COS'È L'AUTOSVEZZAMENTO E PERCHÉ È DAVVERO PER TUTTI.
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autosvezzamento per tutti


Dormire insieme allattamento a richiesta e bambini pestiferi
#1

"NO!!! Ancora 'sta storia... non se ne può più. Facciamo una petizione e facciamolo bannare una volta per tutte CursingCursingCursingCursing"
Sì, li sento i cori quasi da stadio che invocano la direzione del sito perché prenda dei provvedimenti drastici. Pure voi avete ragione. Però (sorpresa, sorpresa, c'è sempre un però) ieri sera mentre stavo aspettando la lavatrice che finisse per poter stendere i pannolini ("uuuuhhhh, ma che tenero!!! Fa la lavatrice dei pannoliniEm4400Em4400Em4400... Ma allora aspettiamo un po' prima di bannarlo") navigavo in rete e mi sono messo a leggere il sito del baby led weaning (ovvero il corrispettivo inglese di questo sito) e mi sono imbattuto in questa pagina.
Diciamo che a leggere lì a uno (per esempio a me) passa la voglia di fare figli... per chi non conosce l'inglese riassumo brevemente.
Caso 1
Non dorme bene da quando era incinta di 7 mesi. Pisolini vanno bene, ma di notte...
Va a letto alle 7, ma si sveglia alle 11, 2, 4 e si alza alle 6. Dalle 2 in poi sta nel lettone cosa che fa svegliare e arrabbiare il marito (credo... potrebbe essere il figlio maggiore) che non riesce più a dormire.
Piccolo dettaglio, il bambino è nato a maggio 2008!!
Caso 2
Bambino di 14 mesi che si addormenta nel lettone alla tetta. Non dorme mai profondamente e si sveglia a intervalli irregolare ogni 30min-2ore. Ogni volta che si sveglia, tetta. Marito esasperato. Ogni volta nel mezzo della notte c'è una volta che non si riaddormenta prima di un'ora. Madre ha paura che se toglie la tetta la notte non riuscirà più a farlo dormire. Il bambino non ha più neanche il lettino, ma solo uno per quando è più grande.
Caso 3
Bambino di 13 mesi: durante il giorno non si addormenta da solo... prima gli si dà da mangiare e poi bisogna tenerlo in braccio se no si sveglia. Da quando ha 11 mesi non lo fa più durante il giorno, così o deve camminare con lui per 1 1/2 affinché si faccia un bel sonno o deve andare a fare un giro in macchina, ma anche questo non sembra essere più sufficiente.
Di notte si dorme tutti nel lettone e fino a 4 settimane fa gli davo da mangiare ogni volta che si svegliava (da 6 a 10 volte per notte) e almeno 4 notti a settimana rimarrebbe sveglio per un paio d'ore a notte.
Le cose sembravano essere migliorate da che ho smesso di dargli il latte di notte, ma ora gli stanno spuntando i molari che lo stanno scombussolando tutto.
Altri casi
Non li elenco sennò mi dispero.

I fattori comuni a queste storie (e alle altre che non ho riportato) è che le madri continuano ad allattare la notte ben oltre i 12/18 mesi. Non lo so se fa bene al bambino, ma c'è da uscire matti.
Oltre a ciò in questa discussione (e credo nel forum in generale) guardano con ammirazione al libro di Ferber sul pianto controllato (insomma, quando la notte lo fai piangere. C'è un libro simile scritto da uno spagnolo, ma non ne ricordo il titolo). Bisognerà che ci dia un'occhiata... queste giurano che funziona. Non che al momento ci serva, ma non si sa mai...

C'è anche da dire che secondo me a gente tende a esagerare (nel bene o nel male) per cui forse le cose non sono brutte come le descrivono; di certo non so dove trovino le energie per collegarsi in rete...

Il giorno dopo: piccolo chiarimento:
Con quanto sopra non voglio sostenere che l'allattamento a richiesta o il dormire insieme sia stata la causa dei loro problemi, ma il fatto che abbiano adottato queste strategie ha favorito che i genitori perdessero il controllo (certo bisognerebbe avere più informazioni sui loro casi personali, ma scommetto che come molti erano partiti con le migliori intenzioni...) e chi i figli prendessero il sopravvento. Insomma, se il genitore sapesse a priori che ha un figlio pestifero che gli causerà problemi a non finire non farebbe delle scelte che sa che gli renderebbero la vita un inferno. Dato che non uno non lo sa, non è meglio adottare una politica più cauta? A rilassarsi si fa sempre in tempo ed è facile, mentre il contrario non è sempre vero...
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#2

arkadian, ma tu sei proprio provocatore!!!! :-)
il libro di cui parli e che io "aborro" è "fate la nanna" di estivill: io x la mia esperienza dico che da quando ho aumentato il contatto notturno, dormendo appiccicate, la bimba è molto + tranquilla sia di giorno che di notte e si addormenta molto + facilmente sia di giorno che di notte. prima avevo una "tecnica di addormentamento" (in braccio, cullata x 10min, poi nella carrozzina cullata x altri 10 min), ma dopo i primi tempi nn funzionava + (erano aumentati i tempi di addormentamento ed era diminuita la quantità di tempo che dormiva...a scapito del mio sonno...) e ho risolto tutti i problemi diurni e notturni con il co-sleeping (adesso riesco anche ad allattare stesa e dormo ancora meglio!).
poi non è detto che la mia soluzione sia adatta a tutti...
piuttosto, visti i tuoi commenti sulla hogg, mi è venuto il sospetto che il suo libro (il linguaggio segreto dei neonati, edito da mondadori) in italia sia tradotto male: hai letto cosa dice sullo svezzamento? cose di cui inorridiresti! quando ho + tempo ti scrivo le testuali parole, ora scappo in piscina con la pupa!!!
baci a bianca maria!

[Immagine: kgaQ.jpg][Immagine: ZSuep1.png]
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#3

Arkadian prima di applicare il metodo Estivill, visto che sei così attento a tutto, informati bene: sono stati fatti numerosi studi che hanno bocciato tale metodo in quanto i risultati ottenuti prima di tutto sono a breve termine, ma soprattutto sono estremamente dannosi per il benessere psicologico dei piccoli.
Io credo che per questi genitori il problema non sia il figlio, ma la loro incapacità di gestirlo, o meglio di conciliare i suoi bisogni con le necessità dei genitori. Il problema principale secondo me è che la notte si è tutti stanchi (soprattutto i genitori!) ed è facile perdere il controllo della situazione (era capitato pure a me, quindi parlo per esperienza).
Peccato che non conosco l'inglese... mi piacerebbe leggere queste storie e magari pure intervenire!
A proposito: ho fatto il famoso test e Fabio è risultato una parità di angelico e da manuale... come mi spieghi allora che non riesce a prendere sonno da solo??? Non credo molto in queste classificazioni... mi sembra di leggere un oroscopo (ogni riferimento a precedenti conversazioni tra di noi NON E' puramente casuale....).

[Immagine: an1cE_UVTc01115Nzc3NjV6ZHwwMDAwNTU0ZGF8RmFiaW8gaGE.gif]
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#4

(15-03-2010, 10:54 10)giulietta Ha scritto:  arkadian, ma tu sei proprio provocatore!!!! :-)
piuttosto, visti i tuoi commenti sulla hogg, mi è venuto il sospetto che il suo libro (il linguaggio segreto dei neonati, edito da mondadori) in italia sia tradotto male: hai letto cosa dice sullo svezzamento? cose di cui inorridiresti! quando ho + tempo ti scrivo le testuali parole, ora scappo in piscina con la pupa!!!
baci a bianca maria!

Beh, la Hogg sullo svezzamento parla per 2 pagine e basta. Da quello che dice direi che sia molto "tradizionale", anche se consiglia di cominciare a 6 mesi (tranne casi eccezionali) e di continuare con il latte. Comunque sì, sono d'accordo che quella sezione non sia un gran che. Forse ha fatto un "copia-incolla"Em1100
(15-03-2010, 03:40 15)Chiara Ha scritto:  Arkadian prima di applicare il metodo Estivill
Ringraziando il cielo e tutti i santi non ne abbiamo bisogno (almeno per ora)... Il discorso lo faccio per più che altro per saperne di più.
(15-03-2010, 03:40 15)Chiara Ha scritto:  , visto che sei così attento a tutto, informati bene: sono stati fatti numerosi studi che hanno bocciato tale metodo in quanto i risultati ottenuti prima di tutto sono a breve termine, ma soprattutto sono estremamente dannosi per il benessere psicologico dei piccoli.
Boh... non so che dire. L'unica cosa che so è che in quel forum dicono che funziona...
(15-03-2010, 03:40 15)Chiara Ha scritto:  Io credo che per questi genitori il problema non sia il figlio, ma la loro incapacità di gestirlo, o meglio di conciliare i suoi bisogni con le necessità dei genitori. Il problema principale secondo me è che la notte si è tutti stanchi (soprattutto i genitori!) ed è facile perdere il controllo della situazione (era capitato pure a me, quindi parlo per esperienza).
Ah, questo è certo. Probabilmente il bambino è problematico di suo e i genitori non sono riusciti a gestire la situazione -> disastro completo!!!
(15-03-2010, 03:40 15)Chiara Ha scritto:  Peccato che non conosco l'inglese... mi piacerebbe leggere queste storie e magari pure intervenire!
A proposito: ho fatto il famoso test e Fabio è risultato una parità di angelico e da manuale... come mi spieghi allora che non riesce a prendere sonno da solo??? Non credo molto in queste classificazioni... mi sembra di leggere un oroscopo (ogni riferimento a precedenti conversazioni tra di noi NON E' puramente casuale....).
Beh, le categorie sono chiaramente molto generiche e fatte per semplificare. Non è che uno è
o l'una o l'altra cosa. La Hogg stessa dice che i bambini ricadono in determinate sfumature. Comunque il discorso generale non credo ne risenta più di tanto. Insomma, se uno può classificare lo sviluppo motorio, sensoriale e intellettivo di un bambino perché no quello comportamentale? Dopo tutto un libro deve condensare una certa idea. Si ti perdi tr miliardi di sottigliezze e sotto casi, la Treccani non bastaEm0200
Per quanto riguarda Fabio che non dorme... beh... forse perché non glielo hai insegnato, oppure gli hai insegnato che si dorme solo attaccati alla tetta o quello che sia. Chiaramente non lo so, ma quello che so che con noi il metodo EASY ha funzionato e sta ancora funzionando. Anche quando si allattava (poco e male) lo seguivamo e anche se c'erano momenti di sconforto durante le prime settimane la perseveranza ha fruttato (anche se ripeto, probabilmente anche se la prendevamo a scudisciate lei sarebbe stata contenta ugualeSmile. La Hogg dice che il bambino si comporta secondo i dettami di quello che (anche inconsciamente) gli hai insegnato, per cui se la nanna si fa alla tetta di mamma (per esempio), quando provi a fargli fare qualcos'altro chiaramente rimane sorpreso (e come dargli torto?)
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#5

(15-03-2010, 03:40 15)Chiara Ha scritto:  Io credo che per questi genitori il problema non sia il figlio, ma la loro incapacità di gestirlo, o meglio di conciliare i suoi bisogni con le necessità dei genitori. Il problema principale secondo me è che la notte si è tutti stanchi (soprattutto i genitori!) ed è facile perdere il controllo della situazione.

Mah, guarda, mi viene spontaneo dirti di fare attenzione a essere così categorica... Conosco (tramite lettura, non di persona) casi di bambini molto molto molto difficili, i genitori dei quali le hanno provate tutte, ma che davvero non si sa da che parte prendere.
Che la notte la difficoltà di discernere manchi è verissimo... Io tuttora quando mi devo alzare l'unica coa che so fare bene è grugnire e dare calci alle ciabatte di qualcuno a caso lasciate proprio dove devo passare io!! Dodgy


p.s. comunque questo libro di Estevil o come si scrive, mi oramai mi incuriosisce proprio... sarà il caso di leggerlo per dare finalmente un parere sensato non frutto del sentito dire...

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#6

ragazze e ragazzi occhio ad applicare i metodi alla lettera, i metodi vanno bene ma solo e ripeto solo se siamo in grado anche ad osservare le risposte che ci danno i nostri figli. Se no si rischia che per seguire un metodo e lasciando perdere l'istinto materno vi trovata nei problemi molto piu gravi del chi dorme nel letto di chi! Guardate il proprio figlio, servatelo e poi adeguate i metodi affinché la cosa porti i benefici a tutti.
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#7

(16-03-2010, 12:06 12)mini-me Ha scritto:  ragazze e ragazzi occhio ad applicare i metodi alla lettera, i metodi vanno bene ma solo e ripeto solo se siamo in grado anche ad osservare le risposte che ci danno i nostri figli. Se no si rischia che per seguire un metodo e lasciando perdere l'istinto materno vi trovata nei problemi molto piu gravi del chi dorme nel letto di chi! Guardate il proprio figlio, servatelo e poi adeguate i metodi affinché la cosa porti i benefici a tutti.


Ah, questa e' sanz'altro la regola numero 1!

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#8

Ciao Arkadian, ci avrei giurato che avresti risposto così!
Beh, ti racconterò un po come sono andate le cose:
Fabio è rimasto 10gg in incubatrice in ospedale e lì dormiva da solo. Tornati a casa dormiva ancora da solo, direi che lo sapeva fare perfettamente ormai, poi un bel giorno ha smesso: io lo mettevo giù e lui piangeva disperato, l'ho fatto più volte di seguito poi l'ho fatto addormentare in braccio (non con la tetta).
Ora alterna volte che dorme in braccio, volte che per dormire vuole la tetta e volte che si addormenta da solo. Sinceramente penso che sia in grado benissimo di dormire da solo. Ma a volte sente il bisogno di avere me vicina... per cause a me sconosciute.
In ogni caso di notte (a parte qualche volta) non ha mai dato problemi e dorme tranquillo nel suo lettino svegliandosi solo per mangiare e al mattino si sveglia sempre con il sorriso.

Sinceramente non mi pare di essere stata molto categorica Ax, come ho già detto esistono bambini ad alta richiesta e probabilmente quelli a cui ti riferisci sono tali. Poi ci sono bambini che attraversano fasi difficili (oserei dire tutti) e lì sì che il genitore non sa che pesci prendere, anche perchè non sa cosa abbia provocato tutto ciò... In realtà mi sembrate voi un po categorici dato che visto che a voi ha funzionato (e come sottolineate più volte la picola è un angelo) ritenete che il metodo Hogg sia adatto a tutti... vorrei proprio vedervi alle prese con un piccolo sensibile o peggio nevrotico! Come ho già detto anche io sono partita con tale metodo in testa, ero talmente convinta di usarlo che l'ho pure fatto leggere al papà, ma Fabio mi ha fatto accantonare tutte le suddette teorie.

Fai bene a documentarti dal vivo e non per sentito dire, l'unica cosa che ti consiglio (che barba: dico sempre le stesse cose... sarà la vecchiaia) è di cercare gli studi che sono stati fatti su questo metodo. E nota la mancanza nel libro stesso di metodo scientifico. Comunque non credo ci volesse un libro per spiegare un sistema che si potrebbe riassumere in poche frasi. Immagino che abbiate anche letto lo speciale redatto dal sito di Uppa sul sonno dei bambini (visto che già una volta mi è stato citato il sito in questione).

In ogni caso sono sempre dell'idea che ogni genitore sia libero di fare le scelte che ritiene migliori per il suo bambino, libertà che ovviamente finisce nel momento in cui si può provocare un danno al bambino stesso.
Se per questi genitori il loro bambino è un problema è giusto che cerchino una soluzione. Sempre nel rispetto del bambino stesso (credo che certi genitori non sappiano cosa voglia dire avere un bambino da gestire finchè non se ne trovano uno in casa). Per me non lo è ed il fatto che il mio piccolo sia un bambino allegro e con un sorriso per tutti mi è un incentivo a credere che sto facendo le cose migliori per lui. Credo che nessuna teoria mi possa convincere a cambiare il modo in cui sto crescendo Fabio. E credo di aver capito che sia lo stesso per voi.

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#9

(16-03-2010, 12:49 12)Chiara Ha scritto:  Sinceramente non mi pare di essere stata molto categorica Ax, come ho già detto esistono bambini ad alta richiesta e probabilmente quelli a cui ti riferisci sono tali. Poi ci sono bambini che attraversano fasi difficili (oserei dire tutti) e lì sì che il genitore non sa che pesci prendere, anche perchè non sa cosa abbia provocato tutto ciò...

Forse categorica non era la parola piu' azzeccata, volevo dire (ci riprovo, ma purtroppo il tempo non e' dalla mia parte...) che parlare di incapacita' dei genitori puo' suonare un po' forte, come se i genitori anteponessero le loro necessita' a quelle del bambino. Probabilmente non lo intendevi nella maniera in cui l'ho inteso io leggendo, e temo di non essermi spiegata molto bene nemmeno ora!

Citazione:In realtà mi sembrate voi un po categorici dato che visto che a voi ha funzionato (e come sottolineate più volte la picola è un angelo) ritenete che il metodo Hogg sia adatto a tutti... vorrei proprio vedervi alle prese con un piccolo sensibile o peggio nevrotico! Come ho già detto anche io sono partita con tale metodo in testa, ero talmente convinta di usarlo che l'ho pure fatto leggere al papà, ma Fabio mi ha fatto accantonare tutte le suddette teorie.

Guarda... non parlare al plurale, perche' non necessariamente quello che scrive Arkadian e' condiviso da Ax, anzi...! Ognuno parla per se' Smile
Io non ritengo che il metodo (che poi e' un termine che non mi piace, preferisco approccio, mi sembra piu' azzeccato) sia valido per tutti, ma siccome io l'ho trovato saggio nel leggerlo - ma non tutto, in certe parti e' noioso, per non parlare della continua autocelebrazione che le fa... diciamo il concetto base - e relativamente semplice nel metterlo in pratica, di certo sarebbe tra le primissime letture che consiglierei ad un'amica incinta.

Citazione:Fai bene a documentarti dal vivo e non per sentito dire, l'unica cosa che ti consiglio (che barba: dico sempre le stesse cose... sarà la vecchiaia) è di cercare gli studi che sono stati fatti su questo metodo. E nota la mancanza nel libro stesso di metodo scientifico. Comunque non credo ci volesse un libro per spiegare un sistema che si potrebbe riassumere in poche frasi. Immagino che abbiate anche letto lo speciale redatto dal sito di Uppa sul sonno dei bambini (visto che già una volta mi è stato citato il sito in questione).

Si, senz'altro, comunque sia si tratterebbe di una lettura di pura referenza, proprio per dare voce a questo autore che fin'ora ho solo sentito parlare tramite terzi. Ma vorrei puntuallizare che a me questo metodo non ha mai ispirato niente di positivo e continua a farlo, non mi interessa applicarlo e di base non lo condivido proprio.

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#10

(16-03-2010, 12:06 12)mini-me Ha scritto:  ragazze e ragazzi occhio ad applicare i metodi alla lettera, i metodi vanno bene ma solo e ripeto solo se siamo in grado anche ad osservare le risposte che ci danno i nostri figli. Se no si rischia che per seguire un metodo e lasciando perdere l'istinto materno vi trovata nei problemi molto piu gravi del chi dorme nel letto di chi! Guardate il proprio figlio, servatelo e poi adeguate i metodi affinché la cosa porti i benefici a tutti.
Ma scusa, questo non è proprio quello che la Hogg predica? Lei dice che bisogna fare del nostro meglio proprio per leggere i segnali che il bambino stesso ti dà e per lei l'eliminare la connessione tra pappa e nanna assieme a una vaga struttura che uno dà a la giornata ne sono la chiave. Uno magari è d'accordo o meno su come farlo, ma mi pare che in quello che dice è difficile darle torto.
(16-03-2010, 12:49 12)Chiara Ha scritto:  Ciao Arkadian, ci avrei giurato che avresti risposto così!
Beh, ti racconterò un po come sono andate le cose:
Fabio è rimasto 10gg in incubatrice in ospedale e lì dormiva da solo. Tornati a casa dormiva ancora da solo, direi che lo sapeva fare perfettamente ormai, poi un bel giorno ha smesso: io lo mettevo giù e lui piangeva disperato, l'ho fatto più volte di seguito poi l'ho fatto addormentare in braccio (non con la tetta).
Ora alterna volte che dorme in braccio, volte che per dormire vuole la tetta e volte che si addormenta da solo. Sinceramente penso che sia in grado benissimo di dormire da solo. Ma a volte sente il bisogno di avere me vicina... per cause a me sconosciute.
In ogni caso di notte (a parte qualche volta) non ha mai dato problemi e dorme tranquillo nel suo lettino svegliandosi solo per mangiare e al mattino si sveglia sempre con il sorriso.
Ma allora non avevo capito... mi era parso che non si addormentava più se non c'era la tetta e l'indispensabile dormire insieme...
Anche noi abbiamo attraversato un periodo durante il quale andare a letto era sempre una tragedia. Era verso i 3-4 mesi (non mi ricordo di preciso), però è durato poco e poi è passato... Ci sono state quelle 2-3 settimane di pianti isterici non appena entravamo in camera. Coccole, carezze e tutto il resto non servivano e, come un pupazzo con l'interruttore, non appena uscivamo dalla camera si quietava, ma poi non appena rientravamo ripartiva.Em1100Em1100
Adesso quando la mettiamo a letto si mette giù senza fare un frizzo, ma di solito si sveglia due o tre volte nelle due ore successive per poi addormentarsi fino alla mattina. Ogni tanto si sveglia la notte, ma un po' di ciuccio cura tutto.
Di solito quando non vuole dormire vado con la mia arma segreta; lo sciusciaggio, ovvero le faccio shhhh, shhhh, shhh, fino a quando piano piano si calma e si riaddormenta; oltre a ciò la rinsacco bene nel letto e se necessario faccio in modo che le braccia non volino da tutte le parti (tende molto a sfregarsi e a sfregiarsi il viso e gli occhi quando è così). Anzi i movimenti delle braccia sono degli ottimi indicatori, quando cominciano a rallentare so che stiamo sulla dirittura finale. Di solito questo metodo (mi) funziona benissimo, basta avere un po' di pazienza. L'importante è non andarsene appena sembra addormentata perché il più delle volte è una finta. Come dice la Hogg (eh sì, sempre lei), un bambino che si addormenta è come una persona sul treno o sull'autobus che sta per addormentarsi... stai lì che senti che stai perdendo conoscenza... la testa ti ballonzola, la bocca ti si apre... quasi ti addormenti, ma poi con un sussulto ritiri su la testa e fai finta che sei sveglio per poi rientrare in coma dopo due secondi.Em4300Em4300

PS

Dala regia mi dicono: "Basta, è ora che te la finisci co' 'sta Hogg" non se ne po' più!!!"
Mi rendo conto che la cito spesso e me ne scuso, ma di tutti i libri che ho letto (e non sono tanti) sull'argomento bambini quelli che mi hanno influenzato di più sono appunto quello della Hogg (Santa Subito) e quello di Piermarini. Se mi trovassi su un altro forum (tipo Al Femminile Em1100) probabilmente li rimbambirei con l'autosvezzamentoEm3600Em3600
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