COS'È L'AUTOSVEZZAMENTO E PERCHÉ È DAVVERO PER TUTTI.
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autosvezzamento per tutti


Cone sono nati?
#91

(06-04-2011, 12:26 00)rossanalib Ha scritto:  rikierikki: certo che usciva qualcosa dal tuo seno! gocce preziose di colostro: un dono meraviglioso! Wink

mi hai fatto venire in mente quando il mio cucciolo era in fototerapia e me lo facevano allattare a "comando"... io che mi volevo togliere il colostro per darglielo (quando mi impedivano di prenderlo! 366)e mi dcevano che "tanto non c'era niente" muro

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#92

Emilia mi hai fatto piangere!!! il tuo bimbo è il giusto dono per una coppia di ferro come voi!!! Mi hai commosso tantissimo....ho percepito tutte le sensazioni che mi hai descritto!!!
Cami mi dispiace tanto....te le hanno fatte davvero di tutte!!! Ma adesso hai la tua Marina a consolarti!!!

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#93

uff, ogni volta che vengo qua a leggere piango

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#94

posto qua questo link, così se qualcuno ha voglia di raccontare la propria esperienza (negativa) di parto, allattamento ecc.... :http://www.mammapermamma.eu/2011/03/31/annuncio-pensi-di-aver-subito-una-violenza-ostetrica/
http://www.mammapermamma.eu/2011/03/31/a...ostetrica/

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#95

l'avevo già letto e stavo per postarvelo!

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#96

Erano i Primo di agosto, Marco sarebbe dovuto nascere esattamente un mese dopo e io avevo avuto una bellissima gravidanza, senza nessun sintomo di parto anticipato, mi immaginavo di trascorrere il mese in attesa con mio marito a casa in ferie. Quindi pulisco un pó la casa e mi riposo, alternando i movimenti a un Po di relax siccome ero già bella grossa. Ero di 36 settimane, a casa da solo una settimana da lavoro, Venerdì nel mezzogiorno, inizio ad avere qualche contrazioncina e corriamo all'ospedale, piú che per la paura: ci sembrava molto presto, e ci dicono di stare tranquilli e che le contrazioni possono andare avanti anche un mese, e poi, ci dicono che un bambino a 36 é un prematurino, quindi, magari nn ha neppure bisogno di incubatrice. Torniamo a casa in tutta tranquillità. La notte ovviamente dormito 0, le contrazioni erano di quelle forti, anche se ogni 10 minuti. Ma decido di rimanere a casa fino all'ultimo e trascorriamo una giornata a casa come se fossimo stati due guru di yoga... Verso le 16 del sabato vado in bagno e vedo che inizio a perdere sangue abbondante. Corriamo in ospedale dove mi mettono il tracciato e controllano la placenta: tutto quel sangue li insospettisce.
Tutto ok, ero a 5 cm e collo 0, quindi mi ricoverano, sembra una questione di ore. Come da manuale arrivo a 9 cm, rottura delle acque,ma qualcosa non va. Con la testina sul perineo inizio a riempire traversine di sangue, emorragia antepartum, un rubinetto aperto, improvviso e irrefrenabile. Accorrono tutti, mi sdraiano reclinata con la testa in basso, spingono su la testina. Preparano il cesareo d'urgenza, sembra un distacco di placenta. Quindi allertano la neonatologia nella stessa struttura. In pochi minuti sono dentro, ricordo il viso di mio marito disperato, non abbiamo piú certezze. Dalla paura non sento epidurale, freddo, flebo, nulla. Dopo pochi minuti nasce il mio bambino, l'ostetrica me lo fa passare di fianco al viso e mi dice 'ecco il tuo bambino', nn ho neppure potuto toccarlo, hanno dovuto portarlo di corsa in neonatologia per vedere se gli era mancato ossigeno. Il papà é andato con lui. Intanto terminano il mio intervento, mi fanno 5 l di trasfusione, mi mettono flebo e mi riportano in camera con catetere etc... Dopo poco arriva mio padre e mi dice che dalla neonatologia tutto ok. Potete immaginare, stare li ad aspettare di vedere mio figlio, con un cocktail di farmaci e intervento addosso, avrei voluto vomitare, ma nel mio stomaco nn c'era nulla. Dopo poco grazie a Dio arriva mio marito con Marco che urlava, dal suo sorriso capisco che é tutto ok. Al seguito la puericultrice che me lo infila sotto le coperte e me lo attacca al seno con tutta la parentela della mia compagna di stanza che se ne sta a guardare e commenta (evviva la privacy). Noi piangiamo tutti quanti di gioia. la notte passa tranquilla, anche se nn mi posso alzare e non ho ancora latte, tutto quello che volevamo era stare insieme, e siamo tutti felici. Il giorno successivo fanno un nuovo controllo a Marco, calo ponderale troppo veloce, bilirubina alta, altri2 valori irregolari. Lo ricoverano in neonatologia. Mi tolgono il mio bambino, mi crolla il mondo addosso. Non riesco a smettere di piangere, non capisco dove ho sbagliato, perché é nato così presto, mi faccio mille sensi di colpa: ho pulito, mi sono trascurata...chi piú ne ha piú ne metta. Iniziano a nutrirlo con LA, nn possiamo permetterci che cali ancora. Un'altra delusione, sono convinta che così il latte non mi verra mai, mi é stato tolto il mio bambino, il mio parto e la possibilità di allattare. Mi chiamano ogni 3 ore per andare alle incubatrici, me lo fanno attaccare con il cronometro e doppia pesata -che relax- 10 min per parte. Sempre 0g, e via il bibe di artificiale. Ho pregato tanto, pianto tanto. Dopo 3 giorni si risistema tutto e ci dimettono, lo so che é poco, ma ogni giorno e ogni notte contavo i minuti, e sentivo i bimbi delle altre che piangevano, e pensavo, chissà se qualcuno consola il mio, chissà se pensa di essere stato abbandonato... A casa, quando ormai non ci speravamo piú, dopo una settimana mi é arrivata la montata lattea. Qualcuno lassù ha ascoltato le mie preghiere e fin da subito Marcolino ha snobbato il bibe e preferito la mamma (alla faccia di tutti quelli che dicevano 'quano si abituano al biberon'). Le mitiche ostetriche del consultorio mi hanno piano piano fatto abbandonare la giunta. Se penso al mese di agosto, ancora ora, misto al sentimento di gioia per la nascita di mio figlio, ho una sorta di nostalgia perché non lo ha trascorso nella mia pancia ma con un pó di trambusto e fuori.
Non so se riusciremo mai a recuperare i momenti in cui siamo stati lontani nei primi giorni e nelle prime ore, ma ci proviamo ogni giorno. [/align]
L'avevo raccontato in un post sulla nanna, ma é questo il posto giusto!

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#97

Mamyluisiette quel distacco forzato iniziale quando pensavi fosse ormai tutto passato, quei primi giorni preziosi lontano da tuo figlio..come ti sono vicina!! io cerco di recuperarli ancora adesso..ti abbraccio

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#98

@Maryluisette
anche questa volta mi sono commossa Em4600 però sii fiera del fatto di essere riuscita ad allattare Marco malgrado le peripezie iniziali!

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#99

(13-04-2011, 01:31 13)elena84 Ha scritto:  Mamyluisiette quel distacco forzato iniziale quando pensavi fosse ormai tutto passato, quei primi giorni preziosi lontano da tuo figlio..come ti sono vicina!! io cerco di recuperarli ancora adesso..ti abbraccio

grazie di cuore, ho visto che anche tu hai provato la tensione dell'allattamento sotto sorveglianza... ma perchè non capiscono che così non aiutano mamma e bambino? certo ora recuperiamo alla grande Heart!
(13-04-2011, 04:13 16)catelover Ha scritto:  @Maryluisette
anche questa volta mi sono commossa Em4600 però sii fiera del fatto di essere riuscita ad allattare Marco malgrado le peripezie iniziali!

sono fiera, e infinitamente grata! in un momento di sfiducia generica ho trovato un centro per l'allattamento gestito da ostetriche meravigliose. non so neanche come l'ho trovato, sembra un caso, ma in cuor mio so che Qualcuno ha ascoltato le mie preghiere!

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(13-04-2011, 11:54 11)Maryluisette Ha scritto:  Erano i Primo di agosto, Marco sarebbe dovuto nascere esattamente un mese dopo e io avevo avuto una bellissima gravidanza, senza nessun sintomo di parto anticipato, mi immaginavo di trascorrere il mese in attesa con mio marito a casa in ferie. Quindi pulisco un pó la casa e mi riposo, alternando i movimenti a un Po di relax siccome ero già bella grossa. Ero di 36 settimane, a casa da solo una settimana da lavoro, Venerdì nel mezzogiorno, inizio ad avere qualche contrazioncina e corriamo all'ospedale, piú che per la paura: ci sembrava molto presto, e ci dicono di stare tranquilli e che le contrazioni possono andare avanti anche un mese, e poi, ci dicono che un bambino a 36 é un prematurino, quindi, magari nn ha neppure bisogno di incubatrice. Torniamo a casa in tutta tranquillità. La notte ovviamente dormito 0, le contrazioni erano di quelle forti, anche se ogni 10 minuti. Ma decido di rimanere a casa fino all'ultimo e trascorriamo una giornata a casa come se fossimo stati due guru di yoga... Verso le 16 del sabato vado in bagno e vedo che inizio a perdere sangue abbondante. Corriamo in ospedale dove mi mettono il tracciato e controllano la placenta: tutto quel sangue li insospettisce.
Tutto ok, ero a 5 cm e collo 0, quindi mi ricoverano, sembra una questione di ore. Come da manuale arrivo a 9 cm, rottura delle acque,ma qualcosa non va. Con la testina sul perineo inizio a riempire traversine di sangue, emorragia antepartum, un rubinetto aperto, improvviso e irrefrenabile. Accorrono tutti, mi sdraiano reclinata con la testa in basso, spingono su la testina. Preparano il cesareo d'urgenza, sembra un distacco di placenta. Quindi allertano la neonatologia nella stessa struttura. In pochi minuti sono dentro, ricordo il viso di mio marito disperato, non abbiamo piú certezze. Dalla paura non sento epidurale, freddo, flebo, nulla. Dopo pochi minuti nasce il mio bambino, l'ostetrica me lo fa passare di fianco al viso e mi dice 'ecco il tuo bambino', nn ho neppure potuto toccarlo, hanno dovuto portarlo di corsa in neonatologia per vedere se gli era mancato ossigeno. Il papà é andato con lui. Intanto terminano il mio intervento, mi fanno 5 l di trasfusione, mi mettono flebo e mi riportano in camera con catetere etc... Dopo poco arriva mio padre e mi dice che dalla neonatologia tutto ok. Potete immaginare, stare li ad aspettare di vedere mio figlio, con un cocktail di farmaci e intervento addosso, avrei voluto vomitare, ma nel mio stomaco nn c'era nulla. Dopo poco grazie a Dio arriva mio marito con Marco che urlava, dal suo sorriso capisco che é tutto ok. Al seguito la puericultrice che me lo infila sotto le coperte e me lo attacca al seno con tutta la parentela della mia compagna di stanza che se ne sta a guardare e commenta (evviva la privacy). Noi piangiamo tutti quanti di gioia. la notte passa tranquilla, anche se nn mi posso alzare e non ho ancora latte, tutto quello che volevamo era stare insieme, e siamo tutti felici. Il giorno successivo fanno un nuovo controllo a Marco, calo ponderale troppo veloce, bilirubina alta, altri2 valori irregolari. Lo ricoverano in neonatologia. Mi tolgono il mio bambino, mi crolla il mondo addosso. Non riesco a smettere di piangere, non capisco dove ho sbagliato, perché é nato così presto, mi faccio mille sensi di colpa: ho pulito, mi sono trascurata...chi piú ne ha piú ne metta. Iniziano a nutrirlo con LA, nn possiamo permetterci che cali ancora. Un'altra delusione, sono convinta che così il latte non mi verra mai, mi é stato tolto il mio bambino, il mio parto e la possibilità di allattare. Mi chiamano ogni 3 ore per andare alle incubatrici, me lo fanno attaccare con il cronometro e doppia pesata -che relax- 10 min per parte. Sempre 0g, e via il bibe di artificiale. Ho pregato tanto, pianto tanto. Dopo 3 giorni si risistema tutto e ci dimettono, lo so che é poco, ma ogni giorno e ogni notte contavo i minuti, e sentivo i bimbi delle altre che piangevano, e pensavo, chissà se qualcuno consola il mio, chissà se pensa di essere stato abbandonato... A casa, quando ormai non ci speravamo piú, dopo una settimana mi é arrivata la montata lattea. Qualcuno lassù ha ascoltato le mie preghiere e fin da subito Marcolino ha snobbato il bibe e preferito la mamma (alla faccia di tutti quelli che dicevano 'quano si abituano al biberon'). Le mitiche ostetriche del consultorio mi hanno piano piano fatto abbandonare la giunta. Se penso al mese di agosto, ancora ora, misto al sentimento di gioia per la nascita di mio figlio, ho una sorta di nostalgia perché non lo ha trascorso nella mia pancia ma con un pó di trambusto e fuori.
Non so se riusciremo mai a recuperare i momenti in cui siamo stati lontani nei primi giorni e nelle prime ore, ma ci proviamo ogni giorno. [/align]
L'avevo raccontato in un post sulla nanna, ma é questo il posto giusto!

Ho pianto come una bambina..ti sono enormemente vicina, cara!
Vedrai che piano piano guarirete insieme.
I nostri figli sanno curarci come nessun'altro!

c
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