COS'È L'AUTOSVEZZAMENTO E PERCHÉ È DAVVERO PER TUTTI.
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autosvezzamento per tutti


manifestare la rabbia
#21

stella luna , non so se riuscirò ad aggiungere qualcosa di decente alle belle parole di giuliee, ma quello che posso dirti è che il comportamento di tua figlia è normalissimo. Io con il mio se mi accorgo che lui non riesce a fare qualcosa e la situazione sta per esplodere vado e gli chiedo :" ti serve aiuto?" a volte non mi si fila e continua inarrestabile nel suo excursus di rabbia ma prima che scoppi gli chiedo di nuovo:" ti serve aiuto? non ti arrabbiare e non ti preoccupare, se vuoi che la mamma ti aiuti a fare qualcosa basta che me lo dici e lo facciamo insieme" di solito funziona bene e mi dice "Mamma aiuta Checco!"Smile

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#22

(01-03-2012, 11:56 23)StellaLuna Ha scritto:  Grazie mille Giulieee, come sempre chiarissima! Wink
In che senso dici che quella fase ti sembra ormai lontanissima? Nel senso che Mario non si arrabbia più o nel senso che non ti provoca più per vedere la tua reazione? (buttando ad es gli oggetti nel wc)
Per quanto riguarda l'esternazione della frustrazione della piccola quindi la lascerò 'sfogare', affiancandola dolcemente come ho fatto finora.
Un po' più difficile è riuscire a controllare la mia di rabbia quando lei mi 'provoca'...
È da qualche giorno ad esempio che il cambio pannolino è diventato impossibile. Ma impossibile davvero, con lei che si gira immediatamente e si mette in piedi sul fasciatoio col sederino ancora sporco di cacca da pulire.
A volte non riusciamo nemmeno in due!!!
Comincio a pensare che lo faccia apposta, ma in quel caso io non riesco proprio a non arrabbiarmi dopo 243 tentativi dolci...
Oggi mi è scappato un "stai sdraiataaaa!", manco fosse un cagnolino. Povera..
Mi sento malissimo quando perdo la pazienza, ma cambiarla in questa maniera proprio mi snerva...

Mi sembra lontanissima sia la provocazione sia la sua manifestazione di rabbia. Solo ogni tanto, scherzando, stringe i pugnetti e fa "UHUHU" ridendo, perchè mio padre gli dice sempre che "quando nonno si arrabbia fa UHUHU" (stringendo i pugni). Ma è un gioco.
Ora, come ti dicevo sta esplorando la tristezza. Piange con facilità, fa finta di piangere, mi chiede di piangere (!), vuole guardare barbapapà che piange.... insomma...un'allegria Smile!!! Anche se mi pare che siamo in fase di archiviazione anche con questo.... Chissà la prossima che sarà Smile!
Per il pannolino...hai provato a cambiarla in piedi? Io ho eliminato il fasciatoio da almeno 7/8 mesi. Era diventato davvero inutile. Ora lo cambio mentre lui gioca col bidet o lancia pesciolini di gomma nella vasca da bagno. Ogni tanto sul letto. Quando fa la cacchina invece, lo tengo sul braccio sx e lo pulisco al volo con la mano dx, lavandolo sotto il rubinetto. Funambolismi di madre Smile.
Comunque pensa che fra un po' farà abbastanza caldo per tenerla senza pannolino. Così ne guadagnerete entrambe.

@ross: dolcissimo Checco Heart
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#23

Ecco in questi giorni sta uscendo fuori quello che ha appreso. L'altra sera il papino non voleva fargli fare qualcosa. Io, dall'altra stanza, ho sentito Mario dire: "Papà, arrabbio! Grido!". Ed ha gridato. Io sono scoppiata a ridere perchè sembrava la parodia di me :/!
Diciamo che non è proprio quello che avrei voluto... ma poteva andare peggio. Almeno ti avverte prima e, soprattutto, non alza le mani nè va in escandescenza.

Assorbono davvero tutto!
Col prossimo ci dovrò lavorare un po' di più su 'sta storia della rabbia.
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#24

Ahhhh ... finalmente non mi sento sola nell'impossibilità a tenere ferma la mia cucciola sul fasciatoio! ma in un modo o nell'altro, riusciamo a gestirci. Al massimo, se proprio esagera, se ho fretta, se sono nervosa, le butto lì un "stai ferma!" un pò incavolato, e lei più o meno si calma e mi lascia fare, al massimo si lamenta un pò.

Sulla rabbia, ecco, c'è tanto da dire. Prima della gravidanza non mi arrabbiavo mai. Complici gli ormoni bast...di, il tempo contato, il non avere più un secondo per sé fuori dal lavoro (benedetto sia), adesso qualche volta mi arrabbio.

Condivido molto quello che scriveva Valina:
quote:
"1 - è davvero una cosa per cui arrabbiarsi? In fin dei conti anche se porta i suoi giochi dove non mi piace ma poi li rimette a posto, chissenefrega. Se mi tira indietro il piumone dopo che l'ho sistemato che importa, ci posso dormire ugualemnte.
Se invece è una cosa per cui dovrei arrabbiarmi lo dico, puro e semplice. Però non lascio strascichi. Mi arrabbio e mi passa."
"2 - mi capita di sbottare perché sono stanca o nervosa? Riconosco lo sbaglio ad alta voce e chiedo scusa. I bambini imparano anche che il mondo non è perfetto, si cerca di fare del proprio meglio.
"3 - sono libera di decidere. Ho la facoltà di scegliere se arrabbiarmi oppure no. Siccome voglio insegnare a lasciare spazio per gli altri, devo lasciargli spazio! Se le cose sono diverse da come le vorrei, pace. (basta che non mi si smonti la casa, saccheggi il frigorifero e si giochi con i miei gomitoli).
"Se decidi che vuoi essere migliore puoi cominciare ad esserlo. Sii contenta di essere migliorata, anche se poco. Esercizio lento e profondo dà migliori risultati di una full immersion finta di calma momentanea!"

Punto 3 e conclusione: Ho seguito questo cammino già da ragazzina, questi meccanismi sono miei da 30 anni, e il fatto, a volte, di arrabbiarmi in maniera subitanea mi ha sconvolta. Ma poi mi sono fatta una ragione: alla fine, la rabbia è un'emozione forte, non sempre si può dire con calma britannica "sono arrabbiata", qualche volta bisogna anche esprimere la rabbia come tale.

Ma veramente arrabbiarsi è una colpa? No, non credo che lo sia. Quello che è colpa è lasciarsi portare dalla rabbia ad insultare, aggredire, ferire i sentimenti altrui con parole ingiuste o avventate. Quello che è imperdonabile è far credere ad un bambino che la rabbia del genitore è "colpa" sua, che il genitore non lo ama più perché è cattivo. Il bambino vittima di questa forma di ricatto affettivo passa la sua vita a cercare di compiacere il genitore per non essere sgridato, per ottenere finalmente un gesto d'affetto che gli viene concesso come un "lusso" che si deve meritare, o a sfidarlo come un'autorità ostile, e alla fine pensa sempre di non essere degno d'amore se non ubbidisce.
Ma il semplice motto di emozione-rabbia, emozione MIA scaturita da un fatto, da una circostanza, dall'essere stanca e provata, non ha nulla di così distruttivo. Anzi, se il bimbo sa che comunque l'amore e la tenerezza della mamma e del papà sono una costante, che sono illimitate, senza sé e senza ma, può capire molto bene e non essere eccessivamente colpito. Una volta la mia dolce adorata cucciola è anche molto chiaramente venuta a CONSOLARMI.

Punto n.1: vale la pena arrabbiarsi? 99% delle volte, no. Partiamo dall'idea che quello che conta più di ogni altra cosa, per un bambino, è l'esempio. Se ad un bambino insegni che si deve controllare mentre tu per la minima contrarietà alzi la voce e inveisci senza il minimo riguardo per i sentimenti altrui, o fai passare per priorità sempre quello che vuoi tu, cosa crederà? Che l’autocontrollo sia una cosa per sottomessi, e che quando sarà grande e grosso, o quando potrà gridare più forte lui, allora potrà imporsi e non si dovrà più controllare. Invece di acquisire il controllo di sé e la disciplina come una forza sua. E quindi, nella maggior parte dei casi, vado di autocontrollo. E comunque, non uso MAI la rabbia come strumento di disciplina.
Se fai credere ad un bambino che non c'è verso di farsi capire/ascoltare senza gridare, minacciare, arrabbiarsi, avrai una persona che non sarà capace di chiedere gentilmente, ma si proteggerà sempre con qualche forma di aggressione, sperando sia solo verbale. Essere gentili non è mai una perdita di tempo, è un modo di comunicazione infinitamente più efficace dello sgridare, inveire e minacciare. Quando vieni aggredito o umiliato, nella maggior parte dei casi la comprensione di quello che ti si dice passa in secondo piano.

Punto n.2: la rabbia è un'emozione, un momento mio. Semmai, un segnale di allarme. Capita, e la mia cucciola sa che anch'io sono un essere umano, e come si arrabbia lei, mi arrabbio anch'io - anche se molto meno e meno spesso di lei Smile. Quelle rare volte in cui alzo la voce, la mia cucciola mi si butta subito in braccio, stringendomi le braccia al collo: Come la maggior parte dei bimbi, si spaventa molto, perché ha una paura folle di perdere la protezione e l'amore di mamma e papà. Allora la stringo forte, teneramente, e le dico schiettamente, sinceramente: "amore mio, mi hai fatto arrabbiare".
Ovviamente, senza dirgli "è COLPA TUA, sei una nullità, una bimba cattivo". Questo serve solo ad umiliare e a riempire di sensi di colpa, di paura e di anti-autostima. No. Mi sono arrabbiata, è colpa MIA, ho perso la calma, è colpa MIA, ma è perché ci tengo tanto a questo o quest'altro, perché mi sono spaventata, perché sono stanca, e tu hai fatto questo o quello che non va bene per questo o quel motivo. Fatto concreto, non accusa contro la sua personcina in quanto tale.

Anche la mia piccola ha i suoi moti di rabbia, quand'è contrariata piange, si butta in terra affranta, o batte i piedi saltellando e strillando, qualche volta mi "picchia" (odia più di qualunque cosa sentirsi impotente, quando la mano altrui è in grado di toglierle dalle dita la cosa che tiene, o di sollevarla di peso, insomma, di privarla dall'autonomia di movimento: allora questa mano nemica viene respinta con stizza. ma come biasimarla?) Non sono tanto della scuola che vorrebbe proibire qualsiasi reazione al bambino contro l'autorità... Ovviamente, la rimprovero, ma più che altro la trattengo parlandole e dicendole che non è necessario andare su tutte le furie.

Se non riesce a fare qualcosa, non si arrabbia più di tanto, al massimo emette un lamentino, che è il suo modo di chiedere aiuto (ancora non parla molto). e le se dice di no, allora si, protesta, ma riceve consolazione senza che si ceda al "capriccio" (lo metto tra virgolette, perché secondo me è una accezione tipicamente adulta, una nostra valutazione della "razionalità" della richiesta del piccolo).




Ale e Cucciola (1/1/11)
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#25

@ Giulieee io adoro Mario! Ti giuro, le cose che scrivi mi fan troppo ridere, dev'essere una sagomina di bimbo!! Big Grin
Beh... Direi comunque che esprimere la rabbia come fa lui ci sta. Almeno ha imparato a identificare il sentimento e a dargli un nome.
Se può esprimerlo a parole probabilmente non sentirà il bisogno di esprimerlo con i gesti (tipo morsi o botte).
Per quanto riguarda il cambio pannolo noi non riusciamo nemmeno in piedi perché appena lei vede che ho un pannolino in mano scappa! Smile
Ora sto cercando di cogliere l'attimo... Se la vedo intenta in qualche attività piuttosto la lascio tranquilla col sederino sporco anche per 1 ora (altro che EC!) perché gia so che al cambio si arrabbierebbe.
Appena invece la vedo tranquilla cerco di distrarla con qualcosa (e ogni giorno DEVO inventare qualcosa di nuovo) e in qualche maniera riusciamo a mettere sto pannolo.. Più o meno....

@ Alexandra bellissime parole, mi hanno fatto riflettere...
Concordo su tutto...
Il problema è che quando mi 'arrabbio' (per fortuna non molto spesso) dimentico la 'teoria', ...
E mi sa che a mia figlia insegnerò ad arrabbiarsi urlando.
Mannaggia quanto è dura... quel che proprio non riesco a gestire è il fatto di sentirmi 'impotente' e non riuscire a fare una cosa che invece SI DEVE fare (tipo appunto sto benedetto cambio del pannolino).
preferisco 15 notti insonni a 1 cambio pannolo, giuro! Big Grin


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#26

no no no no! le notti insonni no! da un pò non ho più i risvegli ogni ora, ma per me ogni notte intera o quasi intera resta un meraviglioso miracolo ...
La mia teoria sui pannoli è che odiano essere "manipolati" come bambolotti, mentre per fare ciò c'è ben poco da fare diversamente. Allora le dico che quando saprà quando fare i suoi bisogni, se mi avverte andiamo sul water, e non avrà più bisogno di pannoli, avrà belle mutandine fresche e leggere che potrà mettersi da sola. Le faccio anche vedere come fa il cane, qualche volta la porto in bagno con me ... non è propriamente EC, ma sono convinta che capisce tutto, e il giorno venuto saprà farmelo sapere. Intanto, abbiamo la canzoncina dei pannolin', sull'aria di "Yellow Submarine" ...

Ale e Cucciola (1/1/11)
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#27

Si, è come dici tu, la mia bimba odia il fatto di venir 'presa' e distolta dalle sue attività per fare una cosa che sicuramente non è tra le più simpatiche.
In effetti come darle torto? Ha pienamente ragione lei!
Ho anche provato a dirle di venire quando voleva, e qualche volta è venuta a farsi cambiare spontaneamente ( ho gridato al miracolo quando è successo! Big Grin ) ma sono stati casi eccezionali.
Proverò a seguire il tuo consiglio e a parlarle dolcemente cercando di spiegarle il motivo di tale 'rituale'... magari prima o poi lo accetterà..
Quanti mesi ha la tua bimba?
Tutta la mia solidarietà per i risvegli ogni ora, come ti capiscoooooo!!! Smile
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#28

14 mesi e mezzo.
buona idea, suggerirle di venire a chiedere di farsi cambiare. Ma non so se se ne rende conto. Ho sempre accarezzato l'idea dei lavabili, anche per il fatto che il bimbo "sente" di più il bagnato/sporco, ma
1) all'inizio, allattamento a richiesta + cacchina ad ogni poppata = troppi cambi
2) dermatite atopica devastante ovunque, solo puro cotone 100% sulla pelle, sofferenza ovunque ristagni un pò di sudore, e unica zona di pelle sempre rosa e intatta sotto il pannolino usa e getta = voglia di rischiare a cambiare zero
3) necessità di cambio veloce e facile, come ben puoi immaginare ...

Ale e Cucciola (1/1/11)
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#29

Riprendo questa vecchia discussione... Più passa il tempo più mi convinco che purtroppo ognuno di noi ha insiti degli insegnamenti e atteggiamenti talmente radicati e originati dall'infanzia che è davvero difficile uscirne fuori... L'altro giorno a casa dei miei: giuggino si arrabbia per non mi ricordo cosa, e come fa in questi casi dà una manata sulla porta per scaricare la sua frustrazione. Alla scena assiste mio padre che trasecola e dice " ma è impazzito? Non bisogna arrabbiarsi! Non bisogna fare così!" ... ho semplicemente risposto " è un bambino e ha tutto il diritto di arrabbiarsi, non sa parlare e manifesta così!" ... Ma come diceva qualcuna: perché devo giustificare mio figlio? Sad
Ripensandoci ho capito da dove deriva, anzi da dove derivava la mia debolezza nel non capire e quasi non giustificare le manifestazioni di rabbia e frustrazione di giuggino e del suo papà, che appunto agiscono così e poi si sanno rasserenare ( ve lo raccontai nella discussione sulle testate se non erro) mentre a me è stata inculcata l'idea che non è lecito arrabbiarsi, che bisogna sopportare in silenzio senza sbottare, quindi poi la rabbia rimane dentro e fa solo danni..
Fine della seduta di autocoscienza! Smile


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#30

Ore 6.10 del mattino (mamma mia finiranno prima o poi questi risvegli?? Scared fine OT) ecco puntuale la mia risposta:
Certamente un bimbo piccolo esprime la sua frustrazione in maniera istintiva, quindi la manata credo sia proprio la prima cosa che gli venga in mente. Anche la mia piccola sbraita con le braccine quando si innervosisce, e a volte, nella foga, mi colpisce pure.
In quel caso certamente le dico che non si devono dare le sberle a nessuno, perché quelle fanno male, e lei mi guarda dispiaciuta perché capisce che in quel caso il suo istinto andrebbe 'domato' un attimino...
Io non penso sia un errore incoraggiare il bimbo a gestire il proprio istinto, e secondo me lo si può aiutare proprio parlandogli e spiegandogli la situazione, come mi pare appunto che tu faccia.
Come ho letto più volte qui nel forum la classica frase "capisco che ora sei arrabbiato perché bla bla bla ma se dai una manata alla porta rischi solo di farti male, stai tranquillo che risolviamo tutto con un po' di calma, bla bla bla..." credo sia una risposta valida nei momenti di rabbia dei bimbi.
Ovvio che non sempre usciranno le parole giuste, a volte anche alla mamma gireranno i 5 minuti e avrà meno pazienza, però io non sono nemmeno dell'idea di lasciar sbottare il bimbo con manate e calci giustificandolo con un "deve sfogarsi".
Ok, dovrà pure sfogarsi, ma io mamma ti aiuto a incanalare il tuo istinto, e provo a farlo anche se sei piccolo.
Come dire, la via di mezzo è la strada giusta: certamente dire "È impazzito? Non si fa!" non porta a nulla se non a colpevolizzarlo per un gesto ancora naruralmente istintivo per lui, ma aiutarlo ad essere meno 'fisico' penso sia una cosa fattibile sin da piccini.
Ad esempio, io io notato che con la mia cucciola a volte funziona giocare al "gioco della calma".
Cioè quando è nervosa le chiedo "com'è la calma, te lo ricordi?" e inspiro ed espiro, facendo faccine buffe.
Lei mi osserva incuriosita e poi inspira ed espira anche lei più volte. E tutto poi finisce in una risata.
Per quanto riguarda le origini del tuo 'sopportare sempre e comunque' beh... dall'esempio che riporti certo tuo papà non credo ti abbia aiutata molto a manifestare la tua rabbia, probabilmente perché nemmeno lui sapeva come fare.
Io ricordo ad esempio una frase che mio nonno mi disse quando ero piccina, e cioè: "io nella mia vita cerco il più possibile di andare d'accordo con tutti perché in questo modo sono io il primo a stare bene".
E quando io gli chiesi " ma nonno come fai? Ci saranno pure persone che ti fanno arrabbiare no?" lui rispose "si, ma io provo a parlarci, e se vedo che non ci capiamo faccio spallucce e mi lascio scivolare addosso quel che dicono. Ma non mi piace rimanere arrabbiato perché il malessere che ne deriva logora me per primo".
Ecco, questo per me è esempio di pura saggezza, che forse si raggiunge solo con l'età, e quindi con l'esperienza.
Però ricordo che questo suo pensiero mi aveva colpito sin da piccola (avrò avuto circa 8 anni) e quando mi ritrovo arrabbiata e musona ci penso spesso. Il semino è stato buttato anni fa, e lo sento dentro di me anche quando sono incavolata nera. Prima o poi si schiuderà e sboccerà una splendida piantina... Smile
Non so se si è capito il mio discorso, forse ho fatto un pout pourrì di pensieri, ma vista l'ora questo é quanto è uscito... Big Grin
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