21-04-2012, 03:49 15
Hai letto la discussione 'Autosvezzamento, ovvero...'?
Forse potrebbe spiegarti meglio cosa intendo io e soprattutto quello che lo stesso Piermarini intende far 'riscoprire' alle mamme di oggi.
In realtà sono proprio le esperienze delle madri che hanno voluto assecondare la natura dei propri bambini che gli hanno ispirato lo stravolgimento d'impostazione rispetto allo svezzamento guidato ormai considerato tradizionale che spiega nel libro.
Che sia necessario assecondare le esigenze dei nostri figli è fondamentale, ma a partire dagli unici punti fermi dello svezzamento in natura: Richiesta e Partecipazione fondati sul naturale istinto d'imitazione.
Se invece anche se ingenuamente e senza malizia lo induciamo a fiaccarsi, questo istinto, poi si finirà per doverlo 'aiutare' con alcuni dei mezzi tradizionali quali l'offerta e il pasto a tu per tu con la sola mamma.
La tua bimba però è all'inizio.
Avrebbe ancora modo di essere aiutata a intraprendere spontaneamente il percorso AS. Perché la misura della giusta strada non consiste in quanto mangia, ma in come e con che spirito PARTECIPA DI SUA INIZIATIVA AI PASTI.
Il quanto mangia, 20 o 3 fusilli, conta nello svezzamento posologico.
Nell'AS contano:
- l'entusiasmo verso il cibo sulla tavola a prescindere se piaccia o no quel determinato menu, e verso le azioni che compiono i genitori intorno a quella tavola
- il suo graduale affinamento delle proprie personali 'tecniche' di interessamento/richiesta e il suo essere sempre più efficacemente soggetto attivo (offrendo proprio agli inizi, interferiano con questo sviluppo)
-il suo scoprire gradualmente il piacere del pasto come momento conviviale che certo comprende ANCHE il piacere del mangiare cibo.
Comunque il mio piccolo (il bimbo AS di casa) iniziò più o meno come la tua. Poi capii, e feci un passo indietro e non perché mangiasse poco, anzi, perché ritenevo giusto dargli la possibilità di un sano rapporto con il vero pasto di famiglia (=AS).
E ricominciò dopo circa 3 mesi col piede giusto.
Giusto per dirti che non ti stavo consigliando niente di diverso da quello che anche io e molte altre mamme abbiamo fatto: scegliere che Si Svezzasse veramente Da Solo.
Aggiungo, comunque, che nel vostro caso noto un forte istinto di partecipazione, ancora, e ovviamente data la tenera età della bambina.
Io desidero solo farti riflettere su qualche piccola incoerenza che traspare fra alcune situazioni che descrivi e il tuo sanissimo intento proprio perché tu non debba rinunciare a offrirle la possibilità di raggiungere il massimo rispetto a quella che mi sembra un'attitudine naturale fra le più favorevoli.
Secondo me con qualche minima correzione di rotta procedereste in modo assolutamente AS senza continuare a mantenerti altalenante fra le due strade, in bilico sulla via 'obliqua' di cui parla Andrea nel blog.
E credo, se ho capito bene, che non sia questa la tua intenzione, sbaglio?
Tu parli di personalizzazione, no? Non di fare AS a metà....
Se ho capito bene desidero solo aiutarti a prendere coscienza di ciò che potrebbe alla lunga inquinare lo splendido percorso di tua figlia.
Insomma, intendo rassicurarti che l'AS non è integralismo.
Ma ricordarti che non è neanche 'qualunque cosa'.
Ci sono dei principi su cui è di fatto fondato lo 'svezzamento' naturale dei cuccioli e anche di quelli umani, e sono tutti interni alla naturale personalità di ciascuno di essi.
L'importante è chiarirseli e non interferire con essi perché i nostri amori imbocchino la strada. Poi fanno praticamente loro da 'navigatori' di se stessi e di noi genitori.
È questo imboccare la strada giusta, però, che fa la differenza. E credo che siate in questa fase.
Forse potrebbe spiegarti meglio cosa intendo io e soprattutto quello che lo stesso Piermarini intende far 'riscoprire' alle mamme di oggi.
In realtà sono proprio le esperienze delle madri che hanno voluto assecondare la natura dei propri bambini che gli hanno ispirato lo stravolgimento d'impostazione rispetto allo svezzamento guidato ormai considerato tradizionale che spiega nel libro.
Che sia necessario assecondare le esigenze dei nostri figli è fondamentale, ma a partire dagli unici punti fermi dello svezzamento in natura: Richiesta e Partecipazione fondati sul naturale istinto d'imitazione.
Se invece anche se ingenuamente e senza malizia lo induciamo a fiaccarsi, questo istinto, poi si finirà per doverlo 'aiutare' con alcuni dei mezzi tradizionali quali l'offerta e il pasto a tu per tu con la sola mamma.
La tua bimba però è all'inizio.
Avrebbe ancora modo di essere aiutata a intraprendere spontaneamente il percorso AS. Perché la misura della giusta strada non consiste in quanto mangia, ma in come e con che spirito PARTECIPA DI SUA INIZIATIVA AI PASTI.
Il quanto mangia, 20 o 3 fusilli, conta nello svezzamento posologico.
Nell'AS contano:
- l'entusiasmo verso il cibo sulla tavola a prescindere se piaccia o no quel determinato menu, e verso le azioni che compiono i genitori intorno a quella tavola
- il suo graduale affinamento delle proprie personali 'tecniche' di interessamento/richiesta e il suo essere sempre più efficacemente soggetto attivo (offrendo proprio agli inizi, interferiano con questo sviluppo)
-il suo scoprire gradualmente il piacere del pasto come momento conviviale che certo comprende ANCHE il piacere del mangiare cibo.
Comunque il mio piccolo (il bimbo AS di casa) iniziò più o meno come la tua. Poi capii, e feci un passo indietro e non perché mangiasse poco, anzi, perché ritenevo giusto dargli la possibilità di un sano rapporto con il vero pasto di famiglia (=AS).
E ricominciò dopo circa 3 mesi col piede giusto.
Giusto per dirti che non ti stavo consigliando niente di diverso da quello che anche io e molte altre mamme abbiamo fatto: scegliere che Si Svezzasse veramente Da Solo.
Aggiungo, comunque, che nel vostro caso noto un forte istinto di partecipazione, ancora, e ovviamente data la tenera età della bambina.
Io desidero solo farti riflettere su qualche piccola incoerenza che traspare fra alcune situazioni che descrivi e il tuo sanissimo intento proprio perché tu non debba rinunciare a offrirle la possibilità di raggiungere il massimo rispetto a quella che mi sembra un'attitudine naturale fra le più favorevoli.
Secondo me con qualche minima correzione di rotta procedereste in modo assolutamente AS senza continuare a mantenerti altalenante fra le due strade, in bilico sulla via 'obliqua' di cui parla Andrea nel blog.
E credo, se ho capito bene, che non sia questa la tua intenzione, sbaglio?
Tu parli di personalizzazione, no? Non di fare AS a metà....
Se ho capito bene desidero solo aiutarti a prendere coscienza di ciò che potrebbe alla lunga inquinare lo splendido percorso di tua figlia.
Insomma, intendo rassicurarti che l'AS non è integralismo.
Ma ricordarti che non è neanche 'qualunque cosa'.
Ci sono dei principi su cui è di fatto fondato lo 'svezzamento' naturale dei cuccioli e anche di quelli umani, e sono tutti interni alla naturale personalità di ciascuno di essi.
L'importante è chiarirseli e non interferire con essi perché i nostri amori imbocchino la strada. Poi fanno praticamente loro da 'navigatori' di se stessi e di noi genitori.
È questo imboccare la strada giusta, però, che fa la differenza. E credo che siate in questa fase.
2/10/2007 Tartarughino
27/6/2010 Torello