COS'È L'AUTOSVEZZAMENTO E PERCHÉ È DAVVERO PER TUTTI.
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autosvezzamento per tutti


nuovo libro di Piermarini?
#21

lo sto leggendo, è scritto benissimo e sinceramente mi è piaciuto molto di più di "Io mi svezzo da solo" (alla fine ce l'ho fatta a leggerlo). Dite che il vate si offende? Ora lo devo prestare a mio suocero...
Purtroppo la descrizione del nido è esattamente quella dell'ospedale dove ho partorito io, dove ancora è severamente vietato attaccare il neonato nelle prime 6 ore dopo la nascita; te lo lasciano giusto due minuti due in sala parto e guai a tirare fuori una tetta; io sono stata sgridata e ovviamente me l'hanno subito portato via. In teoria è un roaming in, ma in pratica lo portano solo per le poppate, lasciandolo un po' nel primo pomeriggio. Daniele ci ha patito parecchio, era nato grande e aveva enorme bisogno di mangiare. Io poi ho proibito che gli dessere qualsiasi cosa senza avvisare, ciuccio compreso (anche se quello l'ultimo giorno gliel'hanno dato lo stesso), e l'ho fatto per iscritto. Tra l'altro avevo un sacco di latte dalla prima giornata (avevo smesso da soli 7 mesi) e quindi andavo a bussare al nido per poterlo allattare, anche in orario visite, tanto i parenti li vedo sempre e non me ne frega se loro non possono guardare il topo dall'acquario (come io e mio marito chiamiamo le fineste a vetri del nido).
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#22

(11-03-2012, 05:38 17)ameliaedaniele Ha scritto:  Purtroppo la descrizione del nido è esattamente quella dell'ospedale dove ho partorito io

Ma posso chiederti una cosa? Visto che una parte di "responsabilità sul come vanno le cose" è nostra, come mai sapendo che andavi in un ospedale del genere non hai cambiato? Non avevi altri ospedali vicini?


J aprile 2008 e G dicembre 2010
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#23

non lo sapevo, o meglio... non ci sono molte alternative. La prima volta mi avevano seguito benissimo per tutta la gravidanza e non è stato facile. In più non era semplice cambiare ospedale per via della bambina. Ero in cura per una toxo contratta in gravidanza al S. Matteo di Pavia e lì avevano già tutti i dati. E devo dire che la patologia neonatale secondo me non è nemmeno poi così male, anche se la mattina danno per forza il bibe durante il giro visite e comunque l'allattamento è a orario. Per quanto riguarda il reparto "normale" non sapevo niente prima, anche se avevo già partorito. Al corso pre-parto non vi avevano proprio detto tutto, tipo che un bimbo che non ne ha assolutamente bisogno deve lo stesso stare in culletta termica per 6 ore. Bergamo è pure peggio e Seriate era troppo giù di mano.

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#24

(12-03-2012, 01:33 13)ameliaedaniele Ha scritto:  E devo dire che la patologia neonatale secondo me non è nemmeno poi così male, anche se la mattina danno per forza il bibe durante il giro visite e comunque l'allattamento è a orario.

E dici che non è male??!
Che disastro! E con bambini nati più deboli, prematuri e quant'alto danno bibe per sistema e poi allattamento a orario?
Capisco esigenze di reparto, ma è la negazione della natura neonatale e del funzionamento fisiologico dell'allattamento.
Spero intendessi da un punto di vista strettamente medicale....

Em0200 2/10/2007 Tartarughino
Em3600 27/6/2010 Torello
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#25

mettiamola così: le regole fanno schifo ma le persone rendono le regole meno schifose perchè le ho viste davvero dannarsi l'anima, nonostante le regole che gli remavano contro, per far si che le mamme uscissero di lì con latte materno e non LA; i reparti di patologia neonatale, che ci piaccia o no, sono organizzati, ma il personale fa la differenza. E nel mio caso la faceva. Che è un po' quel che dice Piermarini: serve un bravo medico per rispettare le regole con buon senso (vedi parte sul consenso informato).


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#26

Ciao, scusate se mi intrometto ma sono piuttosto sensibile al discorso che state facendo...
Ameliaedaniele... mi spiace che abbiate avuto un inizio così complicato.
Però mi ha colpito la tua frase, riguardo alle regole e alle persone: Chi è che stabilisce le regole, se non le persone? Se il personale ospedaliero è così in gamba e beneintenzionato, che aspetta a cambiare protocolli e procedure prive di qualsiasi senso?
Io mi sarei parecchio arrabbiata a vederli "dannarsi l'anima" per l'allattamento di fronte alle mamme, per poi propinare a tutti una serie di pratiche evidentemente tese all'obiettivo opposto.
Come se io tentassi di insegnare a mia figlia a nuotare mettendole addosso cintura, polsiere e cavigliere di piombo, e mi dannassi l'anima perchè non riesce a stare a galla... Magari poi riesce lo stesso, ma certo che le ho dato uno strano tipo di aiuto...

Vorrei anche dare una piccola testimonianza della mia esperienza nel rapporto con medici e protocolli, se posso (siamo in topic ancora, spero).
Mia figlia è stata ricoverata in Patologia neonatale a 3 giorni dalla nascita, non era in incubatrice però, pesava quasi 4 chili e secondo me stava benissimo. Comunque, lasciai che i medici facessero il loro mestiere valutando il suo effettivo stato di salute e prestandole le cure a loro parere necessarie. Nel frattempo, ovviamente, volevo allattarla. Ecco, è stata una vera lotta. Allattamento ad orario in PN, senza deroghe. Bambina trovata addormentata alla prima poppata, poi alla seconda... al che mi piazzai accanto alla culletta in pianta stabile, attaccando la bambina a richiesta contro il parere di tutti, dall'infermiera al primario. Anatemi,minacce, terrorismo neanche tanto sottile, tentativo di minare le mie sicurezze sull'allattamento... vabbè, vi risparmio i particolari anche comici (se non fossero tragici).
Comunque, io non mi sono mossa da quello sgabello e questo ha salvato l'allattamento.
Se mi fossi attenuta alle regole e accontentata di quello che passava il convento, saremmo finite a LA sicuro...

Quello che vorrei testimoniare è che non siamo mica obbligati a subire tutto, la culletta termica, la somministrazione forzata e routinaria di formula artificiale, l'allattamento a orario... ci possiamo opporre, del resto il cambiamento deve pur cominciare da qualche parte001_smile
Io feci proprio resistenza passiva, dissi che non mi muovevo, che attaccavo mia figlia al seno visto che avevo comunque la potestà genitoriale, e che loro non mi potevano toccare001_tt2

Comunque voglio leggerlo il libro, ne so già tante sui medici (pediatri in particolare, non me ne voglia il Vate) per esperienza personale, ma non si finisce mai di imparare...


Beatrice + Grande(2001) + Piccola(2008)
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#27

(13-03-2012, 12:03 00)BeaG Ha scritto:  Vorrei anche dare una piccola testimonianza della mia esperienza nel rapporto con medici e protocolli, se posso (siamo in topic ancora, spero).
Mia figlia è stata ricoverata in Patologia neonatale a 3 giorni dalla nascita, non era in incubatrice però, pesava quasi 4 chili e secondo me stava benissimo. Comunque, lasciai che i medici facessero il loro mestiere valutando il suo effettivo stato di salute e prestandole le cure a loro parere necessarie. Nel frattempo, ovviamente, volevo allattarla. Ecco, è stata una vera lotta. Allattamento ad orario in PN, senza deroghe. Bambina trovata addormentata alla prima poppata, poi alla seconda... al che mi piazzai accanto alla culletta in pianta stabile, attaccando la bambina a richiesta contro il parere di tutti, dall'infermiera al primario. Anatemi,minacce, terrorismo neanche tanto sottile, tentativo di minare le mie sicurezze sull'allattamento... vabbè, vi risparmio i particolari anche comici (se non fossero tragici).
Comunque, io non mi sono mossa da quello sgabello e questo ha salvato l'allattamento.
Se mi fossi attenuta alle regole e accontentata di quello che passava il convento, saremmo finite a LA sicuro...

Quello che vorrei testimoniare è che non siamo mica obbligati a subire tutto, la culletta termica, la somministrazione forzata e routinaria di formula artificiale, l'allattamento a orario... ci possiamo opporre, del resto il cambiamento deve pur cominciare da qualche parte001_smile
Io feci proprio resistenza passiva, dissi che non mi muovevo, che attaccavo mia figlia al seno visto che avevo comunque la potestà genitoriale, e che loro non mi potevano toccare001_tt2

Comunque voglio leggerlo il libro, ne so già tante sui medici (pediatri in particolare, non me ne voglia il Vate) per esperienza personale, ma non si finisce mai di imparare...

grandeeeee!!! io la penso esattamente come te! il cambiamento viene da noi per primi! Thumbup1

[Immagine: as1cF58003D0015MDAwOGQ0fDEyOWp8SWwgbWlvI...NvIGhh.gif]
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#28

è quello che dice anche Piermarini! Beh, io quando è nata l'ho vista 3 secondi in braccio a papà e appena passato il tempo di osservazione sono salita per vedere la mia bambina, non sapevo di protocolli e orari. Mi han risposto picche e io ho detto che avrei suonato finchè non me la facevano vedere, si, mi avevan detto che stava bene, ma io non ci credevo! Me l'hanno fatta prendere in braccio, senza poterla allattare perchè iniziava di lì a poco il giro visite, ma io l'ho presa in braccio!!! Non si può stravolgere l'intero sistema in una sola volta, credo. Anche per il LA mi sono imposta: che senso aveva dare i biberon di aggiunta a mia figlia che era nata di 3.650 e non era prematura solo perchè era in un reparto di patologia neonatale per altro? E infatti mi hanno ascoltato e l'aggiunta (che tra l'altro vomitava puntualmente, avremmo scoperto poi perchè) non l'ha più presa.
Il personale è stanco, sono poche, tanti bambini, ma vi assicuro che facevano del loro meglio. I protocolli non li decisono le infermiere e le puericultrici, purtroppo, e nemmeno le mamme. Le mamme possono chiedere, spesso ottenere, ma per cambiare le cose ci vuole tempo e coraggio. L'avessi letto prima Piermarini!!!
Mi è servito ieri peraltro, e molto. E ho trovato un medico come ce ne dovrebbero essere tanti, bravo nel suo lavoro, competente, umano e soprattutto che sapeva ascoltare. Ricordo il consenso informato che mi han fatto firmare per la procedura di induzione: due parole di spiegazione, nessuna risposta alle mie domande, velata (ma neanche troppo) minaccia che se fosse successo qualcosa a me o alla bimba la responsabilità sarebbe stata solo mia. Ho firmato. Ieri il medico, per la procedura che doveva fare, ha risposto a tutte le mie domande in modo esaustivo e chiaro, mi ha spiegato le possibili opzioni, mi ha spiegato per filo e per segno la procedura prima e durante la sua esecuzione e passava al passaggio successivo solo dopo essersi accertato che non solo avessi capito, ma fossi pure d'accordo! Questo non venite a dire che dipende dai protocolli e non dalle persone, perchè non ci credo.
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