innanzitutto già nella discussione con Vania certi punto che riguardavano la legge italiana pensavo di averli chiariti. ma in sostanza le cose stanno così: cercate l'alimento "puro", "incontaminato", sicuro al 100%? bene mi dispiace dirvelo ma non c'è. nè che si chiami barilla nè che si chiami plasmon. questo perchè siamo tutti sullo stesso mondo, esistono tantissime fonti di inquinamento e così via...quello che si può fare è cercare prodotti "meno" pericolosi. La scelta non è tra le più semplici perchè per esempio se compro pasta fatta con grano italiano mica è detto che questo sia più sicuro! potrebbe avere grossi quantitativi di pesticidi, oppure può essere stato innaffiato con acqua inquinata ecc ecc oppure potrebbe in effetti risultare migliore del grano importato e ve lo dice una che usa farina italiana per fare i dolci nella propria azienda, ma principalemente se scelgo grano italiano è perchè è un problema socio-etico- economico che mi interessa, ovvero cerco di fare qualcosa contro le multinazionali che fanno cartello sulle produzioni agricole. così come le analisi di laboratorio che vengono fatte e di cui si vantava la plasmon nel paragone con barilla...pensate che sono obiettivi? cascate male...le analisi dei laboratori privati vengono pagate da chi le commissiona e secondo voi se io ho un cliente a cui devo fare delle analisi su un prodotto e su questo prodotto viene riscontrato un problema che fa mi metto a divulgare questi "dati negativi" all'esterno? no, perchè sennò perderei il cliente. quindi qua le situazioni sono due: il buon produttore se sa che un suo prodotto presenta dei problemi(perchè cmq può capitare) non lo immette sul mercato e cerca di "aggiustare il tiro" nelle prossime produzioni, il produttore disonesto fa finta di nulla, fa "aggiustare" i risultati delle analisi e lo immette lo stesso sul mercato. allla fine di tutto è sempre il consumatore che deve barcamenarsi negli acquisti senza una tutela certa al 100%, ma purtroppo la situazione è questa e io onestamente non vedo svolte.
quello che vi posso dire è che io personalmente cerco di usare ortaggi di produzione dei vari orti di famiglia (che almeno non hanno pesticidi, semmai si sono beccati qualche pioggia acida), non compro frutta e vedura al supermercato se non di rado e in caso di bisogno vado al mercato dei contadini, così almeno è frutta di stagione, a km 0 e più ricca di vitamine. compro carne di marchigiana o da macellai che hanno carne proveninte da bestiame locale perchè la maggior parte delle volte conosco gli stessi allevatori e so che hanno mucche e pecore tenute bene, dunque sane, che non hano avuto bisogno di prendere grossi quantitati di antibiotici, che mangiavano foraggio ecc ecc, mangio carne di polli allevati da mia suocera, ecc ecc
per la pasta compro De Cecco di solito perchè ho avuto la fortuna che una delle mie più care amiche faceva le analisi microbiologiche alla pasta de cecco e mi ha sempre detto che era l'unica azienda che aveva sempre analisi perfette senza nessuan "manipolazione". inoltre sono una delle poche fortunate che ha visitato l'azienda che si trova in un posto fra i più incontaminati in italia, così come l'acqua che usano è praticamente fantastica. E' vero che usano grani esteri, ma vengono macinati subitissimo e sono davvero di ottima qualità. Cerco di comprare prodotti bio (anche se non è che la cosa mi faccia "essere" più tutelata semmai lo "spero" e mi appello all'onestà dei produttori
) e quando li trovo, compro prodotti biodinamici che sono gli unici che mi danno fiducia e in cui credo perchè uno non si metterebbe mai a fare il biodinamico se non avesse dietro una forte motivazione etica visto che sono davvero complicati e diciamocelo una vera scocciatura fare un'agricoltura di questo tipo.
E' vero che alla fine essendo il mio settore lavorativo quello alimentare, sono fortunata, però secondo me delle accortezze negli acquisti li può avere chiunque e a volte il semplice buon senso ci tutela molto più delle leggi.