09-03-2012, 08:03 20
cambio il messaggio in AGGIORNAMENTO in ospedale.
siccome è solo da qualche giorno che prova a cimentarsi camminando ma sempre sostenuto, mai si è tirato su da solo..., e ora vedo che lo fa con un pochino piu di interesse, però si vede lontano un km che ha paura e si sente insicuro. Se lo lascio appoggiato ad una superficie, rimane li fermo che non sa che fare. Con molta cautela e paura muove un piedino dopo l'altro come se stesse sul ghiaccio e avesse paura di scivolare.
In ospedale nonostante hanno visto che la natura del problema è questo, vorrebbero farlo mandare dal fisiatra per due sedute ad hoc in cui vuole proprio incentivare ed eventualmente accertare se veramente è solo una questione di paura e capire perchè, o magari se c'è dell'altro.
CHE STRESS. Ho chiesto un mese di tempo.
Da quello che ho capito la questione di sollecitarlo è per scoprire se ci sono altre magagne sotto.
E la questione scarpe l'hanno spiegata così:
per bimbi che non si sentono sicuri, la scarpa sostenendo meglio la caviglia fornisce loro sicurezza e stabilità. E' una questione sia psicologica che meccanica. Soprattutto per bambini che cominciano a camminare in inverno. Invece per quelli che sono stati scalzi tutta l'estate e cominciano a camminare verso la fine dell'estate, le scarpe gli sono addirittura di intralcio.
Ho citato la questione popolazioni scalze in giro per il mondo; sanno queste cose, ma dicono anche che qui viviamo in città densamente urbanizzate con le superfici piatte e anche scivolose dalla casa a fuori e non costituiscono un suolo naturale per il piede nudo, anzi. E comunque per il mio caso la situazione è quella che ho citato sopra.
UFFA
siccome è solo da qualche giorno che prova a cimentarsi camminando ma sempre sostenuto, mai si è tirato su da solo..., e ora vedo che lo fa con un pochino piu di interesse, però si vede lontano un km che ha paura e si sente insicuro. Se lo lascio appoggiato ad una superficie, rimane li fermo che non sa che fare. Con molta cautela e paura muove un piedino dopo l'altro come se stesse sul ghiaccio e avesse paura di scivolare.
In ospedale nonostante hanno visto che la natura del problema è questo, vorrebbero farlo mandare dal fisiatra per due sedute ad hoc in cui vuole proprio incentivare ed eventualmente accertare se veramente è solo una questione di paura e capire perchè, o magari se c'è dell'altro.
CHE STRESS. Ho chiesto un mese di tempo.
Da quello che ho capito la questione di sollecitarlo è per scoprire se ci sono altre magagne sotto.
E la questione scarpe l'hanno spiegata così:
per bimbi che non si sentono sicuri, la scarpa sostenendo meglio la caviglia fornisce loro sicurezza e stabilità. E' una questione sia psicologica che meccanica. Soprattutto per bambini che cominciano a camminare in inverno. Invece per quelli che sono stati scalzi tutta l'estate e cominciano a camminare verso la fine dell'estate, le scarpe gli sono addirittura di intralcio.
Ho citato la questione popolazioni scalze in giro per il mondo; sanno queste cose, ma dicono anche che qui viviamo in città densamente urbanizzate con le superfici piatte e anche scivolose dalla casa a fuori e non costituiscono un suolo naturale per il piede nudo, anzi. E comunque per il mio caso la situazione è quella che ho citato sopra.
UFFA
mamma di un pupetto nato a fine agosto 2010 e di una pupetta nata in dicembre 2012