore/aspetto/forma non sono quelli "giusti"?

Marta + Leonardo (26-04-2011) + Alessandro (10-10-2013)
Cita messaggio
#27

No, nell´esempio che hai fatto tu, blackbird, non lo troverei fastidioso. Peró parto dal presupposto di una adulta di 30 anni e passa, che ha mangiato molte cose e non si é mai tirati indietro davanti a nulla (tranne lumache e rane, non ce la posso fare....). Peró pensavo al caso di mio fratello, che invece (20 anni e passa) ha una limitatissima gamma di cose che mangia e si sente spesso un "almeno assaggia" da mia mamma.... penso che a 20 anni, se hai deciso che il cibo non ti mette curiositá o che la determinata cosa non ti piace o non ti va di assaggiarla, ci sia poco da fare...

001_wub Sofia 9/9/10
Olivia 6/7/13 001_wub
Cita messaggio
#28

ooooo.. un post in cui mi ritrovo proprio in questo periodo.. fase terrible two, legata al cibo.. mai e poi mai mi sarei immaginata che dopo aver mangiato di tutto e di più, finisse a mangiare formaggio, affettati e poco altro nella maggior parte dei pasti...
la pasta l'adorava.. ora se proprio è di buon umore ne mangia 3/4 forchettate.. poi chiede un altra cosa.. ma poi non la vuole.. la banana? se ci levo un pezzetto ammaccato è una storia, la vuole intera.. i mandarini?? prima li sbucciava e li lasciava lì.. ora no, li devo sbucciare io.. la mela la mela la mela la mela.. 3 morsi e via...
urla a ogni pasto.. sarebbe impensabile andare a pranzo fuori...
devo però dire che alla minestra (che sia con l'uovo, che sia di verdure, di dado) non dice mai di no... e ho anche notato che se faccio un menù diverso (tipo ieri sera ho fatto pasta prosciutto piselli e panna, ma la faccio ogni tanto) allora se fa pure due piatti...
dai miei finisce sempre in braccio a mio padre, che ovviamente l'asseconda.. e a casa in braccio al padre...
abbiamo anche noi da una decina di giorni abbandonato la sedia di legno rialzata.. mangia in ginocchio sulla sedia.. il fatto che non mi piace è che si alza in piedi, si sdraia sul tavolo per prendere le cose (capita che non siamo subito pronti a una sua richiesta, magari facciamo due parole tra noi! e poi c'è il poppante!) è già caduta ma non gli interessa..

però appena ho tempo vado a leggermi quel post sul blog...

Mamma di Serena dal 09/03/11 3240 x 51 cm e Davide dal 04/02/13 3840 x 54 cm
[Immagine: rtNip1.png]
Cita messaggio
#29

Ok. Adesso lo dico! Mai sentito il termine "terrible twos"!!!!!! Ditemi pure (o pensatelo) "ma dove vivi?" ma è così.
Certo che mi si apre un mondo di ricordi. Crisi isteriche per le cose più svariate/ridicole/insignificanti. In un nano secondo si scatenava il dramma e non c'era niente da fare...se non che aspettare che finisse...ma questo ci ho messo un po' per capirlo e intanto provavo in tutti i modi ad alleviare le crisi e mi sentivo impotente. Avevo paura ad ogni mia mossa!! Mi bastava aprire una porta, chiudere il rubinetto dell'acqua, prendere qualcosa, e arrivava un disperato 'DOVEVO FARLO IIIIOOOOOO!!!' e giù lacrime e via alla tragedia. Mamma mia che "fase". Io l'ho sempre e solo chiamata così. Si sa, finita una ne comincia un'altra. Però, c'è una cosa da dire. Mai a tavola. Durante i pasti non accadevano. Non c'era nulla che le scatenasse in quei momenti...e neanche fuori casa, infatti ne ricordo solo una a casa di una zia. Ma infondo la conclusione è sempre la stessa: ogni bambino è a sé. Vedremo in futuro con l'autosvezzato....001_rolleyes

"scuterina" giugno 2008
"memeo" aprile 2012
Cita messaggio
#30

elyza... Smile qui sul forum c'è una chilometrica discussione sui "terrible two" che io ogni tanto mi rileggo per non sentirmi troppo sola! Wink e la cosa più bella è che un campionario di "terrible" che a rileggerli tutti in fila, alla fine una si sente pure fortunata che oggi è successo "solo" tre volte!Wink
A parte gli scherzi, sono sempre più convinta del potere catartico e risolutivo di questo forum, dalla settimana successiva all'apertura della discussione, giuggino è tornato felice a tavola con noi a mangiare come prima, anzi sta sperimentando anche cibi che non toccava dall'inverno scorso. È durata quindi più di un mese, e per ora è così, magari ci saranno altre fasi del genere, l'importante per me è essermi tranquillizzata che è reversibile...Smile


[Immagine: age.png]



[Immagine: age.png]
[/url]
Cita messaggio


Vai al forum:


Utenti che stanno guardando questa discussione: 1 Ospite(i)