COS'È L'AUTOSVEZZAMENTO E PERCHÉ È DAVVERO PER TUTTI.
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autosvezzamento per tutti


Primogenito, cosa fare in attesa di un fratellino?
#11

In effetti anche a me l'idea del regalino comincia a perdere interesse.
Per i compleanni io seguo la linea che pensa Alexandra. Anche mia sorella mi ha chiesto di comportarmi così con le sue bambine.
L'altra sera ho raccontato alla piccola che nella mia pancia sta crescendo un bambino che poi abiterà con noi, con papà, mamma, lei e il gatto e che mangerà dalla mamma (sono proprio decisa, eh? Thumbup1)
Mi ha guardato serena e ha chiesto: "Hai un bimbo piccolo nella pancia?" Le ho risposto affermativamente ma non ha detto altro! Volevo aspettare un po' dato che non hanno il senso del tempo come lo intendiamo noi ma mi sente sempre rispondere o raccontare agli altri tranne che a lei, così mi sono decisa.

OT: Isotta, idee per il nome te ne sei già fatte? Ho diverse clienti che hanno lasciato decidere il nome al primogenito anche se piccolo, ma sinceramente pensare che mi possa proporre Fragolina o Clara come le sue bambole non mi piace! Mia cugina ha chiamato la figli Beatrice per non deludere il figlio più grande, ma non le è mai piaciuto. /OT

Ci cono tante cose che non mi piacciono vedendo diverse mamme (in gelateria ne passano parecchissime). La più frequente è di chiedere/intimare al primogenito di essere grande e comportarsi da grande. Di lasciare spazio al piccolo o di rinunciare perché il fratellino è piccolo. Ci vedo sempre una richiesta troppo grande per bambini tutto sommato ancora piccoli. Mi sembra che li vogliano responsabilizzare troppo.

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#12

Ciao Valina, mi introduca qui anche se non so niente di secondogeniti.. anche se stiamo cominciando a pensarci. Seguo la discussione e credo mi farei le tue stesse domande, non deve essere facile, ma poi credo che molte cose saranno più facili di quello che pensiamo (mentre altre peggio..). Leggevo il tuo ultimo messaggio, sui nomi.
Ti posso dire che io ho un fratello più piccolo (di 10 anni!) e quando mia mamma era incinta non sopportavo il nome che volevano dargli, ma guarda ricordo proprio le discussioni, che dicevo che non mi piaceva, che era brutto... addirittura quando mio padre tornò dall'ospedale dicendo: è nato, stanno bene, lo abbiamo chiamato Filippo, io dissi "no Filippo! Veramente! Che brutto nome!".. per inciso dopo il nome Filippo mi è piaciuto Smile

001_wub Sofia 9/9/10
Olivia 6/7/13 001_wub
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#13

Io sinceramente per in nome non mi sognerei di farlo scegliere a Fabio, trovo giusto che a sceglierlo siamo io ed il papà, come è stato per lui e poi non me la sento di dargli un nome che non mi piace e che si dovrà portare a vita!
Concordo con le tue osservazioni su come vengono trattati i primogeniti e penso che non ci sia sistema migliore di quelli che hai descritto per fare odiare un fratellino!

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#14

Io leggo ammirata quello che scrivete, credo che la gelosia sarà inevitabile (ricordo sempre l'esempio di Gonzalez in Besame Mucho della nuova moglie Smile), però anche quello è un sentimento, quindi lecito, e può essere sicuramente mitigato con le accortezze che avete scritto.
Sulla questione nomi...io sono l'ultimogenita e mia sorella racconta sempre che lei voleva chiamarmi "Angela" (nome che non mi piace molto), e i miei democraticamente scrissero dei bigliettini con le varie proposte e poi tirarono a sorte. Non so quanto bararono (mia mamma non ricorda l'episodio), ma il nome Angela fu bocciato perchè uscì il bigliettino col nome che porto e che piaceva ai miei! Magari però su tutti i bigliettini era scritto quello, mia sorella all'epoca non sapeva leggere...Angel
E' un piccolo inganno, ma dà un senso di democrazia...il nome è davvero troppo importante per lasciarlo decidere solo a un duenne. Magari però potreste trovarne uno che piace a tutti e tre...


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#15

per la questione regali anche io concordo con Alexandra, un conto è il compleanno dove la festa è di uno solo, un conto è una nascita... alla fine i regali si fanno anche alla mamma, quindi perchè non al fratello? speriamo che i parenti vari siano abbastanza ricettivi e festeggino adeguatamente anche il neofratellone...

per il nome: sarà alessandra, il nome di una mia amatissima zia mancata qualche anno fa (d'altra parte anche franco è il nomignolo del padre del mio compagno, che si chiamava francesco-detto-franco), avevo detto che se fosse stata femmina il nome sarebbe stato quello senza discussioni (il socio era d'accordo), per cui a franco ho sempre detto che c'era una bimba nella pancia e che si chiamava alessandra. prima di sapere il sesso lui non parlava a sufficienza per chiedere Smile

uff speriamo di essere in grado di non cadere nel tranello del "bimbo grande", che in fondo ha solo 2 anni altro che grande!!
ah una cosa divertente per il nome: amici di famiglia (dell'età dei miei) hanno tre figlie, una maggiore e due gemelle di 4 anni più piccole. hanno chiesto alla maggiore come voleva chiamarle, risposta: termosifone e lampadario!

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#16

Il mio primo bambino aveva 2 anni esatti quando ci siamo messi all'opera subito con successo per il fratellino.
Qualche giorno fa ne ho parlato in un altro posto e mi autocito:

"Mio figlio voleva portarsi a casa tutti i bambini che incontravamo al supermercato. Voleva metterli nel carrello. Diceva mio, mio, mio e cercava di afferrarli con la manina.
Avevamo avuto 4 nuove nascite nel nostro giro e impazziva quando li vedevamo all'ospedale appena nati.
Erano tutti suoi, poi rimaneva deluso quando ce ne andavamo a mani vuote.
A cose fatte, ma poco dopo il 2' mese, gli chiesi: "Vogliamo farci un bambino tutto nostro così ce lo portiamo a casa?"
risposta: Siiii!
Ed è iniziata la storiella del fagiolino che cresceva nella pancia..."

Questo racconto, però, lui già lo conosceva. Gliel'avevo raccontato tante volte come una ninna nanna. Era la sua storia.
La mamma e il papà che volevano un bambino e un giorno la mamma si accorse che aveva fame. Era il bambino nella pancia che si mangiava quello che mangiava la mamma. E cresceva, divenne un acino d'uva, poi una mela, un melone, un cocomero e alla fine non c'entrava più e lo fecero uscire per poterlo coccolare e baciare...

Allora diventò la cronaca di ciò che stava accadendo a 'il fratellino'.

La notte che andai all'ospedale non si reggeva dalla gioia. Nel suo lettino sbatteva tutto felice le gambe e rideva....
E quando venne a prenderselo all'ospedale, aveva un'aria solenne ed emozionata da mangiarselo!
-Sono d'accordo con Maribok.
Un bambino che è piccolo, si sente il piccolino della casa, non ha piacere di diventare grande dal giorno dopo che la mamma torna a casa con un 'nuovo' bambino. Lo dico da primogenita, diventatata sorella a poco più di 2 anni.
Perché non diventi 'grande' come nei tuoi sogni. Per fare le cose dei grandi che ti attraggono.
Per quelle sei sempre troppo piccolo. Ma diventi grande nei confronti e a causa del nuovo arrivato.
Accemtua la sensazione di aver perso qualcosa, di non essere più il tesoro prezioso della casa!

-Dell'usanza di fargli portare un regalino dal neonato non avevo mai sentito parlare.
Noi, piuttosto, pensammo spontaneamente a un regalo PER lui.
Da tempo ormai mi aiutava a preparare l'angolo della culla con decorazioni ad hoc, i vestitini ecc... per cui ci/gli sembrò carino riceverlo con un giochino che scelse lui.
Allora a me sembrò carino che il fratellino gli mostrasse lla stessa accortezza.
Un po' come il non andare senza un mazzo di fiori o una bottiglia di vino a trovare amici, insommaa. Un benvenuto.

-Per il nome lui crede di aver scelto.
Diciamo che noi ne avevamo messi in tavola 2. Disponibilità del cibo fra cui scegliere 'controllata'. Smile
Uno poi fu ritirato per associazione sapientemente navigata ad un bambino antipatico and the winner is!

E alla fine, quando ormai era scritto sulla targhetta della porta....

Em0200 2/10/2007 Tartarughino
Em3600 27/6/2010 Torello
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#17

Linda Eva, il tuo racconto è bellissimo.. che ci sia questo coinvolgimento da parte di un bambino così piccolo. Perchè io mi immaginavo che così piccoli potessero essere attratti dall'idea del fratellino, però poi ai fatti pratici.. mmhh non era quel bel bambolotto con cui giocare, ma un mostriciattolo che: piange, tiene la mamma occupata, porta via attenzioni.. quindi il tuo racconto mi conforta molto Smile

La mia a detta della maestra dell'asilo è una "piccola mamma". Va dai bimbi più piccoli e gli porta la berrettina, gli mette e toglie il ciuccio, gli mette e toglie le scarpe... e va sempre in giro con un bambolotto (che chiama "baby"). Chissà.. io accolsi veramente mio fratello come una piccola mamma, ma avevo 10 anni Smile

001_wub Sofia 9/9/10
Olivia 6/7/13 001_wub
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#18

Boh... onestamente non capisco più di tanto il perché di tanta ansia. Un bambino più o meno 2-enne non credo che abbia le capacità per capire più di tanto cosa sta accadendo o per lo meno come lo farebbe un bambino più grande o un adulto.
Diversa sarebbe la storia se ci fosse una differenza d'età maggiore, ma a parte coinvolgerlo in questo e quello non credo proprio ci sia molto da fare.

Come dice Chiara, l'evento è normale e come tutto il resto basta non farne troppo un dramma (per il fratello maggiore... i drammi poi ci sono, ma si natura diversaSmile )

BM 06-09
C (ex PA) 20-10-11
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#19

(02-04-2012, 11:11 23)chiaraC Ha scritto:  io mi immaginavo che così piccoli potessero essere attratti dall'idea del fratellino, però poi ai fatti pratici.. mmhh non era quel bel bambolotto con cui giocare, ma un mostriciattolo che: piange, tiene la mamma occupata, porta via attenzioni.. quindi il tuo racconto mi conforta molto Smile
Devo dire che lui non ha provato la classica gelosia proprio perché credo che si sia sentito partecipe e un po' anche artefice del suo arrivo.
Però non è che sia esente da sentimenti contrastanti se anche non rivolti direttamente a lui, certamente nei confronti di noi genitori. In primis verso di me.
Di fatto il tempo e le attenzioni verso di lui da quell'evento si sono dimezzati nella sua percezione (nella mia raddoppiati! :O) e sta cercando di adattaarsi meglio che può.

Credo che almeno , però, il tutto sia accaduto con una gradualità rassicurante rispetto a quello che accadde a me.
In ogni caso, quando il Torellino da 'bambolotto' inerte ha iniziato a camminare, ho notato qualche cambiamento da parte sua.
Come se improvvisamente trasformatosi in 'bambino' pensante con una sua personalità lo avesse portato a confrontare il proprio charme con il suo.
Alterna momenti di complicità con momenti di rivalità nella conquista delle mie attenzioni, e altri in cui lo tratta da figliolo 'il mio piccolino', dice.
A volte lo imita, per es. se il piccolo, come poco fa, intinge il dito nella tazzina con il latte e ci fa sorridere, lo fa subito anche lui imitando pure l'eloquio 'addo' =caldo. Dopo qualche errore iniziale mi guardo bene, ora, a dirgli ma dai, tu sei grande!
Piuttosto cerco di dare più enfasi a volte a quelle piccole cose 'normali' che fa lui quotidianamente che diamo più per scontate ora che sono in 2 rispetto a come avremmo fatto se fosse (e facevamo quando era) figlio unico.

Ciò nonostante, di momenti critici ce ne sono.
I danni fatti 2 weekend fa a cui ho accennato nel post del Periodino bleah, sono convinta che in parte facciano parte di questo.

[dopo 10 gg in cui il piccolo sotto virus intestinale pretendeva quando sveglio di stare in braccio, alla lunga, per quanto comprensivo, lo aveva fatto sentire un po' trascurato, meno importante e forse anche meno amato, o almento non preferito]
(02-04-2012, 11:51 23)arkadian Ha scritto:  Boh... onestamente non capisco più di tanto il perché di tanta ansia. Un bambino più o meno 2-enne non credo che abbia le capacità per capire più di tanto cosa sta accadendo o per lo meno come lo farebbe un bambino più grande o un adulto.
Diversa sarebbe la storia se ci fosse una differenza d'età maggiore, ma a parte coinvolgerlo in questo e quello non credo proprio ci sia molto da fare.

Come dice Chiara, l'evento è normale e come tutto il resto basta non farne troppo un dramma (per il fratello maggiore... i drammi poi ci sono, ma si natura diversaSmile )

Ansia no, partecipazione, invece, se viene naturale, perché no?
Poi dipende anche dal carattere del bambino.
Il mio Tartarughino è parecchio sveglio, sempre partecipe, sarebbe stato difficile tenerlo fuori.
Venne anche ad un'ecografia.
E dipende anche dal carattere dei genitori. Se condividono piò o meno tutto con i bambini, ecc....

Certo, ansia no.
che un duenne capisca come o meno o diversamente di un adulto, non toglie che per lui il suo intero mondo è sempre molto coerente e ogni aspetto della sua vita ed esperienza al suo interno ha un posto 'logico' a suo modo.
Questa coerenza la costruisce e la tiene insieme come può, mantenendo sempre viva la capacità di accogliere nuovi dati esperienziali e di rimodulare ogni volta l'intera impalcatura in modo che i nuovi elementi non ne inficino la coerenza.

A me sembra 'carino' fare in modo che situazioni o eventi di tale portata non debbano piovergli addosso di colpo, costringendolo a cambiamenti repentini e aiutarlo ad avere più tempo e gradualità per elaborarli.

C'è un libro di cui sentii in un programma, qualcosa tipo -il bambino filosofo- che parla del mondo 'filosofico' dei bambini.(www.ilsole24ore.com/art/cultura/2010-08-29/siate-saggi-come-bambini-162214.shtml?uuid=AYi8rvKC).
Mi sa che lo compro, a proposito, ha cambiato molto il mio modo di intendere i bambini.

Em0200 2/10/2007 Tartarughino
Em3600 27/6/2010 Torello
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#20

A me quello che stupisce un po' (da figlia ultima di tre) è che tutti si preoccupano sempre molto del primogenito, quando, secondo me, quello che ne fa le spese in termini di attenzione è sempre il secondogenito! Io mi preoccuperei più di come fare a garantire al secondo le stesse attenzioni, posto che c'è un frugoletto, nato figlio unico, che gira per casa e richiama a gran voce i suoi diritti.

Ma in realtà, la penso come arkadian. Sono cose naturali. La gelosia è un sentimento importante e positivo. Ciò che conta è riuscire a farla manifestare correttamente ed arginarne gli aspetti più aggressivi. Per il resto, un fratello è un dono, un grande dono. Per il primogenito perchè fa leva su quella tenerezza innata nei confronti dei cuccioli e in cui lui si può rivedere. Per il secondo perchè ha un modello da imitare in tutte le sue prime esperienze.
Io non caricherei troppo l'evento. Certo spiegargli ciò che succede è un suo diritto. Fare come ha fatto linda mi sembra bellissimo. Raccontargli che c'è un bimbo che cresce nella pancia, proprio come lui quando era piccino piccino.
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