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Mi sono ripresa mia figlia

luce alla fine del tunnel; bambina comincia a dormire

La prima parte di questa storia la trovate qui: Bambini che non dormono.

Finalmente posso dirvi è che la bambina comincia a dormire la notte!

Me l’avevano tolta la fatica, i nervi a pezzi, il nervosismo, le discussioni a casa. Me l’avevano tolta i sensi di colpa. Il dolore. Me l’aveva tolta l’insonnia. Non aspettatevi un post dove vi do la formula magica per risolvere i problemi legati al sonno dei vostri bambini. Non ve la darò, perché non ce l’ho.

Quello che posso fare è soltanto condividere con voi le mie attuali gioie, dopo avervi tediato con i miei dolori.

La bambina comincia a dormire

La piccolina, 17 mesi, dorme, tutta la notte, con un paio di risvegli al massimo. Risvegli indolori, chiama la mamma, io corro, a volte le basta vedermi per rituffarsi a pesce con la testa nel cuscino, a volte mi chiede un abbraccio, a volte acqua. Poi dorme serena. Dorme nella sua stanza, in un lettino basso basso senza sponda, che le piace moltissimo.

Se si sveglia e vuole le coccole ce le facciamo sul divanetto che ho in camerina. Se me lo chiede la porto nel lettone (accade raramente), di regola ce la porto ogni volta che si sveglia presto la mattina e io non devo scappare a lavoro. Lì dormiamo abbracciate. Come è accaduto non lo so. Non sono ricorsa a metodi se non a quello della mia presenza costante h/24, grazie alle vacanze.

Alla piccola ho dato uno sciroppo alle erbe rilassante, ma stento a credere che sia stato quello. In vacanza è successo che ce lo siamo dimenticato, a volte si è svegliata di più, altre sempre poco, in ogni caso mai come nel periodo del delirio.

Addirittura, alla faccia di ogni diceria e credenza in materia di allattamento, la piccola durante le vacanze si è anche ripresa la sua adorata tetta, che le avevo tolto nel tentativo disperato di trovare un modo per riposare di più. Adesso la notte non la chiede quasi mai, molto più spesso di giorno, per un bacetto, una carezza con la manina, o per affondarci il visino. Per appoggiarci la guancia al momento di addormentarsi. Raramente per una ciucciatina lampo. Dolcezza infinita.

Quello che voglio precisare però, è che non sono ricorsa a metodi forse solo perché è andata bene così. Se le circostanze non fossero migliorate, credo che qualche strada l’avrei imboccata. Ed a chiunque si trovi nella situazione in cui mi trovavo io appena un mese fa dico convinta che cercare di risolvere il problema non deve scatenare il senso di colpa.

Riposare ha migliorato non solo le mie condizioni di salute, quasi del tutto ristabilite a livello fisico, ancora non del tutto a livello nervoso – psicologico ma direi che ci siamo, ma anche la qualità del rapporto con la mia bambina.

Mi sono riappropriata di lei, di noi. L’ho ritrovata. Finalmente la bambina comincia a dormire! Sono riuscita a legarmi a lei in quel modo che deve essere naturale fra madre e figlia e che purtroppo non avevo mai ancora sperimentato fino in fondo a causa del fatto che non ero, dalla sua nascita, mai riuscita a riposare. Non mi vergogno a dirlo, non ero mamma al 100%.

Mancava qualcosa perché il mio amore per lei, se pur immenso, era coperto da una cappa nera e pesante, quella dello sfinimento fisico e mentale. Adesso che sono riuscita a sfilarmi la cappa di dosso l’amore è libero di esplodere, di irradiare tutto, e io mi sono potuta, finalmente, fondere con la mia bambina, e lei con me. Quindi sì, sono dell’idea che se si è disperati, se davvero si sta soffrendo come soffrivo io, e come soffrivano la mia piccina, la mia famiglia, nel periodo oscuro durato fino ad un mese fa, ben vengano i metodi (ammesso che funzionino).

Toccare con mano la gioia di mia figlia nel rendersi conto di aver ritrovato la sua mamma (e vi assicuro che, anche se ha solo 17 mesi, lo capisce benissimo) mi fa rendere conto che questa gioia varrebbe bene qualche notte di pianto, o altro metodo che sia. Una mamma malata nel corpo e nella mente è molto, molto peggio.


Qui trovate di nuovo il link della Leche League sull’argomento dei bambini che non dormono la notte.

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33 risposte

  1. anche io sono arrivata allo stremo ora con la bimba dormiamo insieme e durante la notte cerco di resistere anche se ho gli occhi che mi si chiudono. Viene lei prima di tutto. Solo che hi perso di vista la mia vita e mio marito sono sempre triste, piango spesso e sono nervosa. Non riesco a dire basta se ci provo basta una piccola cosa che mi fa scattare i nervi e crollo. Vorrei tanto non essere così per godermi finalmente mia figlia e non doverla guardare con gli occhi gonfi di lacrime quasi sempre.

  2. Risolto il problema, dormiamo abbracciate nel lettone.. si sveglia solo se sta male o se deve mangiare di solito facciamo 3 ore pappa 3 ore pappa e poi se devo mi alzo altrimenti faccio altre 2 orette. Naturalmente se sta male, si passeggia per casa, nella fascia o in braccio e la mattina dopo si dorme in piedi… ma fin’ora è successo pochissime volte

  3. Sono felice di sapere che la tua situazione e’ migliorata, e mi conforta parecchio perche’ – come tante – anche io mi trovo nel tuo stesso stato d’animo precedente.Mio figlio ha cinque mesi, fino ai quattro dormiva per tutta la notte (dalle 10 di sera alle 7 del mattino dopo) ma poi qualcosa e’ cambiato. E li’ sono cominciati i miei sensi di colpa: lui si svegliava, nel mezzo della notte (qui fa piuttosto freddo) e io, come un automa sistemavo il pannolino, davo il seno e rimettevo nel suo letto, e cosi’ si andava avanti fino al mattino dopo. Molte volte mi sono venute crisi di pianto, e mi sono sentita disperata (il mio latte non basta piu’? dove sto sbagliando? perche’ mi arrabbio, lui non merita di provare la mia ostilita’), ma poi piano piano ho provato a osservare il bambino per capire se potevo fare qualcosa per lui.Ho notato un notevole interesse per i nostri pasti, ed ho cominciato a dargli qualche cucchiaino di mela frullata mentre noi mangiamo (il vero svezzamento comincera’ dalla settimana prossima) e visto che il suo lettino non sembrava di suo gusto da due notti ho cominciato a farlo dormire con noi. Nello stesso tempo ho cercato al meglio delle  mie possibilita’ di soddisfare la sua fame, aumentando la quantita’ di latte artificiale nell’arco della giornata. Le sveglie si sono ridotte, e con un po’ di fortuna stabilizzate in certi orari. Lui e’ contento e a pancia piena, e se si sveglia nel mezzo della notte si riaddormenta subito dopo essersi assicurato che noi siamo li’ con lui. Occorrera’ ancora parecchio tempo e dovro’ impegnarmi tanto, ma penso che riusciro’ a restituire la tranquillita’ notturna al mio piccolino. Quindi mando un in bocca al lupo anche a tutte le altre mamme nella mia situazione 😀

  4. sono felice  e strafelice per te madregeisha! 🙂 
    riguardo “all’educare a dormire nel letto” non posso far a meno di essere pienamente d’accordo con Andrea! mio figlio ha 32 mesi ha sempre dormito con noi nel lettone, non posso dire di aver mai sofferto di carenzadi privacy nè di sonno per fortuna e soprattutto non mi sono mai sognata di educarlo a un bel niente per ciò che riguarda il sonno e soprattutto il posto dove dormire. è sempre stato molto libero di esprimersi da questo punto di vista e spontaneamente ogni tanto mi chiede di dormire nel suo lettino ( montessori) in camera sua. quando verrà il  momento dormirà nel suo letto, perchè allora vorrà dire che sarà pronto, vorrà dire che sì probabilmente non avrà più bisogno delle presenza dei genitori per dormire e non ci vedo nulla di male in un bambino di nemmeno 3 anni! ce lo vedete un 20enne  dormire con i genitori?  io no, bè credo che per allora in effetti anche lui non avrà più bisogno dei genitori per dormire …semmai della fidanzata!! 🙂 

  5. Penso che i risvegli del mio ludovico di 6 mesi siano un modo per comunicare qualcosa, il bisogno di coccole, di vicinanza, di contatto, la paura di essere solo e abbandonato, il bisogno di essere rassicurato che mamma e papà ci sono sempre e sia comunque un modo per crescere, magari non molto funzionale a noi genitori, ma spero funzionale a lui. Anche io come molti qui penso che reprimere e raddrizzare – come alcune teorie insegnano – non sia il modo giusto, ma sia piu utile accogliere e cercare di capire i bisogni dei nostri figli. È solo quando smetto di aspettarmi quello che si dovrebbe verificare che davvero riesco ad accettare tutto quel che proviene da mio figlio e ad essere serena e accogliente nonostante la fatica la stanchezza e le forze che a volte vengono meno perché 24 ore sono davvero lunghe. Ma sono momenti impagabili che non tornano davvero piu.

  6. Fare la mamma è un impegno h24, e questo nessuno ce lo spiega prima, ai corsi pre parto non te lo dicono, e da un minuto con l’altro ti ritrovi con in braccio un esserino che assorbe tutte le tue energie, che non può fare a meno di te: tu sei la sua mamma e nessuno può sostituirti in questo, non puoi prenderti ferie o permessi… credo però che il sostegno dei papà sia fondamentale, almeno per me lo è stato. Ho tre figli, la più grande ha 4 anni e mezzo, spesso sono completamente a terra, ma l’amore per i miei bimbi e la vicinanza di mio marito sono la mia linfa vitale. Nessuno ci insegna ad essere mamme, ma la condivisione di gioie, dolori ed esperienze aiuta!

  7. Anche  noi abbiamo provato a non dormire ed io lavoravo ed ero a pezzi.
    La piccola aveva sempre dormito molto, anche se non tutta la notte ma poi le cose erano cambiate. Per me la soluzione è stata metterla nel lettone con noi. La accompagnavo quando cominciava a dare segnali di sonno e poi la mettevo nel suo lettino, al risveglio veniva trasferita con noi e si riaddormentava subito. E’ stato molto rinfrancante, come per Madregeisha, ritrovarsi tutti quanti. Anche se forse io non sono arrivata a quel punto. Ora la piccola ha due anni e mezzo ed ormai da alcuni mesi resta nel suo lettino dall’addormentamento al risveglio, qualche volta al mattino dormiamo ancora una oretta insieme! Non avrei mai creduto potesse avvenire, devo dirlo sinceramente. Papà non era affatto convinto ma io avevo bisogno di dormire (tanto la piccola chiamava solo mamma e il più delle volte lui si riaddormentava subito). Poi ha scoperto che averla nel letto era anche bello e che è avvenuto naturalmente il suo risposo tutta notte.
    Hai la mia comprensione Madregeisha, e tutta la mia felicità per il vostro ritrovato rapporto.
    Un abbraccio grande.

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