COS'È L'AUTOSVEZZAMENTO E PERCHÉ È DAVVERO PER TUTTI.
Con oltre 140 ricette per TUTTA la famiglia


autosvezzamento per tutti


non mangia cibo a pezzetti (lunghissimo! Scusate!)
#91

ma sì che ce la farai... mi permetto solo di darti un consiglio sullo sporcare gli abiti: perché non metti a tua figlia delle vostre vecchie tshirt quando mangia? Così impiastruccia quelle e non occorre che tu cambi gli abiti che ha sotto

Alessia + Emma (01.11.06) + Tobia (01.05.10)
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#92

Vero, con questo tuo chiarimento si capisce che non sei in paranoia come sembrava prima :-)
Comunque, per tornare al discorso carne e pesce, a me sembra davvero da quello che scrivi che la sua dieta sia davvero variatissima, e visto che sembrerebbe che la carne e il pesce non le piacciono per quello che sono....perchè non vari con qualcosa che le piace???
Voi fettina di carne e lei magari pasta al sugo...è vero che dovrebbero mangiare quel che mangiamo noi....ma se quella pietanza proprio non le piace non vedo niente di male di farle 2-3 volte la settimana l'alternativa per lei, piuttosto che gli omo (che comunque vista la tua precisazione, sono pochi, adesso l'abbiamo capito!!!)
Io a casa le lascio la stessa tuta che ha all'asilo, non ci peso nemmeno a cambiarla due volte al giorno!! Così i cambi al giorno sono uno solo e non due (a meno che non si faccia il bagno con il bicchiere d'acqua e allora la cambio siccuro).
Anche io se ho premura che rimanga più pulita perchè per esempio dobbiamo uscire o che....vado di grembiulino...ottima comunque l'idea della t-shirt di Ale!!!

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#93

sì ema, ora è tutto molto più chiaro! Smile il consiglio delle T-shirt mi pare davvero geniale Wink per il resto: tranquilla che se tua figlia non ama la carne o il pesce puoi provare un po' a lasciar perdere e magari glieli riproponi più in là. nel frattempo sopperisci con altri alimenti non c'è bisogno degli omo Wink e cmq vedrai che con un po' di pazienza (ne hai avuta tanta fino ad ora!) e di costanza tua figlia farà i suoi progressi!

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#94

(29-01-2011, 03:46 15)rossanalib Ha scritto:  sì ema, ora è tutto molto più chiaro! Smile il consiglio delle T-shirt mi pare davvero geniale Wink per il resto: tranquilla che se tua figlia non ama la carne o il pesce puoi provare un po' a lasciar perdere e magari glieli riproponi più in là. nel frattempo sopperisci con altri alimenti non c'è bisogno degli omo Wink e cmq vedrai che con un po' di pazienza (ne hai avuta tanta fino ad ora!) e di costanza tua figlia farà i suoi progressi!

OK, grazie ancora per i vostri consigli. Provero' con la t-shirt, tipo grembiulino, per evitare che si sporchi. Tra l'altro, in questi ultimi giorni e' talmente presa di raffreddore e tosse che non le va di mangiare praticamente nulla (comprensibilissimo). Per il resto sapete che faccio? Sto finendo davvero gli ultimissimi omogenizzati dopodiche'.... con cuore duro e battagliero le presentero' solo ed esclusivamente cio' che mangiamo noi, con qualche variante solo ed esclusivamente per assecondare i suoi gusti ma basta omogenizzati per tutta la vita!
Mi ha fatto riflettere mio marito ieri sera. Mi ha detto che se io andassi in trasferta per lavoro una settimana o due, quando tornerei troverei una figlia completamente diversa, che mangia da sola, senza nemmeno piu' un omogenizzato. E come faresti, gli ho chiesto? Lui, semplicemente: le lascio il piatto davanti, se mangia, da sola con il suo cucchiaio, senza farsi imboccare bene, altrimenti, se nel giro di 15 minuti rimane tutto lì nel piatto, la faccio scendere e se ne riparla al pasto successivo. Se nell'intermezzo tra un pasto e l'altro ha fame se la tiene, la prossima volta si fa piu' furba e si sbriga a mangiare cio' che c'e' nel piatto. Magari i primi giorni fa pure un po' di fame e magari perde qualche etto pero' poi si fa piu' furba e si mette a mangiare.
Dopotutto e' quello che e' successo a me quando sono stata, a 15 anni, per la prima volta in Inghilterra, senza genitori, per un mese. E' stata l'Inghilerra ma poteva essere qualsiasi altro posto in vacanza da sola senza mamma e papa'. Beh, son tornata che mangiavo di tutto, anche quello che un tempo mi schifava un po'.... Ora non faccio piu' storie per niente e assaggio di tutto, anche quello che a prima vista potrebbe non piacermi. Beh, ovvio che con l'eta' si matura, pero' non vorrei che mia figlia dovesse aspettare i 15 anni per ottenere uno svezzamento completo... Em0100

Comunque se ci riesco... ad affrontare le cose con questo atteggiamento da cuore duro e combattivo sara' tutto a beneficio della bambina.

Appena ho aggiornamenti vi scrivo!
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#95

evvaiiiii! siamo con te!!!!!

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#96

Dai coraggio !!

10900 Ale 17/07/2010
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#97

hei! come sta andando?

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#98

(05-02-2011, 01:25 13)emilia Ha scritto:  hei! come sta andando?

Un po' di aggiornamenti? Beh, non ce ne sono tanti a dire la verita'. Cerchiamo di stimolarla sempre a mangiare da sola, anche se la pigrona cerca di farsi imboccare. Lei sa benissimo come si fa a mangiare da sola e all'asilo nido lo fa spesso quindi come concetto l'ha imparato pero' non vuole farlo... almeno a casa perche', la furbona, e' consapevole del fatto che la mia pazienza e' limitata e, per non far sì che si raffreddi tutto io l'aiuto. Lo so che ci vuole pazienza ma se aspetto i suoi tempi tutto si raffredda e fa schifo. Vabbe' comunque un po' meglio va. Dipende anche da cio' che preparo. C'e' il giorno che il menu' l'aggrada e mangia piu' volentieri e il giorno che mangia due bocconi e poi e' un "bleah, bleah!" continuo. Io non insisto e le tolgo il piatto, impassibile.
Quindi diciamo che sul piano dell'autonomia deve ancora svegliarsi un po' ma confido sul fatto che mancano ancora un bel po' di mesi alla materna. Da qui a settembre, complice l'intero mese d'agosto in ferie con mamma e papa' tutto andra' per il meglio, ne sono sicura.

Anche il lunguaggio sta migliorando. Ogni giorno impara qualche parola nuova, a volte non la pronuncia proprio bene ma si vede che ha voglia di imparare.

Ho pero' il dubbio che sia una bambina un tantino iperattiva e che le difficolta' ad apprendere (dal linguaggio, al mangiare da sola, a tutto il resto) dipendano da questa sua fretta nel voler fare ed ottenere certi risultati. Tipo... se non riesce a fare cio' che vuole con un certo gioco si incaz.... da matti e butta tutto all'aria con scene da isterica malata che proprio non mi aspettavo. E poi ha la tendenza a giocare pochi secondi con una cosa e poi passare ad un nuovo gioco. Vorrebbe che le leggessi una storia ma non ha la pazienza di ascoltare la mia lettura e gira subito la pagina. Insomma ha poca pazienza, tanta fretta, fretta di fare tutto e subito. Ok che sono caratteristiche tipiche dei bambini ma in lei sembra un po' tutto amplificato. Il contatto con gli altri bambini poi e' un po' turbolento. Se un bambino la tocca lei quasi si sente infastidita e piagnucola, come se fosse spaventata. E' attirata ma allo stesso tempo timorosa, titubante. Insomma non sembra così felice e contenta di giocare con un bambino. Non gli stalta al collo, per capirci, per riempirlo di baci, o di carezze, o di sorrisi. E' molto indipendente, lo dicono anche le tate del nido. Si e' integrata bene all'asilo nel senso che ci va ultra mega volentieri senza fare capricci ma soprattutto e' contenta di stare con le tate. Dei bimbi gliene frega ancora poco. I suoi compagni, coetanei duenni, mese piu' mese meno, sono piu' interattivi tra loro nel senso che si vede che sanno stare meglio insieme. Capisco che a due anni non sia ancora il momento della vera socializzazione che inizia piu' tardi, verso i tre-quattro anni, ai tempi della materna, ma lei sembra ancora un po' spaventata, soprattutto quando vede un bimbo nuovo, in circostanze estranee dell'asilo. Sembra ancora timorosa dell'estraneo. Anche al nido... esempio... vorrebbe la palla che ha in mano un'altro bimbo? Beh, lei prende la tata per mano e le fa capire che vuole la palla che in quel momento e' in mani altrui ma non va dal bimbo di persona, nel senso che le manca il coraggio di buttarsi allo sbaraglio, andare dal bimbo per chiedergli la palla (anche perche' non saprebbe come dirglielo visto che non sa ancora esprimersi bene e non sa pronunciare la parola palla, proprio quella non le entra in testa, boh?) pero' non fa nemmeno l'atto di andare dal bimbo e strappargli la palla di mano, o almeno provarci. Che ho? Una bambina fifona? Per il momento ha sempre bisogno dell'intermediario-adulto. Come posso insegnarle ad essere piu' coraggiosa e sapersi fare i suoi interessi, a farsi valere, a buttarsi nella mischia insomma, o come dicono a Genova, a "disbelinarsi"?
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#99

secondo me ema a parte che ogni bimbo è a sé (e ci sono quelli che sono per indole spiriti solitari e quelli che sono molto più espansivi), la socializzazione è una cosa che si ha (e spesso successivamente ai due anni) secondo i loro tempi e le loro modalità... io con mia figlia ho il problema contrario, nel senso che fino a tre anni si lanciava nella mischia senza problemi, mentre adesso (ha 4 anni) è molto più timida e anche quando andiamo a festicciole di compleanno (e di amiche eh?) prima che si sciolga ci mette un po' (perché comunque le SUE amiche - mia figlia è molto possessiva sulle sue amiche - hanno anche altri amici che lei non conosce)... oppure capita nel periodo delle vacanze di incontrare compagni di scuola (frequenta il secondo anno di materna) o anche le sue stesse maestre: mi si nasconde dietro alle gambe e non spiccica una parola (questo all'inizio, poi magari dopo un po' cambia atteggiamento, ma alle volte lo fa quando gli altri se ne sono già andati, e quindi poi ci rimane pure male). Io credo che insistere (a buttarsi nella mischia, a socializzare, e non fare la fifona) potrebbe ordire risultati contrari ed aumentare ancor di più le sue insicurezze (se di insicurezze si può parlare a due anni...)... quando il pero sarà maturo cadrà da solo... io mi limiterei ad offrirle occasioni di incontrare altri bimbi (magari nel suo ambiente domestico... non hai amiche con bimbi coetanei alla tua?), poi verrà tutto da solo

Alessia + Emma (01.11.06) + Tobia (01.05.10)
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(07-02-2011, 11:26 23)aleberto Ha scritto:  secondo me ema a parte che ogni bimbo è a sé (e ci sono quelli che sono per indole spiriti solitari e quelli che sono molto più espansivi), la socializzazione è una cosa che si ha (e spesso successivamente ai due anni) secondo i loro tempi e le loro modalità... io con mia figlia ho il problema contrario, nel senso che fino a tre anni si lanciava nella mischia senza problemi, mentre adesso (ha 4 anni) è molto più timida e anche quando andiamo a festicciole di compleanno (e di amiche eh?) prima che si sciolga ci mette un po' (perché comunque le SUE amiche - mia figlia è molto possessiva sulle sue amiche - hanno anche altri amici che lei non conosce)... oppure capita nel periodo delle vacanze di incontrare compagni di scuola (frequenta il secondo anno di materna) o anche le sue stesse maestre: mi si nasconde dietro alle gambe e non spiccica una parola (questo all'inizio, poi magari dopo un po' cambia atteggiamento, ma alle volte lo fa quando gli altri se ne sono già andati, e quindi poi ci rimane pure male). Io credo che insistere (a buttarsi nella mischia, a socializzare, e non fare la fifona) potrebbe ordire risultati contrari ed aumentare ancor di più le sue insicurezze (se di insicurezze si può parlare a due anni...)... quando il pero sarà maturo cadrà da solo... io mi limiterei ad offrirle occasioni di incontrare altri bimbi (magari nel suo ambiente domestico... non hai amiche con bimbi coetanei alla tua?), poi verrà tutto da solo

Intanto ti ringrazio molto per la risposta.
Allora purtroppo non abbiamo amici con figli coetanei alla nostra. I nostri amici o che sono senza figli oppure hanno figli gia' molto grandi. L'unica opportunita' di frequentare coetanei e' l'asilo nido ma spero che dalla materna (ma ancora di piu' dalle elementari) si fara' delle amicizie tali da poter frequentare anche al di fuori della scuola. Il nido e' sicuramente un ottimo punto di partenza per la socializzazione ma sono d'accordo anch'io che a due anni i bambini non sono ancora pronti per fare una vera socializzazione, complice il fatto che non tutti sono ancora in grado di esprimersi verbalmente bene (la mia poi ha quasi 28 mesi ma non fa ancora nessuna frase, ha iniziato da poco a sbloccarsi a dire qualche parolina in piu' rispetto a mamma e papa').
Noi di certo non la spingiamo ne' la costringiamo, per carita', cerchiamo solo di presentarle occasioni per stare con altri bambini. Il punto e' che, a parte l'asilo, non e' facile in inverno stare molto in giro e vedere gente. Tra la pioggia continua e il freddo, le giornate corte, aggiungiamoci pure i malanni di stagione, anche nei weekend spesso si e' costretti a stare in casa e non possiamo invitare nessun amichetto in casa nostra perche' proprio non ne ha. Anche se usciamo e ci facciamo un giretto in passeggiata mare (abitiamo nella riviera ligure) incontriamo sì tanta gente ma non e' che possiamo intrallazzare discorsi con il primo che capita. Considera poi che i genovesi sono molto chiusi... quindi la situazione e' questa: io, marito e figlia siamo a passeggio e vediamo tanta gente con figli per i fatti loro oppure in compagnia con loro amici con prole a seguito. Insomma ci sono magari dei bei gruppetti di persone belle allegre, che si divertono ma noi non possiamo di certo intruffolarci e dire: "scusate... possiamo per caso venire con voi così magari nostra figlia socializza un po' con altri bambini?" Beh, sarebbe davvero ridicolo e rimarrebbero tutti sbigottiti di fronte a una richiesta del genere. L'amicizia deve nascere in maniera spontanea e non e' facile. Al nido ne' io ne' mio marito abbiamo occasione di vedere e stringere una sorta di amicizia con le altre mamme che accompagnano i bimbi all'asilo, per il semplice motivo che al mattino siamo sempre di corsa! Portiamo la bimba al nido alle 07.45 e la molliamo letterlamente alle tate nel piu' breve tempo possibile per scappare al lavoro e non possiamo fare altrimenti. Ci aspettano 50 km di macchina per raggiungere il posto di lavoro per cui non possiamo perdere tempo a chiaccherare al nido anche se lo faremmo molto volentieri. Alla sera la va a prendere mia suocera perche' il nido chiude alle 16.30 quando noi purtroppo siamo ancora in ufficio. Arriviamo a casa alle 18.30 circa e che si puo' fare a quell'ora? Preparare la cena, giocare un po' con la bimba ma di certo non ci mettiamo ad uscire che e' gia buio e freddo.

Appena arrivera' la bella stagione invece le cose miglioreranno un po': parco giochi nei fine settimana, magari alla sera, appena rientrati dall'ufficio riusciamo ancora a fare due passi perche' alle 18.30 sara' ancora chiaro e anche noi ne avremo piu' voglia, malgrado la stanchezza per la giornata lavorativa, proprio perche' si sa che la primavera e ancora di piu' l'estate, invogliano un po' tutti ad uscire. Poi ad agosto saremo in ferie tutto il mese e avremo sicuramente piu' occasioni per stare fuori e vedere gente anche se il concetto principale e' sempre lo stesso: amici nel verso senso della parola, persone su cui poter contare con figli dueeni, non ne abbiamo!! Quindi potremo solo sperare in qualche incontro al parco giochi, un giorno incontri uno, un giorno incontri un'altro bimbo ma non sara' così facile e spontaneo fare amicizia quando sai benissimo che non sempre incontri gli stessi bambini al parco giochi. A volte invidio quelle mamme che sono amiche dalla nascita o dall'infanzia, si fanno la gravidanza, il parto e la maternita' piu' o meno nello stesso periodo, si fanno i loro giretti con le loro carrozzine/passeggini insieme, si vedono per prendere un caffe' al bar o allattare insieme al parco giochi e poi i bimbi crescono insieme e diventano spontaneamente amici. Per noi non e' così: io ho cambiato citta' quando mi sono sposata e gli amici di mio marito sono tutti o senza figli oppure hanno figli grandi quindi... dobbiamo aspettare semplicemente che nostra figlia cresca e si faccia le sue vere amicizie da sola, senza il nostro intervento ma tutto cio' non accadra' prima della materna, o meglio delle elementari, quando cioe' avra' una maturita' mentale tale da poter stringere dei rapporti stretti con i coetanei.

Insomma... finora bisogna solo avere pazienza e aspettare.
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