COS'È L'AUTOSVEZZAMENTO E PERCHÉ È DAVVERO PER TUTTI.
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autosvezzamento per tutti


Sto sbagliando tutto....
#21

Io, invece, mi considero autosvezzante pur essendo più vicina al modo di pensare di raffaella (che devo dire, tralatro, mi piace un sacco come mamma Smile).
La libera iniziativa, nell'essere umano, non puo' prescindere dalla considerazione che siamo animali sociali. E che il bimbo nasce "programmato" per effettuare uno scambio continuo con la mamma (o con l'adulto che sostituisce la mamma).
Anche allattando, secondo me, la richiesta è relativa. Io ho allattato ed allatto a richiesta. Ma mio figlio, la prima ciucciata, l'ha fatta solo perchè gliel'ho proposta io. E meno male, altrimenti ad oggi saremmo con il LA. Eravamo usciti, entrambi abbastanza traumatizzati e imbottiti di farmaci, da un cesareo d'urgenza (che nessuno voleva...). Mio figlio aveva una libera iniziativa pari a zero. Dormiva oltre misura da due ore. L'ho svegliato (fra mille donne "esperte" urlanti che mi dicevano "i bambini non si svegliano mai") e l'ho attacato al seno.
E mille altre volte ha ciucciato perchè sentivo il seno scoppiare e gli dicevo "vieni a mamma, che mi svuoti un pochetto" Smile. Tanto che ho sempre pensato (e ne nutro ancora il sospetto) che lui e il seno abbiano un rapporto a sè...
Così per il cibo. Sono io che offro (anche a mio marito del resto..). Io faccio la spesa, io cucino. Ora lui, che ha 18 mesi, ha affinato i gusti e decide... eccome se decide! Ma quando era piccolo piccolo (dopo il primissimo iniziale entusiasmo, quando mi toglieva il cibo dalle mani) io proponevo. Ma come con il latte materno...proponevo perchè sapevo che lui voleva, che aveva fame e/o voglia di assaggiare. Siamo esseri umani, non robottini!
Attribuire tutto al volere di uno solo dei componenti del rapporto è sempre uno sbaglio, secondo me; e vuol dire ricadere nel solito errore di considerare i bimbi fogli bianchi... Io propongo non perchè voglio che mangi a tutti i costi. Per me può vivere di lm per tutta la vita! Proponevo e propongo quando "sento" che lui me lo chiede. O meglio, adesso lo chiede a voce. Prima i segnali erano più...come dire....silenziosi, più istintivi ed "animaleschi", come è il rapporto iniziale fra madre e figlio. Simbiotico.

Ps per la cronaca: io considero il mio as una naturalissima integrazione dell'allattamento e Mario, che ad oggi ha maggiore capacità di comunicare le sue decisioni, adesso oltre a chiedermi le pietanze, sceglie la tetta e sceglie dove ciucciare ("gioggiorno" quando la vuole in soggiorno o "letto").. prima no...ora si Smile perchè crescendo hanno sempre maggior consapevolezza delle loro esigenze. Prima hanno bisogno di noi anche per "decifrarle" un pochetto.
Poi ogni bimbo ha il suo carattere: c'è quello più deciso, quello che 'sente' di più le sue esigenze, etc... Come gli adulti, del resto!
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#22

@ Raffaella, ma no, lascia stare le crisi.
È solo importante che ci ricordiamo di essere noi le mamme. Il contorno familiare e non, deve rispettarlo. Capisco le ansie, anch'io ho ceduto con il mio primo figlio, so cosa provi, credimi.
Ma visti gli esiti, ho rivoluzionato tutto e ho cercato di capire il senso del punto di partenza, quello di cui parlavo, quello all'origine del poco interesse di mio figlio per il pasto. Potresti chiedermi: 'Sicura che sarebbe stato diverso se svessi fatto con lui come col piccolo? E se fosse una questione di carattere?'

ti dico che come sanno tutti, ormi, che anche se non avevo ancora letto il libro (in realtà non era ancora uscito allora) avevo conosciuto di persona Piermarini con gli incontri pediatrici del corso preparto di quella Via Montegrappa che cita anche nel libro.
Mi aveva ispirata, ma la coerenza di quelle cose dette, fra tanti nostri dubbi e domande, mi sfuggiva. Erano input a non cedere alla logica delle multinazionali, a rispettare il bambino, a ragionare con la nostra testa e istinto prendendo la strada più naturale e'sensata' per accompagnare i nostri piccoli al cibo....
Ma poi, alle prese con lui, con le informazioni considerate tradizionalmente 'sensate' e le spinte esterne, senza un vero incoraggiamento del pediatra, tutti quei buchi di certezze si riempivano di un sacco di 'presunte' certezze estranee all'AS che con la mia testa e il mio istinto mal guidato, finivano col sembrarmi sensate.
Feci un ibrido (ora lo so) credendo di fare solo una personalizzazione e NON FECI AS.

Preparai pappe in casa (e non, anche), offrii inizialmente leccate, ma non pezzi più grandi del mignolo perchè dicevano fosse la dimensione di sicurezza, non feci provare tutto ciò che voleva perché "l'intestino loro è delicato" -da opinione generalizzata-, ma solo alcune cose. Poi aveva le sue cose, magari preparate diversamente per dargli l'illusione di essere accontentato.
Voi questo punto l'avete superato in molte grazie al libro e al forum, io ero sola.
Poi, pian piano decisi di assecondarlo di più verso l'anno, ma col freddo e il nido, i raffreddori e i cali d'appetito lo fecero disinteressare e credendo di non poter interrompere quello che solo allora stava dirigendosi verso un vero AS, ripresi a preparargli le sue minestrine che mandava giù con più facilità mettendo pace nel mio cuore.
Poi l'estate di nuovo e di nuovo, con gli sgoccioli della 'finestra' utile della fase della curiosità riprendemmo a proporre assaggi........lui sempre meno predisposto, io sempre a tamponare i pasti con le sue zuppe.

E presto è stato tardi. Si era convinto che quello che era per noi, non dovesse riguardarlo. E pace!
Via di preparazioni apposite.
Finché non inizziarono a stufarlo, ma allora perse quasi del tutto interesse per i pasti, pessimo rapporto col 'mangiare' aggravato da mie ancor più motivate ansie......e allora, sì, insiziai ad insistere e spingerlo, a preparare di tutto.
Ciò che gradiva il giorno prima, però, non andava più bene un altro.
Soglia dei 3 anni superata così.....e poi, finalmente un forum, e una nuova fiduciosa curiosità verso Piermarini di cui solo allra compresi che non avevo capito il succo.
E iniziò un secondo tentativo di compensazione che migliora lentamente la situazione.
E con questo, anche l'occasione di invertire la rotta prima di ripetere gli stessi errori col piccolo.

Quindi, sarebbe stato diverso? Io credo di sì. Forse non sarebbe un mangione come il piccolo, ma un po' del suo entusiasmo verso i pasti, avrebbe avuto l occasione di conquistarlo pure lui.

Molti AS tradizionali consentono, alla fine, esiti comunque ottimi.
Anche col mio piccolo, forse, sarebbe accaduto.....ma questo solo MALGRADO le storture di un approccio consueto e così potenzialmente e fortemente deviante come quello 'classico', per la forte opposizione di caratteri più ben disposti al cibo, per reazione, per un senso di liberazione da schemi, pappe e cucchiaini davanti la bocca chiusa.
Spesso, bambini più tolleranti, invece, li subiscono loro malgrado, con esiti fallimentari.

L'AS, invece, non rischia questo. Tutto qui.
Non muore nessuno, in ogni caso....
;-)

Em0200 2/10/2007 Tartarughino
Em3600 27/6/2010 Torello
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#23

non riesco a leggere tutte le risposte e vedo che in molte hanno risposto ma mi sento di unirmi al coro dei "non stai sbagliando"!!!
hai scelto di seguire tuo figlio, i suoi tempi e di rispettarlo tutto questo fa si' che non si sbagli mai.
autosvezzare vuol dire che fanno da soli per tempi e modi, giusto per capirci chi di noi mette il figlio in piedi a x mesi perche' le tabelle dicono cosi'? nessuno lo farebbe mai ma purtroppo la cultura del mangiare ci ha travolti tutti.
i bambini col seno (o bibe) mangiano, si nutrono e crescono nel fisico e nello spirito.
non e' vero che il tuo cucciolo non mangia e' quello che vogliono farci credere nella solita idea che il latte non basta piu'.
aspetta i segnali che ti dara':
- sta seduto
- allunga le mani verso i cibi
- si porta in bocca tutto

all'inizio non e' mangiare ricordalo e' solo sperimentazione solo paciugando scoprono che il cibo ha un buon sapore e la gamba del tavolo no.
cosa cucinare? quello che mangiate voi di solito magari (io ne ho approfittato) stando un po' attenti alla varieta' e qualita'.

coraggio, non ascoltare nessuno e ascolta solo te stessa e il tuo cucciolo

[Immagine: py4yilnlrfogzc73.png]
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#24

giulee, gioggiorno e letto mi hanno commossa, che tenerezza. bello questo scambio di idee con linda eva e giulee, da entrambe imparo e sono portata a riflettere. linda, ho forzato il termine crisi, a parte alcuni momenti di sconforto e di incertezza sono piuttosto serena. strano, io che di solito ho paura di tutto, sono tra l'ansioso e l'ossessivo, con lilla, mi pare, mi placo. il senso di ciò che linda dice, ripeto, mi è chiarissimo e sono certa che un avvicinamento come quello che lei ha proposto al secondo figlio rappresenti la forma più rispettosa di avvicinamento al cibo altro, al tempo stesso come dice giulee è sempre una proposta e anch'io con lilla ho l'impressione che le mie proposte coincidano in gran parte con delle sue richieste sottili, quando mi sbaglio, stoppo l'offerta. Smile

lilla 31/3/11
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#25

(20-12-2011, 10:03 10)giulieee Ha scritto:  La libera iniziativa, nell'essere umano, non puo' prescindere dalla considerazione che siamo animali sociali. E che il bimbo nasce "programmato" per effettuare uno scambio continuo con la mamma (o con l'adulto che sostituisce la mamma).

Anche allattando, secondo me, la richiesta è relativa. Io ho allattato ed allatto a richiesta.

......

Siamo esseri umani, non robottini!
Attribuire tutto al volere di uno solo dei componenti del rapporto è sempre uno sbaglio, secondo me;

La libera iniziativa e l'a richiesta possono esistere proprio perché siamo animali sociali.
Lo scambio continuo è ciò che è necessario per comprendere la richiesta.
Ma per libera iniziativa del bambino intendo un qualunque segnale evidente della sua curiosità.
Da piccolissimo sorride se vede un piatto di spaghetti perché incuriosito dal groviglio in cui potrebbe infilare le mani, o applaude a un pezzo di pane portato alla bocca dalla mamma, perché lo attrae la forchetta e infilato casualmente c'è un pezzo di formaggio.
I segnali di curiosità danno il via a quello scambio. Non è necessario che abbia fame. Proprio perché all'inizio per lui non c'è nessun rapporto fra fame e cibo solido.
Il cibo solido è un gioco, una curiosità.
Anzi, di solito si esprime meglio se il bambino è appagato da quel punto di vista, senza la pressione della fame.
In ogni situazione che coinvolge più di una persona una sola delle due fa il primo passo.
E nell'AS è il bambino al centro, è lui che Si Svezza Da Solo.

Credo da molto di ciò che hai scritto he tu abbia spesso cercato i capire se il suo sguardo stava 'chiedendoti' di assaggiare qualcosa. Non 'proponevi', in senso stretto, non prendevi tu l'iniziativa, quelle volte sondavi semplicemente per capire se avevi capito.

Quando dici che aveva fame, sono certa fosse vero.....quando alla sua fame cercavi di rispondere con qualcosa di diverso da ciò che rappresentava per lui l'unico appagamento a quella fame (e cioè il latte) era un forzare, dolcemente e per amore, ma offrendo tutte le soluzioni tranne quella che probabilmente avrebbe preferito.

Citazione: Ma mio figlio, la prima ciucciata, l'ha fatta solo perchè gliel'ho proposta io. E meno male, altrimenti ad oggi saremmo con il LA.
...
Mio figlio aveva una libera iniziativa pari a zero. Dormiva oltre misura da due ore. L'ho svegliato (fra mille donne "esperte" urlanti che mi dicevano "i bambini non si svegliano mai") e l'ho attacato al seno.
E mille altre volte ha ciucciato perchè sentivo il seno scoppiare e gli dicevo "vieni a mamma, che mi svuoti un pochetto" Smile.
Dimentichi che all'inizio il bambino non ha alcuna esperienza di pancino pieno o vuoto. Ha un istinto che lo spinge cercare l'odore e il capezzolo della mamma. Ma diverse situazioni di stress possono incrinare questo momento.......ben venga attaccarlo al seno e svegliarlo pure per offrirgli la sua prima (o varie primissime) opportunità di onoscerlo.
E quando ha familiarizzato col seno, proporlo o no dipende solo dalla dinamica che si crea fra i due.
Il bambino è 'programmato' per il latte della mamma, e deve poppare per sopravvivere.

Il bambino di 4, 5, 11 mesi che beve latte non è programmato per ricevere cibo, non gli serva altro per sopravvivere. Continua a bere latte finché non scatta la vogllia di assaggiare. Da allora inizia a compiere i primi passi nell'alimentazione dell sua cultura.
Salvo che non iniziamo a non fidarci più della sua alimentazione e a cercare di convincerlo che quando ha fame non deve più prendere latte, ma altro. Ed entriamo nel 'tunnel'......lui non è d'accordo, e si oppone (allora ci disperiamo) o ci asseconda (e crediamo di aver indovinato).
In entrambi i casi non l'abbiamo rispettato, anche se non era nostra intenzione.


A RICHIESTA nell'allattamento significa sempliemente senza limiti di orario, durata e frequenza.
A RICHIESTA nell'AS significa rispettare tempi, gusti, rifiuti, ritorni.

Citazione: Ma quando era piccolo piccolo (dopo il primissimo iniziale entusiasmo, quando mi toglieva il cibo dalle mani) io proponevo.

Ha 18 mesi, dici.
Sta ancora autosvezzandosi, come dice Piermarini, solo che ora chiede esplicitamente, ne conosci i gusti, conosce e riconosce il cibo come tale, ha acquisito delle routine per i pasti, si aspetta che tu lo consideri nel fare le parti, probabilmente.
Per arrivare qui ha svolto un percorso graduale, passando a uno scambio sempre maggiore fra domanda sua e risposta ad una tua proposta.
Ma in quel momento, in cui aveva smesso di pretendere/chiedere quello che stavi mangiando tu, stava elaborando, seguendo una fase statica e avrebbe probabilmente ripreso con i suoi tempi. È andata bene lo stesso a quanto pare, ma hai rischiato, come molte, di allontanarlo dal cibo di farlo diventare diffidente o almeno sempre più passivo.


Comunque, proprio perché non sono robottini, perché esiste un AS per ogni bambino, gusti diversi, esperienze culinarie differenti, storie personali diverse, cosa identifica l'AS?

No tabelle, omo, lio e frullati?
-Ok per le tabelle, ma se nel menu familiare compaiono passati zuppe e frullati? Qualche volta io mi sono fatta un piatto di semolino e liofiliizzato (perché mi piace Smile) e l'abbiamo condiviso.

No inserimenti graduali e paranoie immotivate per le allergie?
-ormai è patrimonio anche delle nuove linee dello svezzamento pediatrico.

No svezzamento precoce e interruzione dell'allattamento?
- molte mamme fanno AS senza attendere tutti i segnali e partono sia pure dolcemente (me too!) per non frustrare la curiosità e molte che fanno tradizionale sia pure spurio allattano a lungo e anche a richiesta.

Quindi dove è la peculiarità del Bambino che si svezza da solo?
Nel primissimo approccio, incoraggiato e protretto poi nel tempo che plasma la sua idea del pasto 'solido' altro rispetto al latte.

Cosa c'è di più rispettoso?


Ps. Anche a me piace Raffaella come mamma e molto anche te, Giulieee!
(20-12-2011, 05:49 17)raffaella Ha scritto:  giulee, gioggiorno e letto mi hanno commossa, che tenerezza. bello questo scambio di idee con linda eva e giulee, da entrambe imparo e sono portata a riflettere. linda, ho forzato il termine crisi, a parte alcuni momenti di sconforto e di incertezza sono piuttosto serena. strano, io che di solito ho paura di tutto, sono tra l'ansioso e l'ossessivo, con lilla, mi pare, mi placo. il senso di ciò che linda dice, ripeto, mi è chiarissimo e sono certa che un avvicinamento come quello che lei ha proposto al secondo figlio rappresenti la forma più rispettosa di avvicinamento al cibo altro, al tempo stesso come dice giulee è sempre una proposta e anch'io con lilla ho l'impressione che le mie proposte coincidano in gran parte con delle sue richieste sottili, quando mi sbaglio, stoppo l'offerta. Smile

sai, non è tardi neanche per te, basterebbe solo qualche aggiustamento.
E quanto ho evidenziato è moooolto AS! Smile

Em0200 2/10/2007 Tartarughino
Em3600 27/6/2010 Torello
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#26

No Linda non l'ho mai forzato. MAI. Può essere capitato che mi sentissi in ansia i primissimi tempi perchè sperimentavo qualcosa di nuovo... Ma nenache tanta ansia, perchè non sono proprio un soggetto ansioso e perchè penso che l'ansia è solo mancanza di fiducia mal mascherata.
Io mi sono sempre fidata di lui. Poi ho una carattere lunatico e a volte sono... come dire... "nuvolosa". Anche se da quando c'è Mario mi succede molto poco. Ma questo aspetto può essere uscito fuori, nei pasti come nella ninna o nel cambio pannolino o (ultimamente) nel vestirsi.
E' il mio carattere e, nel bene e nel male, influenzerà per forza di cose mio figlio. Ma forzarlo mai. Solo ultimamente mi è capitato di mettergli i pantaloncini anche se scalciava perchè non li voleva (mea culpa...ma aveva avuto la febbre ed ero in paranoia!).
Io non ho mai fatto liofilizzati od omogeneizzati. Me ne è stato regalato uno al formaggio e l'ho buttato perchè puzzava. Poi mi sono pentita ed ho pensato che potevo regalarlo...vabbè!
Ma mi è capitato tante volte di cucinare per mario e basta (con rigoroso assaggio da parte mia). Da maggio ad agosto circa, Mario aveva fame (la fame vera, insaziabile con solo latte o con spuntini e merende) verso le 11.30. Con tutta la buona volomtà...nonostante io, da quando allatto, sia un'affamata cronica, alle 11.30 non posso spararmi un piatto di pasta! Pure perchè poi sono capace di rimangiare con mio marito (che torna alle 14.00). Con questi orari, capisci bene che l'As era impraticabile alla lettera. Allora cucinavo il condimento uguale per tutti (sugo-legumi etc) e alle 11.00 favcevo la pasta (in genere pastina divella che cuoce in pochi minuti) a Mario. Dopo mi si addormentava alla tetta e mangiavo io. E alla fine preparavo per mio marito (che anche lui mangiava da solo, povero!) mentre io mi andavo a coricare accanto a mario.
Adesso ha orari più simili ai nostri. E riusciamo a mangiare quasi sempre insieme tutti e tre.

Quello che volevo dire è che secondo me bisogna essere elastici, perchè le regole rigide non portano a nulla. Io nell'As vedo un non-metodo e per questo mi piace. Perchè mi sembra senza regole come me Smile. Laddove diviene troppo rigido... allora non fa più per me.
Per me la differenza è proprio questa. Allattamento ad orari= rigidità. Allattamento a richiesta= elasticità. Svezzamento=rigidità. As= elasticità.

Poi la richiesta è da entrambe le parti. Nello scambio continuo fra me e mio figlio, le "regole" le facciamo solo noi due. Perchè che senso avrebbe mettere sul seggiolone mio figlio durante i pasti (come consiglia l'As) se non ci vuole stare e/o piange? O dargli i pezzetti se in quel momento non ha prprio voglia di masticare (raccontavo in un altro post che mi è successo proprio domenica scorsa che mario, a 18 mesi suonati, ha voluto solo cibo premasticato, tanto era affamato e stanco al tempo stesso... e non era mai successo!!!).

In ogni caso, quando iniziano a parlare è tutto più semplice. Mario, da mesi ormai, mi ordina proprio le pietanze. mi dice quello che devo cucinare. Gli ho costruito una cucinetta con uno scatolone e cucina insieme a me Smile.
Domenica mattina si è svegliato e mi ha detto: "pane...live" (adora il pane con le olive nere, col quale fa merenda quasi ogni mattina). Ed io: "E' finito...non ce n'è". Lui "compa (compra)". Io stupita che capisca già il significato di comprare, gli ho dovuto spiegare che il negozio di Giorgio era chiuso Smile.

E' un po' di tempo che vado sempre ot ... scusate
Comunque, alla fine, sono solo sottigliezze di madri oltremodo sensibili e accorte, quali siete.
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#27

(19-12-2011, 11:41 23)raffaella Ha scritto:  accipicchia oltre che mamme provette siete anche dentiste? Smile


nè mamma provetta (si va per tentativi imparando dagli errori)
nè dentista (insegnante di matematica e scienze)

Erika & Riccardo

[Immagine: 5aILp2.png]

[Immagine: lZrMp2.png]
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#28

anche a me piace l'idea di un avvicinamento al cibo senza regole, un po' perché la nostra casa e la nostra vita sono un po' nomadi un po' perché a me i metodi le regole e la routine stanno strettissimi, come potrei proporli a mia figlia? inoltre lilla è seggiofobica e appena provo a infilarla nel seggiolone strilla come se fosse un attrezzo di tortura, le piace di più la sedia stokke, ma quella è rimasta in italia. linda, il tuo semolino mi ha fatto venire in mente che prima o poi scriverò un'ode al passato di verdura che era uno dei miei piatti preferiti e da quando siamo alle prese con lo "svezzamento" di lilla è diventato il mio arcinemico. Smile tra l'altro non mi piace per niente la parola svezzamento, auto o tradizionale che sia, è davvero una parola male inventata. Smile

lilla 31/3/11
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#29

Infatti si chiamerebbe Alimentazione Complementare A RICHIESTA! Smile Smile Smile

credo che il termine Auto-svezzamento sia proprio per il titolo del libro e in opposizione alla 'pratica' dello svezzare.

Tipo: 'A sì, voi mi volete svezzare? E io invece lo faccio come pare a me!' ahahah
Senza regole va bene Giulieee, ma rispettando il bambino e la sua natura sì, no?!

Altrimenti passiamo pure Mc donalds tutti i giorni, e cioccolata a ogni pasto così come viene!

E non dimentichiamo che il passare dal latte al cibo contine anche una forte componente formativa/educativa.
E L'iniziativa attiva della richiesta del bambino, non è una regola.
Dovrebbe semplicemente essere la filosofia, il presupposto di partenza, il motivo ispiratore di chi si riconosce in questa strada, se ho capito bene.
Comunque quando dico che la richiesta attiva da parte del bambino ad assaggiare ciò che noi gli mettiamo solo a disposizione, è il 'fulcro' dell'AS, non parlo per mia opinione e basta, credo di citare per quanto indegnamente, il 'Vate' che si è limitato ad osservare e studiare la natura del bambino, e le dinamiche che si sviluppano al momento dell'incontro col cibo.
Le ha espresse in un libro e anche attraverso articoli vari e molti interventi qui.
E non credo siano solo teoria, lo vivo tutti i giorni, pur sbagliando occasionalmente, infinite volte.

Em0200 2/10/2007 Tartarughino
Em3600 27/6/2010 Torello
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#30

linda, prima che iniziassimo a scambiare idee in questa discussione scrissi sul diario alimentare di lilla che invece di alimentazione complementare a richiesta io gliela faccio a proposta Smile

lilla 31/3/11
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