COS'È L'AUTOSVEZZAMENTO E PERCHÉ È DAVVERO PER TUTTI.
Con oltre 140 ricette per TUTTA la famiglia


autosvezzamento per tutti


Inserimento scuola materna
#1

Ciao a tutti,
Torno a scrivere dopo molto tempo causa problemi di vario tipo, che non mi hanno fatto essere al top della forma.
Spero di riuscire ad essere più presente d'ora in avanti.
Vi chiedo un consiglio in merito alla materna.
Tra due settimane cominceremo l'inserimento.
In realtà abbiamo già fatto una settimana di prova a luglio, in cui la scuola aveva organizzato un centro estivo presso la propria struttura.
Ho pensato potesse essere una buona occasione per la piccola per prendere confidenza con gli ambienti e con la maestra che la seguirà, dato che c'erano molti meno bimbi di quanti ce ne saranno a settembre.
Tragedia!
Stavo li con lei un ora, a volte anche un ora e mezzo, e tornavo a prenderla dopo un oretta.
I primi due giorni, quando sono andata via, rimaneva seria ma non piangeva.
Poi quando arrivavo la trovavo in una valle di lacrime, che mi correva incontro spaventata.
Dal terzo giorno ha cominciato ad attaccarsi a me per non farmi andare via, cercavo di tranquillizzarla spiegandole che sarei tornata presto ma nulla, non mi lasciava.
Dopo un po' la maestra mi diceva di provare ad andarmene, la prendeva in braccio cercando di calmarla e distrarla con giochi ma la piccola si agitava sempre più e piangeva in modo isterico.
Non vi dico che fatica andarmene, con lei che strillava e mi tendeva le braccia mentre la maestra la teneva con se.
Quando tornavo la trovavo con gli occhi rossi e gonfi di pianto.
Il quinto e ultimo giorno stessa scena, ma l'educatrice è riuscita a distrarla un po dicendo che dovevo spostare la macchina perché c'erano i vigili e che sarei tornata presto.
Infatti dopo mezz'ora sono rientrata e l'ho trovata un po' più tranquilla degli altri giorni, anche se non certamente 'inserita' con gli altri bimbi.
La maestra mi diceva che era la sua ombra, la seguiva in continuazione (e io me la immagino, cara, con quel faccino sperduto..), e non giocava con gli altri bimbi.
Ora io mi chiedo, ma è proprio necessaria questa sofferenza??
Io non vorrei lasciarla in questo modo, è straziante per entrambe.
Tutti mi dicono che è giusto così, che poi passa, che non bisogna mai tornare sui propri passi, che non esiste che la mamma porti via il bimbo se questo piange, che quando si ottiene un risultato non bisogna tornare indietro altrimenti il bimbo se ne approfitterà (vedi anche pranzo, una volta che decide di fermarsi poi dovrà essere così sempre), ecc....
Boh, io non sono per queste regole 'ferree', ma davvero intorno tutti (mamme, maestre, ecc..) mi dicono queste parole.
È così davvero?
Non sono sicura di fare il bene della mia bimba lasciandola piangere in modo straziante e voltandole le spalle andandomene via.
È sempre stata molto attaccata a me, ancora la allatto la sera e la mattina.
È una bimba sensibile, e per ora riesce a giocare con altri bimbi solo se li vede tranquilli e non aggressivi. Appena incontra qualche bambino un po' 'irruento' o semplicemente vivace si allontana, e se per caso qualcuno la spinge si spaventa subito e scoppia in un pianto terrorizzato.
Figuriamoci in asilo, certamente si sentirà spiazzata.
So che è giusto che si tiri fuori e che stia in mezzo ad altri bambini, non voglio tenerla in una campana di vetro, ma ho paura di crearle ulteriori insicurezze con un inserimento vissuto in questo modo.
Premetto che lei è anche più piccola degli altri perché compirà tre anni a dicembre.
Grazie per i consigli che vorrete darmi, raccontatemi le vostre esperienze.
Cita messaggio
#2

Ciao Stellaluna,anche noi a settembre saremo di inserimento alla materna.Sono un po'in ansia perché Ale va già al nido e so cosa vuol dire fare un brutto inserimento.É stato brutto per colpa mia,ho dovuto lavorare mattina e sera e nella pausa pranzo fare l'inserimento;Ale l'ha interpretato come un abbandono totale.Alla fine ha ingranato ma comunque ci sono i giorni in cui piange ancora (es rientro dalle vacanze).Questa volta la mattina faremo l'inserimento e lavorerò tre ore la sera,in modo da ammortizzare la cosa,soprattutto ,nei limiti del possibile, ci andremo cauti e ci prenderemo il tempo necessario.Dipende anche dalle maestre.

10900 Ale 17/07/2010
Cita messaggio
#3

Guarda questo tema mi tocca molto, perchè sisterella ha fatto così.. più o meno!
2 settimane bellissime e poi mi ha chiesto quanto ci doveva ancora andare...Blink
E da lì i problemi... Una volta me l'hanno strappata dalle braccia e mi hanno allontanato in fretta. Ero incinta e mi sono ritrovata fuori dal cancello a piangere e con l'angoscia di aver fatto la cosa sbagliata!
Per mesi ho ascoltato le maestre che mi dicevano che è normale e per mesi io ci ho creduto. Quando l'anno scorso ho deciso di fare di testa mia, contro i pareri delle maestre abbiamo risolto un po' il problema. Non voleva dormire e io me la sono sempre andata a prendere. A volte l'ho tenuta proprio a casa.
Io penso sia giusto ascoltare l'angoscia del bimbo, parlare e spiegare ed aspettare i tempi giusti. E se le maestre non capiscono... amen! Poi è logico che la nostalgia ci sarà, ma lo strazio nooo!
Secondo me prova un po' e vedi... Se la soluzione è di andarla a prendere prima di pranzo, o prima del dormire fallo tranquillamente secondo me.
La seconda bimba è di dicembre... E mi sto già ponendo il problema del che fare...
Vedremo... Io sono disposta a farle saltare anche l'anno se non è pronta.


MummyMara
Sisterina (20 dic 2011)
Sisterella (11 sett 2008)
Cita messaggio
#4

Stellina!!!! Che piacere ritrovarti, anche se con un po' di angoscia!
uhm... anche per noi inserimento (mammamia, ma quanto sono già grandi i nostri bimbi???) ma devo dire che LaPiccola mi chiede spesso quando sarà che potrà giocare con i suoi nuovi amici. Chissà davvero come avverrà.
Ma la tua piccola frequentava già il nido? Le hai spiegato tutto per bene?
Tra l'altro la tua è piccola. La mia ha 3 anni e mezzo, è una scelta ben ponderata quella di aspettare. Avrei potuto farlo lo scorso anno ma ho pensato che è sempre meglio attendere.
E poi, tu lavori? Come siete organizzati?


A parte invece posso dirti che dicono tutti sempre le stesse cose... ma la mamma sei tu e nessuno conosce bene la tua bambina tanto quanto te. Se la scuola materna è pubblica puoi fare ben poco. Ma se è privata possono concedere un pochino di tempo in più a meno che non influisca con le attività. Portarla dalle 9:15 (qui è il termine ultimo per entrare) e riprenderla prima di pranzo alle 11:30 per un po'. Magari una settimana intera. Poi aspettare e vedere cosa accade, poi inserire il pasto...
Già essere l'ombra della maestra significa aver affidato la propria "sicurezza" a qualcuno. La maestra ti sembra una persona sensibile? Poco per volta potrebbe inserirsi. Il pianto potrebbe anche essere uno sfogo per avere coraggio e non solo per essere terrorizzata.
Io adotto una strategia (se poi funziona in tutto la brevetto!!!): quando dobbiamo affrontare un passaggio importante, mi invento cose che possano incentivare il suo coraggio. Es: al parco c'è una pertica che non riusciva a fare, così allenamento dopo allenamento ora ti butta da sola e scende ed io sottolineo la sua caparbietà e il coraggio come positivi, quando sicuri. E lo rimarco in occasioni come lo stare da sola, l'andare da una amica senza la mamma ecc...


OT: che ti è successo? Come stai?

[Immagine: eNortjKzUjK0MDMxNVCyBlwwFZ8C1Q,,44.png]
[Immagine: eNortjKzUjK0MDMxsVSyBlwwFbYC3Q,,40.png]
Cita messaggio
#5

OT se è di dicembre non ti preoccupare, era più pronta Amelia di dicembre che Daniele quest'anno che è di ottobre! Nessuna scenata infatti, solo qualche lacrima con la maestra quando dovevano uscire in giardino, chissà poi perchè.
Io non so che farò, anche da noi dicono di non cedere, ma è dura!
Cita messaggio
#6

Anche noi inserimento quest´anno. Abbiamo fatto una settimana di "conoscenza" ad agosto (solo per farti pagare tutto il mese...). In cui é andata per 3 giorni 2 ore. Il primo giorno i genitori sono rimasti nella stanza tutto il tempo (é stato divertente vederli!), il secondo e il terzo eravamo in un´altra stanza e potevano venire a vederci loro (mia figlia non é mai venuta, ma altri sí).
La mia viene dal nido, e sembra per il momento contenta di andare, io devo dire che non sono molto preoccupata, perché la vedo bella tranquilla e curiosa dell´"asilo dei grandi" come dice lei , ma non si puó mai sapere, é comunque un bel cambiamento passare da un nido famigliare con 5 bambini e una maestra a un asilo con 80 bambini e un gruppo di 20 con tre maestre...
A noi hanno detto che a settembre sará cosí, la prima settimana ancora due ore, poi la settimana dopo fino a dopo pranzo e poi possono stare piú a lungo, dicono che possono essere un pó elastici a seconda del bambino, ma non so fino a che punto..

Mia figlia ha pianto pochissime volte al nido, quando ha iniziato era troppo piccola (4 mesi), quindi é stato facile (per lei...), mentre ha fatto un pó di crisi quando c´é stato un cambio di maestra all´inizio di quest´anno. Alcune volte l´ho lasciata piangendo e dopo 5 minuti era passata (lo so per carto, perché la maestra mi mandava un messaggio con la foto...), peró so quanto é difficile, e quasi piangevo io perché non sapevo cosa era che all´improvviso non le piaceva piú. Secondo me se puoi fare con calma, fai quello che ti senti e quello che pensi sia meglio per tua figlia. Delle volte le condizioni lavorative non permettono questo, a me quest´anno va bene perché sono a casa in maternitá.

001_wub Sofia 9/9/10
Olivia 6/7/13 001_wub
Cita messaggio
#7

Ben tornata StellaLuna!!!
Aaaahhh, mi ricordo la discussione ' consiglio' materna (sono anche andata a rivederla al volo....alla fine quale hai scelto?).
Per quanto riguarda l'inserimento, da me, le maestre ricordo che dicevano di non dilungarsi tropo con i saluti altrimenti i bimbi si 'caricavano' di ansia per l'imminente separazione. E quindi che era preferibile un saluto veloce. E io credo che sia effettivamente così nella maggior parte dei casi ma l'eccezione può senz'altro esserci!
Invece non ci sono mai state regole ferree tipo sul pranzo ovvero 'oggi mangia a casa? Ok. Domani lo lasci qui? Va bene.' Basta avvisare. Idem per il riposino. Che mia figlia raramente riusciva a fare ma visto che lei non me l'ha mai chiesto (le maestre magari avrebbero preferito di sì) io non sono mai andata a prenderla prima (perché a casa di certo non avrebbe dormito, mentre a scuola quando capitava che si addormentava si vedeva che poi stava meglio).
C'é poco da fare, ci sono dei casi in cui l'inserimento può risultare più difficoltoso di altri (ho un'amica alla quale la maestra del nido alla fine dell'inserimento di sua figlia le disse 'non riesco a ricordare un caso più difficile!!!' ed era una maestra di mezza età molto sensibile e disponibile, tant'é che la mia amica non fa che confermare la veridicità di quelle parole).
Purtroppo é molto difficile darti un consiglio, nel senso che molto (o forse tutto) dipende dalle maestre con cui dovrai ' vedertela' (per esempio mia figlia ne ha una che ha una indiscutibile passione per il suo lavoro, io davvero l'ammiro per questo, ma é un po' mal vista da alcune mamme proprio per la sua eccessiva rigidità/severità su simili questioni Undecided OT é la maestra preferita di mia figlia, guarda casoooo!!).
Perciò io ti auguro di incontrare maestre disponibili che sappiano ammettere le eccezioni e meglio ancora valutare il vostro caso in maniera da poter agire come meglio credi per tua figlia senza doverti troppo scontrare. Utopia? Eppure io ci conto spesso...
Tanto più che se non sono cambiate le cose tu dovresti avere tutto il tempo da dedicare a questo particolare momento, vero? :-)

"scuterina" giugno 2008
"memeo" aprile 2012
Cita messaggio
#8

ciao StellaLuna, non ho potuto leggere gli altri interventi e mi scuso se dico cose già dette.
Quanto scrivi è capitato anche a mia figlia (oggi 6enne), quando la mandai al nido a 22 mesi.
Dopo una settimana di inserimento, fatto di pianti e strilli, cominciò ad avere anche gli incubi, mentre dormiva mi chiamava e si agitava. Mi dicevano che era tutto normale e che sarebbe passato, e se l'avessi ritirata proprio durante l'inserimento, avrebbe avuto problemi anche al momento dell'ingresso alla scuola materna. E, se avessi rinunciato alla materna, li avrebbe avuti alle elementari.

Io la ritirai dal nido con mille dubbi e timori, ma a distanza di tanto tempo posso dirti che ho sbagliato, sbagliato a non farlo subito. Tornò ad essere la bambina di sempre, felice e serena; non ha avuto problemi nè alla materna nè alle elementari.
Questa triste esperienza mi ha però insegnato che ben vengano i consigli, ma con il cuore, o con il sesto senso, con cosa di preciso non saprei, le mamme ci azzeccano più di tanti sapienti.
In bocca al lupo
A.
Cita messaggio
#9

Grazie mille ragazze per le vostre risposte, sapevo di poter contare su di voi.
Dunque, cerco di rispondere alle vostre domande...
Alla fine ho scelto una struttura privata, non che mi facesse impazzire totalmente ma diciamo che era forse la meno peggio tra le scuole disponibili nel paese.
Ambienti colorati e luminosi, maestra simpatica, attività ben organizzate. Inserimento nella media, due settimane di tempo circa.
Per fortuna, appunto, ho avuto modo di conoscere la maestra durante la settimana del centro estivo.
È una persona piacevole, sorridente, si impegna a distrarre i bimbi quando piangono, se li prende in braccio o sulle gambe e li coccola (almeno questo è quello che ho visto mentre ero li, poi non so se accentuava questa cosa perché c'ero io, spero di no!).
Alla cucciola è stata simpatica da subito perché le fa facce buffe e la coinvolge, e questo mi da un po' di tranquillità.
Ho già visto comunque cose che non mi piacciono, ad esempio abitudine anche li alle caramelle (mia figlia non le conosceva ancora e dopo un giorno di asilo già le chiedeva alla maestra, che le usava anche come 'rimedio' per cercare di far calmare la piccola quando me ne andavo).
Alla fine lascio correre, anche perché se la mattina tutti i bimbi hanno la caramella non ci penso minimamente a dire di non darla a mia figlia.
Un altra cosa che non mi è piaciuta è stato il discorso della maestra relativo al fatto di non tornare sui propri passi quando si ottiene un risultato.
Esempio non portarsi a casa i bambini se piangono, farli andare lo stesso perché altrimenti passa loro il messaggio che se piangono possono ottenere quello che vogliono, che non è educativo e bla bla, che bisogna insistere, che piangono 5 minuti e poi passa (la mia piangeva ben più di 5 minuti perché le trovavo sempre il fazzolettino bagnato nella tasca quando arrivava a casa!), che quando i bimbi decidono di fermarsi a pranzo poi dovranno fermarsi sempre per non creare in loro disorientamento e dargli un abitudine, e simili....
Io con la mia bimba sono sempre stata molto elastica, ho sempre cercato di ascoltare quello che lei voleva fare, quindi figuriamoci se la obbligherò a pranzare li tutti i giorni contro la sua volontà!
Non ho problemi di orario, per ora ancora non lavoro, anche se mi piacerebbe ricominciare.
Ma la mia attività potrei comunque gestirla in modo elastico, quindi diciamo che posso dare completa disponibilità a mia figlia.
Ho anche pensato (d'accordo con la maestra) che i primi tempi dopo l'inserimento potrei portarla anche solo durante l'orario delle attività in aula (circa 9.30-11.15), che sicuramente è meno angosciante per una bimba come la mia che trovarsi a giocare in mezzo al caos di 90 bambini che urlano e scorrazzano.
La scuola è piuttosto 'rigida' su alcune cose, tipo ho sentito riprendere spesso bambini che corrono in modo agitato, piuttosto che quelli che non fanno silenzio durante il canto o la preghiera del mattino.
Ma in fondo lo trovo anche giusto, specie per i bambini più grandi che poi dovranno abituarsi ai ritmi della scuola.
Purtroppo ho sentito usare a dismisura una frase che odio, e cioè "ormai sei grande!".
Del tipo "non piangere, sei grande". Volevo morire. Ma tant'è, sembra ormai una frase sulla bocca del 90% di educatori e genitori.
Oppure altra chicca della maestra: "se piangi fai sentire in colpa la mamma".
Ma ignoro perché se peso tutto mi viene un fegato così. So che mia figlia ancora non capisce il concetto del senso di colpa, quindi mi limito a sorridere alla cucciola quando sento queste str...anezze Big Grin per far vedere che non sono affatto turbata.

Per quanto riguarda le conseguenze di quella settimana di prova estiva posso dire che quella positiva è stata il fatto che la piccola (per la prima volta in vita sua) un paio di pomeriggi al parco giochi mi ha detto "mamma, tu siediti li vicino alle altre mamme" perché voleva il suo spazio di autonomia.
Mentre prima mi voleva sempre vicino.
Questa cosa è durata solo due giorni, in concomitanza con quella settimana di asilo.
Dopodiché è ritornata più mammona di prima, anzi.... In vacanza non voleva stare in mezzo ai bimbi perché diceva che erano prepotenti, mi chiamava in continuazione per sentirsi più sicura, voleva che dicessi io le cose ai bimbi al posto suo (es. di farla passare, di andare piano, ecc...).
Quando incontrava qualche bambina con cui era in sintonia giocava e rideva tranquilla, e sottolineava la sua sicurezza dicendomi "mamma sono grandissima!" Smile
Invece una cosa curiosa che non aveva mai fatto è stata quella di dire "mamma sono piccola" quando invece si sentiva insicura o aveva paura di fare qualcosa.
Anzi... Ha proprio cominciato ad avere atteggiamenti in cui imita i bambini piccoli, andare a gattoni, parlare a monosillabi, fare versetti e facce 'da piccola'.
Ovviamente noi l'assecondiamo col sorriso, di certo non le dico frasi del tipo "ma cosa fai, sei grande!!", anche perché penso che sia proprio una fase di ricerca e presa di coscienza di se, un rendersi conto che sta crescendo ma che forse questa cosa le piace per certi versi ma le fa paura per altri.
Altra cosa che mi ha sorpreso parecchio è stata la pipì a letto, che mi viene da collegare alle conseguenze post-asilo, anche se il primo episodio è avvenuto circa 8-10 giorni dopo.
Il nostro spannolinamento si è concluso in modo fantastico e tranquillissimo circa 4 mesi fa.
Mai una pipì a letto da quando abbiamo tolto il pannolino, si è bagnata solo un paio di volte il vestitino e da quel momento aveva perfettamente capito come controllare e gestire i suoi stimoli.
In questo mese invece la notte ha bagnato il letto almeno 6 volte.
È anche vero che in estate si beve di più, ma avevo letto da qualche parte che questi episodi possono essere sintomo di ansie e paure nei bambini.

Insomma, diciamo che, date le premesse, non si prospetta un inserimento fantastico.
Vorrei solo seguire al massimo i tempi e le esigenze di mia figlia, e non credo che voltarmene e andarmene mentre lei strilla e mi chiama disperata sia la soluzione giusta per lei.
Anche se la maestra dice che non ci sono altre strade.
È anche vero che, conoscendo la mia piccola, se non creo io il 'distacco' dubito che lo faccia lei. Mi vorrebbe sempre al suo fianco...

@ Valina diciamo che questo 2013 per me sarà un anno da dimenticare, magari te lo spiego in privato quel che mi è successo.
Cita messaggio
#10

"Esempio non portarsi a casa i bambini se piangono, farli andare lo stesso perché altrimenti passa loro il messaggio che se piangono possono ottenere quello che vogliono"


Questo potrebbe essere vero, ma potrebbe anche portarci a prendere un granchio.
I pianti vanno interpretati, possono essere una disperata richiesta di aiuto, o un semplice mezzo del bambino (ognuno fa quel che può con i mezzi che ha a disposizione) per ottenere ciò che, in quel momento, è così importante per lui.

La frase: "se piangi fai sentire in colpa la mamma" è terribile!
Si fa leva sui sensi di colpa del bambino (che, nell'inserimento, ha tutto il diritto di sentirsi spaesato e spaventato) con il rischio che il piccolo smetta di esprimere quello che prova!
A.
Cita messaggio


Discussioni simili
Discussione / Autore Risposte Letto Ultimo messaggio
Ultimo messaggio da Alexandra
09-07-2014, 12:01 12
Ultimo messaggio da cancy
19-10-2013, 11:12 11
Ultimo messaggio da Tatina
10-09-2013, 01:46 13
Ultimo messaggio da Valina
31-01-2013, 11:37 11

Vai al forum:


Utenti che stanno guardando questa discussione: 2 Ospite(i)