08-02-2012, 04:45 16
Su questo non concordo affatto.
Ricordiamoci che è naturale l'autonomo avviamento ai pasti secondo le naturali inclinazioni di ogni singolo cucciolo umano.
Così come lo è per ciascuno di loro tentare i primi passi: quando il loro corpo e le abilità motorie e psichiche li spingono a farlo per imitazione dei grandi.
E se una madre troppo ansiosa lo costringesse a lunghi esercizi motori propedeutici e allenamenti di camminata ante tempo (salvo problematiche mediche accertate, ovvio), credi che sarebbe giusto solo perché è troppo ansiosa?
Se tanto ansiosa da richiedere un intervento curativo perché dare al bambino le pappe (industriali o no) anche a 4 mesi e non, invece a lei degli ansiolitici?
io mi riferivo allo svezzamento tradizionale al 6 mese e non prima anche se molti ancora lo praticano. in ogni caso non giustifico follie(come l'esempio che hai fatto sulla motricità- perchè quella sarebbe veramente una follia di persona disturbata) ma capisco che per alcune mamme può essere molto più rassicurante (almeno sulla carta) seguire i dettami classici e affidarsi ad uno schema dato dal pediatra, che molte mamme non osano mettere MAI in discussione!!! capisco ma non mi ci ritrovo affatto, tant'è che mentre prima mi stavo preparando la pasta e poi mentre mangiavo con mia figlia in braccio, riflettevo che a me genererebbe molta ansia scegliere quella strada mentre mi sembra rassicurante affidarmi a lei e alla natura come ho fatto e sto facendo per l'allattamento; piccola parentesi: lei è nata di 2250kg e 47 cm da scarso accrescimento...senza neanche rendermi partecipe mi sono trovata con aggiunte di LA...mi picerebbe parlarne ma nn è il post adatto quindi concludo: dopo 10 giorni via il LA senza chiedere pareri a nessuno con antenne superdrizzate ovviamente!!! al 2°mese aveva già raddoppiato il peso alla nascita!!!.
al di là della scelta etica, emotiva etc etc....mi ansiava molto di più dosare la formula piuttosto che nn sapere quanto prendesse da me....se è a richiesta non ci sono storie...segui lei!!!ma tante mamme che iniziano a richiesta poi chissà perchè devono dare degli orari (?) e allora come possono costoro capire il senso dell AS???
[/quote]
se quella famiglia mette al mondo un figlio senza essersi preparata alsuo arrivo,, se l'intera famiglia soffre di malanni conseguenti a pessima alimentazione (e se mangia tutti i giorni dal Mc Donalds, o fritti e mai verdureo frutta, salute non ne ha di certo!) allora sì, certo, meglio che intervenga la medicina.
Allora sì, diamogli i gr. e il dettaglio degli alimenti da 'somministrare' ad orari e con modalità ben precise, su ricetta medica.
E quindi, lo svezzamento è da considerarsi una misura d'enmergenza n casi limite.
Però poi? Ci prepariamo a togliergli il figlio a svezzamento avviato perché dopo un anno non saranno comunque in grado di alimentarsi né più e né meno di prima.
Scommetto però che il medico pediatra ce lo perdeva di tempo a pesare il figlio e a istruire la madre sulla preparazione di frullati o lio.
E magari si collega quotidianamente a quel sito per nuove ricette di sbobbe?
Non sarebbe meglio se il corso di accompagnamento al parto e/o il pediatra alla nascita cercasse di investire quel tempo a modificare le abitudini di quella famiglia perché diventi in grado di accogliere un cucciolo umano? Per sempre?
È come affermare che se qualcuno ha problemi di stitichezza è meglio prescrivergli pillole di fibre alimentari e un clistere al giorno piuttosto che informarlo e avviarlo ad un'integrazione della propria alimentazione inserendo alimenti con fibre alimentari.
Come dicevo sopra credo che prima si debba tentare il rimedio 'naturale' poi in casi critici si passa al farmacologico. No?
sarebbe interessante fare dei corsi di educazione alimentare anche già nelle scuole dove invece i ragazzini possono comprare snack e bibite dolci a volontà dalle macchinette distributrici!
ho fatto un po' di casino nella selezione dei testi, ops ^_^ spero sia chiaro!
Ricordiamoci che è naturale l'autonomo avviamento ai pasti secondo le naturali inclinazioni di ogni singolo cucciolo umano.
Così come lo è per ciascuno di loro tentare i primi passi: quando il loro corpo e le abilità motorie e psichiche li spingono a farlo per imitazione dei grandi.
E se una madre troppo ansiosa lo costringesse a lunghi esercizi motori propedeutici e allenamenti di camminata ante tempo (salvo problematiche mediche accertate, ovvio), credi che sarebbe giusto solo perché è troppo ansiosa?
Se tanto ansiosa da richiedere un intervento curativo perché dare al bambino le pappe (industriali o no) anche a 4 mesi e non, invece a lei degli ansiolitici?
io mi riferivo allo svezzamento tradizionale al 6 mese e non prima anche se molti ancora lo praticano. in ogni caso non giustifico follie(come l'esempio che hai fatto sulla motricità- perchè quella sarebbe veramente una follia di persona disturbata) ma capisco che per alcune mamme può essere molto più rassicurante (almeno sulla carta) seguire i dettami classici e affidarsi ad uno schema dato dal pediatra, che molte mamme non osano mettere MAI in discussione!!! capisco ma non mi ci ritrovo affatto, tant'è che mentre prima mi stavo preparando la pasta e poi mentre mangiavo con mia figlia in braccio, riflettevo che a me genererebbe molta ansia scegliere quella strada mentre mi sembra rassicurante affidarmi a lei e alla natura come ho fatto e sto facendo per l'allattamento; piccola parentesi: lei è nata di 2250kg e 47 cm da scarso accrescimento...senza neanche rendermi partecipe mi sono trovata con aggiunte di LA...mi picerebbe parlarne ma nn è il post adatto quindi concludo: dopo 10 giorni via il LA senza chiedere pareri a nessuno con antenne superdrizzate ovviamente!!! al 2°mese aveva già raddoppiato il peso alla nascita!!!.
al di là della scelta etica, emotiva etc etc....mi ansiava molto di più dosare la formula piuttosto che nn sapere quanto prendesse da me....se è a richiesta non ci sono storie...segui lei!!!ma tante mamme che iniziano a richiesta poi chissà perchè devono dare degli orari (?) e allora come possono costoro capire il senso dell AS???
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se quella famiglia mette al mondo un figlio senza essersi preparata alsuo arrivo,, se l'intera famiglia soffre di malanni conseguenti a pessima alimentazione (e se mangia tutti i giorni dal Mc Donalds, o fritti e mai verdureo frutta, salute non ne ha di certo!) allora sì, certo, meglio che intervenga la medicina.
Allora sì, diamogli i gr. e il dettaglio degli alimenti da 'somministrare' ad orari e con modalità ben precise, su ricetta medica.
E quindi, lo svezzamento è da considerarsi una misura d'enmergenza n casi limite.
Però poi? Ci prepariamo a togliergli il figlio a svezzamento avviato perché dopo un anno non saranno comunque in grado di alimentarsi né più e né meno di prima.
Scommetto però che il medico pediatra ce lo perdeva di tempo a pesare il figlio e a istruire la madre sulla preparazione di frullati o lio.
E magari si collega quotidianamente a quel sito per nuove ricette di sbobbe?
Non sarebbe meglio se il corso di accompagnamento al parto e/o il pediatra alla nascita cercasse di investire quel tempo a modificare le abitudini di quella famiglia perché diventi in grado di accogliere un cucciolo umano? Per sempre?
È come affermare che se qualcuno ha problemi di stitichezza è meglio prescrivergli pillole di fibre alimentari e un clistere al giorno piuttosto che informarlo e avviarlo ad un'integrazione della propria alimentazione inserendo alimenti con fibre alimentari.
Come dicevo sopra credo che prima si debba tentare il rimedio 'naturale' poi in casi critici si passa al farmacologico. No?
sarebbe interessante fare dei corsi di educazione alimentare anche già nelle scuole dove invece i ragazzini possono comprare snack e bibite dolci a volontà dalle macchinette distributrici!
ho fatto un po' di casino nella selezione dei testi, ops ^_^ spero sia chiaro!