COS'È L'AUTOSVEZZAMENTO E PERCHÉ È DAVVERO PER TUTTI.
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autosvezzamento per tutti


Il "caso" di un bimbo. Aiuto
#11

Si ragazze, di una tristezza infinita. Ieri sera ne parlavo con mio marito e dicevamo che è come se si fosse attuato in famiglia lo stesso processo che c'è nelle dittature ben riuscite, dove non è più necessaria la coercizione, dove la forza non serve più, perchè le menti sono già plasmate. Un bambino che non chiede di andare più in là di dove viene piazzato, perchè sa già che non troverà risposte. Come diceva Cancy è un fiore a cui hanno bruciato le radici, immagine forte e perfetta.
Da piccolino fino al primo anno era lo spasso di tutti: spontaneo, socievole e affettuoso. Ma era come se fosse la scimmietta della famiglia: lo si considerava se era carino e buffo, stop. Hanno fatto la stessa cosa col mio Domenico: finchè cantava la canzoncina, finchè rispondeva in maniera buffa a domande assurde, era al centro dell'attenzione, ma se era lui a chiedere non si giravano nemmeno a guardarlo.
Pian piano è diventato un soprammobile: non poteva giocare dopo che la madre gli aveva fatto la doccia... poteva pure succedere alle 6 del pomeriggio; oppure... vi racconto per farvi capire: il padre era arrivato a casa della nonna, il bimbo era già lì che giocava con uno zio in terrazza; appena il bimbo (avrà avuto 2 anni e qualcosa, quasi tre) ha visto il padre passare nella stradina di sotto, ha cominciato a sbracciarsi e salutarlo tutto contento. E lui non ha fatto nulla, non si è fermato, non si è girato e tutto questo perchè altrimenti avrebbe dovuto portarlo con sè... stava andando a fare una passeggiata al mare (chè è a 50 metri).
Vi racconto piccole scene, piccoli sprazzi perchè io non sto più in Sicilia, li vedo in quel mese di vacanza in cui sto là e tra l'altro mi chiedo: se in vacanza c'è così poca considerazione, il resto dell'anno com'è?
Adesso quel bimbo che si sbraccia per salutare il padre non c'è più, ogni volta che viene al mare o con la madre o con il padre lui viene lasciato in spiaggetta e loro vanno a fare il bagno da un'altra parte. Altro piccolo episodio raggelante: la madre arriva, me lo lascia perchè "visto che guardi Domenico, già che ci sei guardami pure il mio" (a questa frase avrei voluto rispondere tante cose, ma ho sorvolato) lei intanto va a fare un tuffo un po' più in là e poi sarebbe tornata. Dopo un'ora il bambino mi comincia a chiedere di andare dalla madre; non volevo lasciarlo andare da solo e accompagnarlo mi avrebbe fatto perdere tempo, gli propongo di aspettare perchè magari la madre sarebbe tornata, lui con fare triste : "Tanto la mamma non torna, è meglio se vado io... perchè lei non torna".
Ok mi veniva da piangere, gli ho detto che anch'io avrei voluto fare un tuffo dove stava la sua mamma e che ne potevo approfittare per accompagnarlo.
E' abbandonato.
Mi avete proposto delle cose carine, come regalare loro un libro ma al di là del fatto che mi sorge il dubbio che sappiano leggere, non sono tipi, non credo che si interroghino su certe cose, scondo me non si vogliono bene nemmeno tra di loro, è come se vivessero in una specie di bolla anaffettiva dove certe cose vengono fatte in automatico: la festa di compleanno del bimbo (quattro giorni fa) è stata fatta perchè si doveva fare, ma non era presente nemmeno un amichetto, un compagno di scuola, solo parenti ottuagenari. Non lo considerano e credo che per loro sia normale così. A questa cosa si aggiunge Domenico mio, con il quale sono cominciati i confronti e mi vedrebbero come la mamma del bimbo che si crede essere perfetto, che pontifica da una cattedra. Per inciso Domenico viene considerato straordinario dai nonni rispetto al nipote per banalità come il fatto che saluta per primo, o che dice grazie. Cavolate insomma.
Potrei parlare con mia zia, ma sempre per telefono. Vi giuro che se fosse qua, lo adotterei.

Ho letto gli ultimi post ora perchè è da ieri che scrivo il mio e mi risulta pesante, per cui l'ho completato ora.
La sorella dodicenne ha avuto più attenzioni da piccola, da parte di tutti e fino all'anno scorso era il punto di riferimento del bambino, quest'anno lei ha cominciato a uscire con le amichette per cui era assente. Per punto di riferimento intendo che era lei a spiegargli le cose, era a lei che si rivolgeva quando voleva qualcosa, o se voleva qualcosa da qualcuno. Sembrava la sua interprete.
La materna per me rappresenta un grosso punto interrogativo, le opzioni sono due: o hanno segnalato ai genitori qualcosa e loro hanno fatto finta di nulla; oppure hanno fatto finta di nulla le maestre. Mi spiego: era una scuola privata e da un lato non so quanto fossero preparate, dall'altro mi è sorto il dubbio che non abbiano detto nulla per non perdere clientela. In fondo è un bimbo a cui se viene dato un morso sulla schiena, resta col compagno attaccato dietro anzichè piangere e distruggere tutto in una rissa tipo Bud Spencer e Terrence Hill.

[Immagine: LSP0p2.png]
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#12

Sono da servizi sociali e bimbi in affido!

comunque telefono azzurro esiste sempre

10900 Ale 17/07/2010
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#13

no allora la mia ipotesi è sbagliata. Non si stanno proprio rendendo conto dei danni!
Io ho avuto esperienze con bambini problematici. Ma non ne ero parente. Ho preso appuntamento con il medico di base della famiglia ed ho fatto una segnalazione. Penso tu possa fare poco con persone così ignoranti. Penso sia pesante anche fare una segnalazione ai servizi. oltretutto sei molto distante.
Una mia collega si è presa a cuore la storia di un bimbo vicino di casa con una storia tristissima. E' andata a parlare con l'assistente sociale e con i servizi per minori (tieni presente che noi siamo un po' dentro il sistema per il lavoro che facciamo) ...ma il percorso è in salita!
Spero tanto incontri delle maestre con le pa**e.
.... quasi quasi sottopongo il caso ad una mia amica del settore...


MummyMara
Sisterina (20 dic 2011)
Sisterella (11 sett 2008)
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#14

concordo sul ruolo primario che avranno le maestre!

10900 Ale 17/07/2010
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#15

Mi ha risposto subito la mia amica:
"il problema è che se i genitori non sono consapevoli del disagio vissuto dal figlio non si può fare granchè... a parte richiedere un allontanamento se la situazione è molto grave (abuso, maltrattamenti, incuranza...) oppure l'intervento di un educatore domiciliare (sempre passando dall'assistente sociale) però non so se in Sicilia qs servizi siano attivi"
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MummyMara
Sisterina (20 dic 2011)
Sisterella (11 sett 2008)
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#16

Posso essere brutale? E che puoi fare? Secondo me niente.
Da quello che racconti nessuno e' consapevole del disagio di questo bambino. Oltretutto a me sembra anche una serie di cose che rispecchia il modo "usuale" con cui si cresce i bambini, solo aggravato dal fatto che le cose ci siano tutte insieme. Undecided
E' "normale" (nel senso di usuale) mentire ai bambini, e' "normale" non dare loro spiegazioni, e' "normale" che i genitori li lascino ad altri per godersi un po' di tempo tutto loro.... Solo che queste cose avvengono tutte insieme, o tu, che hai un approccio completamente diverso, le hai notate tutte.
Il problema e' che la totale inconsapevolezza rende assolutamente inutili qualunque tipo di discorso/men che meno libro. Ci sarebbe un abisso da fare, ma e' davvero una cosa che fai solo se pensi che ci sia un problema. Temo che nessuno ritenga che ci sia.
Se ci vivessi vicino, potresti fartene un po' carico tu, ma a millemila chilometri di distanza...
Allertare i servizi sociali? Con dei parenti? Significherebbe rischiare di dover tagliare i legami con tutta la famiglia... e oltretutto temo che non ci siano gli elementi "pratici" per parlare di un abuso/abbandono....
Forse verra' fuori quialcosa con la maestra nuova, ma anche la', non ci conterei troppo: potrebbe continuare a comportarsi da bambino che rispetta quello che gli dicono gli adulti, e nessuno noterebbe niente...
Insomma triste impotenza....

Alessandra + Daniele Giaime (7/10/2004) + Giorgia Diana (15/06/2010)
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#17

@Alessimdon:non voglio neanche prendere in considerazione il fatto che potresti aver ragione!Mi rifiuto categoricamente!DEVE esserci una soluzione

10900 Ale 17/07/2010
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#18

(30-08-2013, 12:10 12)cancy Ha scritto:  @Alessimdon:non voglio neanche prendere in considerazione il fatto che potresti aver ragione!Mi rifiuto categoricamente!DEVE esserci una soluzione

E invece anche io tristemente la penso come alessimdon...era quello che intendevo con l'altro mio post.
Cioè, non solo le persone intorno a lui non si accorgono dei problemi di questo povero bambino, ma sono quelle stesse a danneggiarlo in continuazione con il loro comportamento. Madre in primis ("tanto non torna"), cosa c'è di più triste!
Cosa si può fare? Terapia di famiglia? Psicanalisi per tutti? Queste sono cose per menti aperte. Per persone disposte a mettersi in discussione.
Scusate ma il quadro generale che ci ha fatto blackbird non mi dà neanche un po' di fiducia. Mi sembra che si abbia a che fare con persone egoiste e con una certa ignoranza di fondo...sennò la situazione non sarebbe arrivata a questi livelli.
Purtroppo bambini cosí potrebbero ricevere più amore e aiuto e quindi avere più possibilità di recupero in appositi istituti.
Almeno questa é la desolante idea che mi sono fatta anche io.

Dimenticavo. Anche io ad una prima lettura non avevo fatto caso che c'era una sorella maggiore di 12 anni 'normale'. E mi chiedo se questo bambino sia stato desiderato o se sia stato un incidente di percorso sul quale si stanno sfogando dei rancori...ma infondo non é altro che una delle mille ipotesi fatte per cercare di capire come sia possibile che si vengano a creare simili realtà...che per dei genitori consapevoli sono del tutto incomprensibili nonché accettabili.

"scuterina" giugno 2008
"memeo" aprile 2012
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#19

però quando i genitori non si accorgono (anche solo per ignoranza) dei problemi dei figli o non hanno gli strumenti per intervenire,sta agli esterni agire,gli assistenti sociali esistono per quello,forse basterebbe solo mettersi in contatto con la maestra o capire perché la sorella sembra normale nonostante viva nello stesso ambiente.Lei ha una sua idea sul fratellino?

10900 Ale 17/07/2010
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#20

(30-08-2013, 06:03 18)cancy Ha scritto:  però quando i genitori non si accorgono (anche solo per ignoranza) dei problemi dei figli o non hanno gli strumenti per intervenire,sta agli esterni agire,gli assistenti sociali esistono per quello,forse basterebbe solo mettersi in contatto con la maestra o capire perché la sorella sembra normale nonostante viva nello stesso ambiente.Lei ha una sua idea sul fratellino?

Ah beh, su questo concordo pienamente. Solo che allora bisognerebbe sapere come funzionano là queste cose e magari visto il grado di parentela verificare di poter fare una segnalazione anonima?!? Perché sennò veramente si rischiano di quelle beghe familiari!!!

"scuterina" giugno 2008
"memeo" aprile 2012
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