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autosvezzamento per tutti


Giochi semplici e poco (o per nulla) costosi
#31

vado di corsa, cercherò di essere chiara lo stesso.
un gioco che entrambi i miei bambini amano fare da quando erano molto piccoli - e anche gli altri bambini del palazzo adorano - ma è bello anche quando crescono, è il gioco che noi chiamiamo "delle faccine".

prendete un foglio, e disegnateci 6 faccine, così fatte: una palla tonda che è la faccia, due mezzelune che sono le orecchie, due puntini che sono gli occhi, un puntino che è il naso.
quindi una faccina spartana ed abbozzata.

cominciate a definire la prima faccina: è maschio o femmina? ha i capelli ricci o lisci, neri o biondi, ha le treccine? chi è questo bambino/a, qualcuno che conosci? gli diamo un nome oppure no?
e poi, la parte più interessante: disegnare le emozioni. questo bambino/a è felice/triste/arrabbiato/meravigliato/disgustato?

completate le 6 faccine, inventateci su una storiella, in base alle emozioni delle faccine. se il bambino è abbastanza grande, forse anche lui proverà ad inventarci una storiella.

questo gioco, oltre ad essere molto piacevole, è anche molto educativo: i bambini cominciano a prendere confidenza con le emozioni, scoprono che le arrabbiature passano, le tristezze pure, che tutti (compresi gli adulti) hanno dei momenti belli o brutti... possono raccontare di quella volta che loro stessi hanno provato queste amozioni, oppure anche voi potete parlare delle vostre, sia quelle che provate adesso da adulti, sia quelle che avete provato da piccoli.

provate e... mi direte!

questo gioco mi è stato ispirato da "L'alfabeto delle emozioni" di Carmela lLo Presti.

A.

Nel disegno che allego, che abbiamo fatto ieri io e Fabio, riporto un esempio.
"Matteo e Giulio sono due bambini del palazzo, F. e V. sono i miei figli.
Le emozioni sono state messe a caso, dietro consiglio di mio figlio.
La storiella pressapoco era così: Matteo giocava con un'amichetta, l'amica era tanto contenta perchè vinceva, e prendeva in giro Matteo, che si sentiva tanto triste. Arriva Giulio e sgrida l'amichetta, le dice che non si prendono in giro gli amici e che quando si gioca c'è chi vince e c'è chi perde. Giulio è molto arrabbiato perchè vuole molto bene a Matteo.
Ad un certo punto arrivo io, ho comprato un giocattolino dal giornalaio e Fabio mi guarda meravigliato pensando "Uh.... che beeelllo..... che sorpresa"
Una bambina bionda che passava di lì si sentì molto triste perchè aveva chiesto anche lei un giocattolino alla mamma, ma non glielo aveva comprato, forse dopo scopriremo perchè. Valentina invece era felice, perchè vuole molto bene a suo fratello, ed è contenta che abbia ricevuto un regalo."

Questa storiella, molto semplice ma adatta ad un bambino di 3 anni, l'abbiamo inventata io e Pipino. Continuando con questo gioco, mi ha parlato di due suoi compagni di scuola un pò birichini...
Ciao
A.


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