Autosvezzamento.it
Cerca
Close this search box.

Cos’è che i bambini non devono assolutamente mangiare MAI?

Cibo spazzatura bambini
Di Arnold Gatilao, Oakland, CA, USA – CC BY 2.0, Collegamento

L’altro giorno su Facebook leggevo dei commenti sull’opportunità o meno di far assaggiare l’XXX (con XXX la schifezza preferita a scelta) a un bambino; ad esempio:

XXX assolutamente no, ma nemmeno per sbaglio, oltretutto gli zuccheri fanno malissimo alla dentizione ed abituano i bimbi a sapori troppo dolci, per non parlare dei conservanti e di tutto il resto!!

Non ho specificato l’alimento XXX perché varia da post a post e da persona a persona. Per alcuni è una merendina, per altri la Nutella; c’è chi considera il sale il male del millennio, chi lo zucchero… e l’idea che possano essere ingeriti, anche per sbaglio, da un bambino li fa inorridire in quanto vedono le conseguenze più nefaste che sicuramente scaturirebbero da un atto così sconsiderato.

Il fegato di un lattante di otto mesi non è in grado di metabolizzare XXX!

Lungi da me consigliare di dare da mangiare “schifezze” varie e io per primo faccio del mio meglio per evitarle, ma al tempo stesso se dovesse capitare che le mie bambine, per un motivo qualunque, si trovassero ad assaggiare l’XXX me ne farei un problema?

NO.

Glielo farei assaggiare?

SÌ, e senza neanche pensarci un momento.

C’è qualcosa che non gli farei assaggiare?

Le uniche cose commestibili che mi sono venute in mente, anche se ce ne saranno sicuramente altre da aggiungere alla lista, sono il peperoncino particolarmente piccante e i mitili crudi – che comunque non mangio neanche io. (Se vi viene in mente qualcos’altro, scrivetelo nei commenti.)

XXX a 8 mesi io direi proprio di no… ne avrà di tempo per mangiare dolci e “schifezze” varie.

L’idea che un cibo, per quanto malsano, possa contenere al suo interno il germe della perdizione, è irrazionale. Non stiamo parlando della mela del giardino dell’Eden 🙂 Assaggiare l’XXX non vuol dire che il bambino diventerà obeso, che rischia chissà cosa o che d’allora in poi non vorrà più altro. Questo è il genitore che ragiona semplicemente con la SUA testa, non quella del bambino. Al bambino forse XXX non piacerà per niente, o magari gli piacerà molto e se ne farà una scorpacciata. Per il bambino quell’alimento non è diverso da qualunque altro. Sono i genitori che lo rendono diverso. Leggo spesso di genitori che dicono “ho fatto provare XXX a mio figlio e sembrava in estasi” e non metto in dubbio che pensino di descrivere l’evento con obiettività, ma è molto probabile che abbiano semplicemente raccontato quello che credono di aver visto, ovvero hanno interpretato la reazione del proprio figlio in base alle proprie esperienze: XXX è buono, ma fa male; io ne mangerei a vagonate (ma sarà poi vero?) per cui anche mio figlio deve reagire allo stesso modo.

Sì, ma gli fa comunque male,

dice il genitore ansioso. Io rispondo che un assaggio, o anche una scorpacciata UNA VOLTA OGNI TANTO (che è un concetto completamente diverso dall’abitudine o dall’abuso) di certo non gli procurerà danni. Dopo tutto siamo fortunati a vivere in un paese dove le leggi sui prodotti alimentari sono molto ferree, quindi è alquanto improbabile che alimenti preconfezionati con una lista degli ingredienti non proprio ideali facciano male. Non dimentichiamo poi mancano prove concrete che un bambino in età di svezzamento non debba mangiare questo, che non riesca a metabolizzare quello o che rischi malattie inenarrabili assaggiando quest’altro.

Beh, io finché potrò l’XXX lo evito eccome!

Il genitore non deve seguire acriticamente regole e regolette impartite da non si sa chi (per quanto illustre e autore di un best-seller), ma utilizzare il proprio buon senso per assicurarsi che in famiglia la dieta che si segue sia a medio e lungo termine soddisfacente; quello che succede a breve e brevissimo termine conta poco. L’importante è che genitore sappia che il reparto alimentari del supermercato non è pieno di trappole, ma anche che non tutto ha la stessa valenza; in altre parole si ritorna al solito concetto di presa di coscienza da parte del genitore nei confronti dell’alimentazione (e non solo).
Inoltre non dimentichiamo quello che dice Piermarini in Io mi svezzo da solo! (link affiliato), ovvero (riassumendo) che il corpo umano riesce a sopportare bene uno stravizio grosso fatto di rado o tanti piccoli fatti spesso; l’importante è non farne uno grosso o tanti piccoli contemporaneamente. Quindi, mangiare sufficientemente bene non è poi un’impresa così ardua (e la piramide alimentare ci viene in aiuto).

Ma,… eh sì, c’è un grosso MA…

Quando nasce un bambino i genitori partono tutti pieni di buoni propositi e decidono di cambiare il loro stile di vita per il suo bene, ma poi il tempo passa e ci si dimentica per la strada tutto quello che si era deciso di fare… Bastano pochi mesi e tutto diventa nebuloso; quello che sembrava importantissimo solo qualche mese fa, passa in secondo piano. Per questo motivo dire che gli stravizi sono concessi sia a grandi che a piccini può farci prendere una brutta china che ci fa ricadere nelle vecchie abitudini pre-figli, quindi è ancora più importante che quando si parla di alimentazione per i piccolini l’attenzione sia rivolta verso i genitori per guidarli a lungo termine verso un’alimentazione migliore. Se il bambino si fa una scorpacciata una tantum di XXX non ha nessuna, nessunissima importanza fintantoché il genitore è consapevole di quello che sta succedendo e se nei giorni successivi continuerà con un’alimentazione normale ed equilibrata. Se invece si comincia con XXX per poi passare a YYY e successivamente, dato che non ci sono problemi, a ZZZ (di nuovo, potete scegliere le schifezze che vi fanno più gola), “tanto il bambino cresce bene e a me piace”, allora no, non va più bene. Ma anche in questo caso è il genitore che ha bisogno di una sterzata, NON il bambino che semplicemente mangia quello che gli mettono a disposizione.

Inutile perdersi in dettagli come nel commento qui di seguito.

sono stata da una ped …, diceva di inserire due-tre cucchiai da minestra di verdure. D’altra parte sapevo che l’eccesso di fibre impedisce l’assorbimento del ferro.

Se per il genitore quello della combinazione ferro-fibre-verdure è un problema, allora provvederà a effettuare cambiamenti nell’alimentazione di tutta la famiglia e non solo per il bambino. Troppo spesso mi sembra che si tenda a sostituire la classica “ricettina” del pediatra (quella con il brodino di patata e carota, per intenderci) semplicemente con un’altra, quando invece bisogna pensare a quale percorso si vuol far fare a tutta la famiglia.

Quindi…?

La cosa migliore è rilassarsi e migliorare la dieta casalinga senza concentrarsi su un singolo aspetto dell’alimentazione o su un singolo ingrediente. Ogni famiglia deve trovare la propria strada secondo le proprie convinzioni, qualunque esse siano. C’è chi sceglie una dieta per motivi di salute, chi morali, chi etici… Abbiamo già visto che il concetto di “sano” è molto arbitrario, per cui è inutile provare a dare una soluzione che vada bene a tutti. Pensiamo a come migliorare la NOSTRA alimentazione. Quella dei nostri figli ne gioverà di conseguenza perché saranno abituati da sempre a condividere la tavola con i genitori e cresceranno vedendo che tutti mangiano le stesse cose senza tanti problemi. Di più davvero non si può chiedere.

Esempio di vita vissuta

Ho già detto che non ho la vocazione del monaco trappista e che mi piace mangiare bene; ecco un altro esempio di tutto ciò: in famiglia abbiamo diminuito notevolmente il consumo di sale e carne, due aspetti a nostro avviso importanti (e il portafogli ringrazia), ma ciò non toglie che quando andremo in vacanza al paesello ho in programma di farmi una sonora scorpacciata di saporitissimi salumi e insaccati vari, pancetta, cinghiale, braciole, costarelle, spiedini e chi più ne ha più ne metta, e vi assicuro che ho intenzione di godermela tutta SENZA il benché minimo rimorso; anzi so che sarà ancora più buona perché ce la gusteremo tutti insieme, nessuno escluso.
Mi sto forse contraddicendo? No, perché so che finite le vacanze torneremo al nostro regime abituale (che comunque non è monacale).

E voi?

Come vi regolate?
Avete divieti per singoli alimenti?
Fate stravizi?
Raccontateci il VOSTRO equilibrio e come lo avete raggiunto.


In questo post non ho parlato di proibizioni per motivi medici in quanto è un argomento completamente diverso. Ad esempio il miele viene sconsigliato prima dei 12 mesi a causa del rischio di botulino, così come il latte vaccino in sostituzione del materno o artificiale.

.

ISCRIVITI e ricevi SUBITO
in OMAGGIO
la NUOVA EDIZIONE dell’ebook,
“E SE SI STROZZA?”

IN PIÙ IMPARA
QUELLO CHE C’È DA SAPERE CON IL
MINICORSO

COS’È L’AUTOSVEZZAMENTO E PERCHÉ È DAVVERO PER TUTTI.
Con oltre 140 ricette per TUTTA la famiglia

150 risposte

  1. Ho 4 figli e ho iniziato dalla prima con l’autosvezzamento, ben 9 anni fa (non sapevo fosse una moda…). Fondamentalmente la regola, che è un po’ anche quella di adesso, si mangia bene sempre, poi quando c’è una festa, degli amici a cena un evento particolare non metto divieti.
    Ho sempre evitato i dolci la sera perché me li rendeva isterici per la messa a nanna, ho evitato patatine, caramelle, cioccolato finché ho potuto, ma con questo non mi ha mai reso ansiosa se per caso li abbiano assaggiati. Qualche settimana fa, invece di inzuppare il biscotto per l’ultimo arrivato (8 mesi) nella sua tisana, l’ho inzuppato nel mio caffè…lui ha gradito, noi ci siamo fatti delle sane risate!
    Eh bè…l’alcool che, seppur io sia friulana, non ho mai smaniato per il famoso dito nel bicchiere, cosa che invece mio marito non vede l’ora di fare, chissà perché. Però il terzo si è scolato mezzo bicchiere di rosé pensando fosse acqua e noi ce ne siamo accorti troppo tardi per fermarlo, è ancora in salute!

  2. Ciao una mamma di una bimba di nove mesi…e quando andiamo in gelateria di coni ne odiniamo 3… Uno per uno….x lei sarà più piccolo dei nostri,sicuramente, ma lei fa parte di noi….del nostro cibo…e cibo è condivisione…. Mi sono pentita anch io….ma del fatto che la prima volta le ho preso frutti di bosco e lei voleva la mandorla del papà 🙂

  3. Ho iniziato leggendo la mail di oggi,scendendo ho ‘trovato’quest articolo….
    Stranamente-hihi-ho deciso d rispondere qui….

    Iniziando a leggere mi viene subito in mente una favoletta di quand’ero piccola….di una principessa che aveva lasciato tutto il regno senza sale ecc.ecc..ec… Poveri sapori della vita! Il sale è così buono!
    Penso come già avrai letto nel 99% dei miei post che il cibo (sale e zucc compresi) usati consapevolmente possono rientrare nella sana alimentazione.

    Non mi dilungo perché questo è un tema che mi rende pesante….ti dico solo che provo un senso di buio quando leggo che i genitori prendono coscienza soloquando nasce un baby…….
    E prima?????

    La gente ride quando parlo d cibo e di cio che cucino….poi vedo loro stare una vita a dieta e io che mangio con gusto tutto….e ovviamente nn ho cambiato niente delle mie abitudini e Giada mangia tt con gusto perché erano gli stessi sapori che aveva in pancia….

    Durante la gravidanza ho avuto un piccolo rigetto x la carne(che già consumo poco per gusto) ma che mangio volentieri…. Ehm….a proposito di cinghiale…..quello lo adoro…..e anche Giada….
    Penso ti porteremo ad assaggiarlo 😉
    Ciauuuu

  4. Sono mamma di un bambino di 8 mesi una domenica siamo andati al bar con amici e ci siamo presi un gelato il mio bimbo ci guardava e io gli ho dato un po di panna 2 cucchiaini piccoli ma ora mi sento un po in colpa perché non so se ho sbagliato

    1. Ho iniziato leggendo la mail di oggi,scendendo ho ‘trovato’quest articolo….
      Stranamente-hihi-ho deciso d rispondere qui….

      Iniziando a leggere mi viene subito in mente una favoletta di quand’ero piccola….di una principessa che aveva lasciato tutto il regno senza sale ecc.ecc..ec… Poveri sapori della vita! Il sale è così buono!
      Penso come già avrai letto nel 99% dei miei post che il cibo (sale e zucc compresi) usati consapevolmente possono rientrare nella sana alimentazione.

      Non mi dilungo perché questo è un tema che mi rende pesante….ti dico solo che provo un senso di buio quando leggo che i genitori prendono coscienza soloquando nasce un baby…….
      E prima?????

      La gente ride quando parlo d cibo e di cio che cucino….poi vedo loro stare una vita a dieta e io che mangio con gusto tutto….e ovviamente nn ho cambiato niente delle mie abitudini e Giada mangia tt con gusto perché erano gli stessi sapori che aveva in pancia….

      Durante la gravidanza ho avuto un piccolo rigetto x la carne(che già consumo poco per gusto) ma che mangio volentieri…. Ehm….a proposito di cinghiale…..quello lo adoro…..e anche Giada….
      Penso ti porteremo ad assaggiarlo 😉
      Ciauuuu

  5. Io non sto evitando nessun cibo in particolare per la mia bimba di 13 mesi.. A parte il latte vaccino che non voglio darle, ma visto che prende il mio latte non mi pongo problemi per ora. Non le ho fatto assaggiare ancora il cioccolato, solo perchè mi sembra ancora presto.. Se ha preso da me diventerà cioccolato dipendente!

  6. Non credo che queste teorie facciano bene ai bimbi.Ora l autosvezzamento è una moda ma credete che un bimbo sia come noi, che si possa regolare? Una mia amica ogni tanto da un Cucchiaino di gelato a suo figlio di 7 mesi:il risultato é che lui subito dopo piange xche ne vorrebbe ancora e rimane con la voglia e a bocca asciutta. Sarà un bambino Felice? Ma và! Nutrite bene i vostri figli e fidatevi del vostro pediatra non di Internet.

    1. Se mi fossi fidata della pediatra avrei svezzato il bimbo a 4 mesi quando non era pronto facendogli ingurgitare liofilizzati e omogeneizzati contenenti una valanga di robaccia e avrei anche dovuto smettere di allattarlo! Fortunatamente non l’ho ascoltata e mio figlio a nemmeno due anni non soltanto è ancora allattato, ma mangia con gusto tutto quello che gli propongo (carne, pesce, verdure e frutta), usa le posate grandi con dimestichezza, beve da sempre nei bicchieri di vetro e, ciliegina sulla torta, è anche capace di chiedermi quello che vorrebbe mangiare e trovarlo nel frigorifero.
      Ripeto: non ha ancora due anni! Non conosco bambini svezzati alla vecchia maniera che siano in grado alla sua età di sapere cosa gli piace e decidere in modo equilibrato cosa vogliono mangiare.
      Noi abbiamo sempre avuto un modo di mangiare sano, anche prima della sua nascita…e lo abbiamo sempre lasciato fare: si, si autoregolano eccome! Ed è stata una scoperta fantastica!

        1. Anche il mio, stessa età del tuo e ancora allattato, chiede ciò che vuole mangiare…invariabilmente frutta, verdura, pesce, uova o carne.
          Poi, quando i vicini gli regalano un chupa chups diventa letteralmente matto dalla gioia, ma non credo ne sarà inesorabilmente segnato per la vita (anche perché io ne ho mangiati talmente tanti da vergognarsi)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

ISCRIVITI E RICEVI IN OMAGGIO LA NUOVA EDIZIONE DELL’EBOOK:
“E se si strozza?”

IN PIÙ IMPARA QUELLO CHE C’È DA SAPERE CON IL MINICORSO
SULL’AUTOSVEZZAMENTO!