COS'È L'AUTOSVEZZAMENTO E PERCHÉ È DAVVERO PER TUTTI.
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autosvezzamento per tutti


ma quei metodi per addormentare...
#21

(28-04-2011, 10:22 10)rikierikki Ha scritto:  ...
io chiedevo ... perchè questi meodi prevedano di non prenderli su, di non abbracciarli, di non cullarli
su che cosa basino queste imposizioni
cioè c'è una spiegazione logica del perchè ti dicono di fare così o no?

Volevo chiederti da prima, a quali metodi ti riferisci? Non che sia un esperto in materia, ma non me ne viene in mente nessuno.


(28-04-2011, 10:22 10)rikierikki Ha scritto:  
(28-04-2011, 10:04 10)Ax76 Ha scritto:  Dopo aver sbraitato per righe e righe, poi, mi viene davvero di dire una cosa, ogni volta che leggo certi interventi e punti di vista.... Ma qui nessuno lavora a tempo pieno? Nessuno ha la sveglia che suona alle 6 e non sta a casa prima di 12 ore?
questa non la capisco...

Questa è la tabella di marcia a casa nostra... Sveglia alle 6 dopo di che la mamma è scaraventata fuori casa. Il papà lavora per un paio d'ore (quando è fortunato) e poi c'è l'angioletto che si sveglia.
La mamma di solito poi torna a casa alle tra le 6 e le 7 del pomeriggio.

Diciamo che con questi orari non c'è molto tempo per fare altro...
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#22

(28-04-2011, 10:22 10)rikierikki Ha scritto:  
(28-04-2011, 10:04 10)Ax76 Ha scritto:  Ma partiamo dall'inizio.... Rikierikki chiede "perche' alcuni genitori cercano metodi per far si che i bambini si addormentino da soli?"

no no
io chiedevo solo perchè questi meodi prevedano di non prenderli su, di non abbracciarli, di non cullarli
su che cosa basino queste imposizioni
cioè c'è una spiegazione logica del perchè ti dicono di fare così o no?

Mi sa che mi sono buttata a corpo morto con un pochetto (ehm...) di foga e m'e' sfuggita la domanda nel suo vero senso, pero' ecco... l'avevo presa piu' come una critica ai metodi che una domanda reale.

La spiegazione logica e' che se vuoi che tuo figlio non si addormenti necessariamente in braccio, devi fargli capire in qualche modo che anche non-in braccio si sta bene, si puo' dormire e stare bene. Per cui eviti di farlo. Idem, e pure di piu', nel cullarlo, perche' prevede che tu debba anche agire con un movimento...

Comunque anche io non ne conosco di metodi cosi', a parte Estivill.


(28-04-2011, 10:22 10)rikierikki Ha scritto:  
(28-04-2011, 10:04 10)Ax76 Ha scritto:  Dopo aver sbraitato per righe e righe, poi, mi viene davvero di dire una cosa, ogni volta che leggo certi interventi e punti di vista.... Ma qui nessuno lavora a tempo pieno? Nessuno ha la sveglia che suona alle 6 e non sta a casa prima di 12 ore?


questa non la capisco...

mi dispiace che tu l'abbia presa così personalmente
non era mia intenzione offendere nessuno, nè mettere in discussione quello che ciascuno fa con i propri figli in seno alla propria famiglia, nè fare delle polemiche
semplicemente, siccome a volte ricevo delle critiche perchè ho fatto scelte forse un po' troppo bambinocentriche, dettate dal mio istinto e condivise da mio marito (anzi a volte è stato lui a spingere in certe direzioni), chiedevo spiegazioni logiche sugli altri metodi per vedere se correggere in parte il mio in previsione più che altro del futuro oppure no


Guarda, la prendo personalmente perche' - forse a torto e mal interpretando oppure no - mi pare che a volte in questo forum si tenta ad essere molto critici nei confronti di chi non segue una certa linea, e mi piacerebbe molto che invece questo rimanesse uno spazio neutro, in cui parlare, confrontarsi, sviscerare, ma senza mai cadere nell'errore di giudicare a spada tratta le scelte degli altri.
Mi sembra che ci voglia una voce contro per evitare che qui si vada verso una direzione sola, a volte.

Io certe scelte forse non le avrei fatta, per mancanza di polso, ma sono strafelice della bambina che ho e delle abitudine che ha.

Quella frase che tu citi significa in pratica che un certo modo di fare con i bambini sembra prescindere da una vita lavorativa intensa. Se io avessi una figlia che ha bisogno di me per addormentarsi e ci mette un'ora, io starei con i capelli dritti, odierei il mondo intero e avrei i nervi a fior di pelle perche' se torno a casa alle 6 e mezza, sto un po' in casa con lei lobotomizzata perche' dopo 12 ore fuori sono stanca morta, poi si prepara per la cena, si cena e.... ci vuole un'ora per ADDORMENTARE (come non mi piace questo concetto oddio!!) lei.... ma io quando campo??? Quando mi faccio una doccia??
Se invece fossi a casa e potessi alzarmi quando mi pare, dormire quando mi pare, gestire la giornata come mi pare.... potrei essere molto piu' flessibile.
(sono una grande, grandissima sostenitrice del fatto che chi lavora a tempo pieno fa MOLTA piu' fatica di chi fa la casalinga, checche' le casalinghe dicano di quanto sia faticoso stare a casa).


Spero piu' avanti di riuscire a leggere gli altri interventi Sad

[Immagine: vDMJp1.png] [Immagine: 6DRT.png]
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#23

(28-04-2011, 10:54 10)arkadian Ha scritto:  
(28-04-2011, 10:22 10)rikierikki Ha scritto:  ...
io chiedevo ... perchè questi meodi prevedano di non prenderli su, di non abbracciarli, di non cullarli
su che cosa basino queste imposizioni
cioè c'è una spiegazione logica del perchè ti dicono di fare così o no?

Volevo chiederti da prima, a quali metodi ti riferisci? Non che sia un esperto in materia, ma non me ne viene in mente nessuno.

Mi sa che allora Besame Mucho o non l'hai letto o non te lo ricordi bene: nella seconda parte elenca una lunga sfilza di metodi piuttosto categorici da quello fascista, a quello comportamentale e poi molti altri su questa linea.

E (non ho tempo) ma sostanzialmente si basano sul criterio di avere un'idea "filosofica" spesso più che discutibile su che tipo di "cittadino/adulto" si vuole ottenere, e teorizzare un sistema "d'addestramento" efficace spacciandolo per il bene del bambino (quando semmai lo è per lo stato, o per il genitore e le sue esigenze pratiche).
Il punto è:
è giusto non assecondare l'esigenza primaria di contenimento, sicurezza, affettuosità, calore che ha un cucciolo appena nato, con la frequente conseguenza di inquinare, con un reiterato vuoto di sicurezze e calore, le basi della sua naturale personalità, o meglio prima far crescere in lui il giusto senso di sicurezza che lo renderà libero presto di mostrarci le sue preferenze, la sua "piccola, ma preziosa" personalità e poter allora adattare il nostro agire in modo da favorie un armonico e sereno sviluppo di essa?

E il peggio è che molte consuetudini e metodi pur senza la dichiarazione esplicita, si basano su molti di quegli stessi presupposti d3elle passate teorie di puericultura!!!!

Em0200 2/10/2007 Tartarughino
Em3600 27/6/2010 Torello
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#24

(28-04-2011, 11:19 11)Linda Eva Ha scritto:  Mi sa che allora Besame Mucho o non l'hai letto o non te lo ricordi bene: nella seconda parte elenca una lunga sfilza di metodi piuttosto categorici da quello fascista, a quello comportamentale e poi molti altri su questa linea.

No, quello non lo abbiamo (ancora) letto.
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#25

Io mi lascio guidare dall'istinto e dal buon senso (per lo meno ci provo), mando a quel paese tutti i metodi e tutti i suggerimenti... Stessa ragione per cui ho scelto AS. Certo sarei stata piu comoda a prendere i vasetti e a farglieli rifilare dalla tata alle 11,15 piuttosto che provare ogni volta a cucinare sano etc... Ma il mio istinto mi ha detto di fare così! Esattamente la stessa cosa per la nanna, mamme e papà avete un istinto, usatelo e sviluppatelo! Questa società ci propone metodi per ogni cosa, quando uno non sa cosa fare si inventa un metodo per qualche insicuro, così da vendere qualche libro... Ci sono libri come "metodi per essere felici" o xx similari, ma ci rendiamo conto? I metodi di cui parlate che insegnano a non prendere in braccio, a mio parere, sono stati ideati per vendere molti libri. Infatti inviano un messaggio subliminale che é "fai un figlio e in poco tempo sei di nuovo libera come prima"... Ecco perché riscontrano tanto successo. Se si parla di letteratura ci sono anche libri che consigliano di tradire il coniuge per far durare il matrimonio Blink ...
Ciò non toglie che anche noi, come dicono Ax e Arcadian abbiamo degli orari del cavolo, arriviamo stanchissimi, io non ho fatto maternità e ho passato periodi di down pazzeschi, per cui se M piangeva, ce lo mettevamo addosso, ma eravamo così cotti che continuavamo a dormire e non avevamo la forza di camminare avanti indietro e di cullarlo. Oppure se devo essere a lavoro ad un orario preciso e proprio mentre mi preparo lui si sveglia e piange, certo non posso mollare li tutto per farlo
contento, MA mi piange il cuore, e non é di certo un metodo! Poi provo a recuperare dopo, e spero che tutto ciò lo danneggi il meno possibile, ma non posso fare diversamente. 001_unsure in ogni caso so bene che in quei casi metto da parte le sue esigenze per le mie (che poi hanno a che fare con l'economia della famiglia, quindi...), ma non voglio fare confusione sostenendo che "gli fa bene piangere" ...


Ps: la mia gatta ha partorito 3 gattini e io la sto guardando con una tale ammirazione, se li tiene sempre vicini, gli fa tutto e non si lamenta, é una mamma molto piú brava di me, sigh...

[Immagine: an1cHr8002B0015OTU4OTY0ZHw0ODI3NjM0cGF8TWFyY28.gif]
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#26

Parto dalla mia esperienza cosìche non sembri io voglia giudicare qualcuno..
Quando Rachele è nata io avevo già in mente un piano stabilito di come avrei voluto affrontare le cose..
Dormire sola fin da subito, poco tempo in braccio per non viziarla, ceracre il più possibile di renderla autonoma fin da subito.

Poi, mi sono dovuta scontrare con la realtà..
Fin da subito ha mostrato la sua angoscia nel dormire da sola, pianti disperati ogni volta la lasciavamo (già dormiente, non sveglia!) nella sua culletta..e piano piano abbiamo divuto ristabilire le priorità, le necessità e i nostri punti di vista.
Piano piano mi sono accorta che non era NATURALE pretendere da una bambina di giorni di mettere in atto comportamenti da ADULTI, da una bambina che per nove mesi aveva vissuto nel calore e nell'abbraccio del grembo materno, che per nove mesi le sue giornate erano state scandite dal battito del cuore della mamma, dal suono della sua voce.

Un errore che molto spesso facciamo è quello di vedere il bambino come un piccolo adulto, di pensare che debba comportarsi necessariamente come noi, che fin dai primi giorni debba essere addestrato ad essere autonomo, indipendente, non dare fastidio, essere educato, fare il bravo e se possibile creare meno problemi ai genitori...soprattutto la notte!
QUESTA E' UNA COSA ASSOLUTAMENTE IMPOSSIBILE!
Cosa si pretende da un bambino che è appena venuto al mondo e che non conosce nulla del mondo se non il calore della sua mamma?...che si rispettino le esigenze dei genitori...la notte si dorme, di giorno non si frigna che la mamma (o il papà) ha altro da fare..

I bambini hanno delle esigenze, dei bisogni che molto spesso vengono interpretati come capricci, CATTIVE ABITUDINI..ma che significa cattive abitudini?
Cattive per i genitori, cattive perchè creano più problemi, cattive perchè necessitano di più tempo per essere soddifatte, di più attenzione per essere accolte, di più dedizione per essere accettate?

Spesso mi sembra di capire che è assolutamente indispensabile dare delle regole rigide a dei bambini di poche settimane o mesi perchè poi non c'è più tempo..perchè poi i bambini si vizano!!
MA dico io...dopo cosa si farà????
Boh..me lo chiedo spesso.

In fine volevo chiedere ad Ax: Pensi che le mamme che scelgono di vivere LA RELAZIONE con il proprio figlio nel modo più empatico possibile, lo facciano perchè sono egocentriche?
Perchè vogliono che la vita del proprio figlio giri intorno a loro?
Secondo te, sono più egoiste delle mamme che creano distanza tra se e il proprio figlio?

Dal mio puno di vista, direi che quasi quasi è il contrario...

c
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#27

(28-04-2011, 11:25 11)Maryluisette Ha scritto:  
Ps: la mia gatta ha partorito 3 gattini e io la sto guardando con una tale ammirazione, se li tiene sempre vicini, gli fa tutto e non si lamenta, é una mamma molto piú brava di me, sigh...

Sì, ma la gatta finisce tutto in poche settimane. Nel nostro caso... in poche settimane non si è neanche iniziatoSmile
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#28

Continuo a leggere la parola "addestrare" e la trovo veramente sbagliata nel contesto. Non necessariamente e' tutto bianco o nero, giusto o sbagliato, buono o cattivo. E non necessariamente si sta parlando di obbligare il bambino a fare qualcosa che non gli si confa' (esiste questa parola??), ma si parla di indirizzarlo verso una strada piuttosto che un'altra. Io questi metodi di addestramento per figli di una societa' di un certo tipo non li conosco, e faccio pure fatica ad immaginarli. Non parliamo (o almeno non io, ma forse e' qui il problema? Stiamo riferendoci a cose diverse?) di legare i figli al letto o non toccarli per 24 ore, dai... Si parla di correggere alcune abitudini nel momento in cui qualcuno ne soffre al punto da non poterne piu'. Nessun genitore resisterebbe come una statua di marmo al pianto disperato del figlio, ma a 3 minuti di lagna per una notte di sonno decente si'.

Credo che tutti siamo d'accordo che gli eccessi sono condannabili, e per quando il puntatore sulla linea dell'accettabilita' e' sicuramente molto mobile a seconda di chi ha il mouse in mano, c'e' un range di media ampiezza prima che la si arrivi alla zona rossa.

Poi queste fantomatiche conseguenze negative per il bambino (parolone sovrastato da una grossa nuvola nera, con tuoni e fulmini)... mi suona come un'enorme mastodontica esagerazione Sad
Io ogni tanto guardo mia figlia e mi chiedo "Ma ti manca qualcosa perche' l'allattamento non ha ingranato? perche' dormi nel tuo lettino abbracciata alla maglietta di Peppa Pig invece che a me? o perche' hai degli orari pressoche' fissi tutti i giorni?". E ci penso tanto... Ma poi la guardo, mi sorride, mi risponde "Gno" quando le chiedo se e' l'amore di mamma... e mi viene da ridere al pensiero di quanto posso essere stata cretina solo a mettere in dubbio che lei sia la bambina serena e tranquilla che io vedo (o meglio, osservo, scruto, analizzo... perche' il verbo vedere non e' profondo abbastanza....).

(28-04-2011, 11:41 11)LatteMiele Ha scritto:  In fine volevo chiedere ad Ax: Pensi che le mamme che scelgono di vivere l'affettività con il proprio figlio nel modo più empatico possibile, lo facciano perchè sono egocentriche?
Perchè vogliono che la vita del proprio figlio giri intorno a lei?
Secondo te, sono più egoiste delle mamme che creano distanza tra se e il proprio figlio?

Dal mio puno di vista, direi che quasi quasi è il contrario...


Io non ho parlato di egoismo e l'egocentrismo e' una cosa diversa.
Il mammocentrismo di cui parlo io, come ho provato a spiegare, ha radici molteplici.
Non credo che esistano al mondo madri che creano distanza tra se stesse e il proprio figlio, ma ci sono modi diversi e molto personali di vivere la vicinanza. E di certo l'amore della mamma "empatica" (?) non vale di piu' di quella che lo e' di meno.

[Immagine: vDMJp1.png] [Immagine: 6DRT.png]
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#29

Il punto é che non si puó generalizzare, perché ogni bimbo é diverso, ogni genitore é diverso e ogni cultura é diversa. La Hogg sostiene esattamente questo: dipende dai piccoli e dai genitori. Comunque non é per nulla contraria a prendere i bimbi in braccio: dice di tirarli su se piangono, calmarli e rimetterli giu', alche 100 volte per notte!
Detto questo, Giulio si é sempre addormentato da solo, fin da neonato, anzi se lo tengo in braccio si innervosisce di piú, quando é molto stanco. La maggior parte delle volte gioca un po' da solo e si addormenta, altre sto un po'con lui, lo accarezzo, faccio il tanto discusso sh sh sh (che per quanto brutto ha il potere di calmarlo all'istante) e crolla addormentato. Non ho dovuto addestrarlo (che brutto termine!) per tutto questo...é lui che ha da sempre preferito cosí.
Altri bimbi peró sono diversi, piú sensibili, e hanno bisogno di maggiore contatto fisico per rilassarsi e addormentarsi. Insomma, non ci sono regole e nessun "metodo" é migliore degli altri!
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#30

Leggendovi mi sono resa conto di "quanto fortunati" siamo noi. Di seguito la nostra esperienza. La nostra piccola non ha mai avuto grossi problemi per dormire. A due mesi e mezzo, visto che non aveva problemi con il sonno l'abbiamo fatta dormire nel suo lettino, nella sua stanzetta. Se durante la notte piangeva, io mi svegliavo, andavo da lei, la tranquillizavo, la allattavo o la abbracciavo a seconda della situazione. Non mi è mai pesato. Anche perché poi, in genere, si riaddormenta velocemente ed io pure poco dopo. Anzi vi dirò di più. Abbiamo capito che la nostra presenza è per lei fonte di eccitazione e quindi resiste al sonno, ma essendo stanca e desiderosa di dormire piange. Quindi spesso la scena è la seguente: va a letto assonnatissima e sbraitante, le auguriamo la buonanotte, spegniamo la luce e non appena ce ne andiamo smette di piangere e si addormenta beata. Non è un metodo, ci siamo arrivati studiandola giorno dopo giorno, notte dopo notte. Insomma abbiamo ascoltato le sue esigenze. Spesso ci sentiamo dire che siamo fortunati perché io ho latte a sufficienza (!!), perché mangia (AS!!), perché è serena perché è una bambina buona che dorme. Mio marito sostiene che non è questione di fortuna ma solo di serenità familiare e capacità di ascolto. Io personalmente non lo so se è fortuna o no. Credo che ogni bimbo sia una storia personale ed unica, per questo credo che non esista (e non deve esistere) un metodo universale. Ma questa è solo la mia opinione.

[Immagine: HYj9p2.png]
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