27-06-2012, 07:07 19
Ho capito il tuo discorso, Arkadian.
Mi rendo conto che può essere difficile "resistere" ad un medico (parlo di questioni non mediche ma ritenute tali) o, in generale, agli "esperti": io ne sono l'esempio, con Valentina e il primo pediatra in particolare.
L'aspetto medico del divezzamento viene percepito quando si comincia a parlare di allergie o rischio di carenze nutritive: noi genitori spesso barcolliamo in questo punto.
Credo che la corretta informazione sia la base da cui partire.
Il secondo passo, poi, è quello di restare fermi sulle proprie convinzioni (il tutto sempre nel massimo rispetto, naturalmente, visto che comunque il pediatra è il medico che seguirà i nostri bambini per anni), ricordandoci che non siamo tenuti a dare tante spiegazioni, nè scientifiche, nè personali.
Infine, l'ultimo passo, che poi dovrebbe essere il primo, e dovrebbe accompagnarci sempre, è fidarci! Fidarci dei bambini, e di noi! Non sempre è così semplice e intuitivo come può sembrare, sono tanti i timori e le condizioni culturali che possono confonderci... quello che mi aiuta spesso a prendere la decisione migliore, è cercare di osservare la situazione con gli occhi dei bambini... ma stò cominciando a divagare, buona sera a tutti.
Anto
Fede, io ho un'idea, ma vi prego, se non vi piace, non vogliatemene!
Forse, quando le persone sentono questa parola: "autosvezzamento" pensano chissà che daremo mai a questi poveri bambini. Forse ci immaginano mentre li portiamo al mecdonald, oppure temono che gli offriamo un bicchiere di brunello a fine pasto, prima dell'ammazzacaffè.
Io non andrei, all'inizio, troppo sul tecnico.
Mi limiterei a spiegare (ad esempio al pediatra) che i primi assaggi saranno gli alimenti comuni, opportunamente preparati, per pezzatura, per un bambino di 6 mesi. E quindi: pasta, carne, verdure, pesce.
Riso. Frutta.
E basta: praticamente i vasetti senza usare i vasetti, nel senso che sono le stesse cose.
Poi, nel modo in cui avverrà, al momento tacerei, per poi confessare che, a 9 mesi, usano la forchetta e stanno imparando con il coltello, che mangiano di gusto, e noi con loro.
Buona serata
Anto
Mi rendo conto che può essere difficile "resistere" ad un medico (parlo di questioni non mediche ma ritenute tali) o, in generale, agli "esperti": io ne sono l'esempio, con Valentina e il primo pediatra in particolare.
L'aspetto medico del divezzamento viene percepito quando si comincia a parlare di allergie o rischio di carenze nutritive: noi genitori spesso barcolliamo in questo punto.
Credo che la corretta informazione sia la base da cui partire.
Il secondo passo, poi, è quello di restare fermi sulle proprie convinzioni (il tutto sempre nel massimo rispetto, naturalmente, visto che comunque il pediatra è il medico che seguirà i nostri bambini per anni), ricordandoci che non siamo tenuti a dare tante spiegazioni, nè scientifiche, nè personali.
Infine, l'ultimo passo, che poi dovrebbe essere il primo, e dovrebbe accompagnarci sempre, è fidarci! Fidarci dei bambini, e di noi! Non sempre è così semplice e intuitivo come può sembrare, sono tanti i timori e le condizioni culturali che possono confonderci... quello che mi aiuta spesso a prendere la decisione migliore, è cercare di osservare la situazione con gli occhi dei bambini... ma stò cominciando a divagare, buona sera a tutti.
Anto
Fede, io ho un'idea, ma vi prego, se non vi piace, non vogliatemene!
Forse, quando le persone sentono questa parola: "autosvezzamento" pensano chissà che daremo mai a questi poveri bambini. Forse ci immaginano mentre li portiamo al mecdonald, oppure temono che gli offriamo un bicchiere di brunello a fine pasto, prima dell'ammazzacaffè.
Io non andrei, all'inizio, troppo sul tecnico.
Mi limiterei a spiegare (ad esempio al pediatra) che i primi assaggi saranno gli alimenti comuni, opportunamente preparati, per pezzatura, per un bambino di 6 mesi. E quindi: pasta, carne, verdure, pesce.
Riso. Frutta.
E basta: praticamente i vasetti senza usare i vasetti, nel senso che sono le stesse cose.
Poi, nel modo in cui avverrà, al momento tacerei, per poi confessare che, a 9 mesi, usano la forchetta e stanno imparando con il coltello, che mangiano di gusto, e noi con loro.
Buona serata
Anto