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Allattamenti imbarazzanti…

imbarazzo ad allattare in pubblico

Provi imbarazzo ad allattare in pubblico? Oggi due testimonianze per molti versi simili tra loro.
La prima ci è stata inviata da Federica. Voi avete mai vissute di persona esperienze simili?

Federica e l’imbarazzo ad allattare in pubblico

Mi ritrovo spesso a leggere discussioni, generalmente molto accese, che hanno come tema l’allattamento alla luce del sole. Non vi partecipo mai, perché non sono (più) amante delle discussioni virtuali a perdere (tempo, principalmente).

Certo, non è facile rispondere a cotante argomentazioni. Sorvolo sui vari “ma non puoi dare un biberon” perché ricadrebbe più nella diatriba tette-biberon.

…come se allattare fosse una missione sacra!” ora, ho capito che si deve ironizzare su tutto (ironizzare = insultare, deridere gratuitamente e ribattere alle giuste proteste con un “non hai senso dello humour/non capisci l’ironia!”), ma se non è una missione sacra nutrire mio figlio, mi nominate almeno una missione sacra?

siete esibizioniste, volete mostrare le tette in giro” e qui un bel sospiro di sconforto. Gli “anni di lotte per la parità”, che vengono spesso tirati fuori come i cavoli a merenda, sono veramente serviti solo a conquistare un libertinaggio che, guarda caso, va ancora una volta a vantaggio degli uomini? E il diritto di rivendicare il seno come parte del corpo non relegata all’ornamento e al piacere maschile dove lo mettiamo?

le mamme sono egoiste e maleducate, mettono sempre i figli prima di tutto, e gli altri…” quindi per essere altruista e beneducata dovrei lasciar strillare di fame mio figlio, o meglio ancora, non uscire di casa (perché con gli strilli da fame potrebbe ancora una volta disturbare qualcuno), o meglio ancora, rinunciare a dargli il mio latte perché… a qualcuno “dà fastidio”. Dovrei quindi anteporre la tranquillità di un perfetto sconosciuto al benessere di mio figlio.

Ma analizziamo un po’ questo fastidio, in nome del quale dovrei ignorare mio figlio affamato. Siamo esposti a ogni genere di cosa “fastidiosa”, in nome della libertà individuale di adulti perfettamente avvezzi alle convenzioni sociali. Se un adulto ha fame in metro, si mangia una merendina o un bel kebab aromatico, e ci mancherebbe altro che qualcuno protesti. Se a un adulto va di fumarsi una sigaretta, in uno dei tanti luoghi dove non vige il divieto di fumare, mi prendo (insieme a mio figlio) le sbuffate mefitiche senza battere ciglio. Per non parlare della sempre gradevole visione dell’alleggerimento degli amici a quattro zampe (poco importa se il prodotto venga in parte rimosso o meno).

E l’allattamento? Non produce rumori molesti né odori sgradevoli, non porta via più dello spazio necessario a consentire alla mamma di stare seduta (e neanche sempre, fascia santa subito!), il seno, se si usa quel minimo di discrezione richiesto in tutto, neanche si vede ma si intuisce. E quindi, questo “mi dà fastidio, mi sento minato nella mia libertà!” non è un fastidio poi tanto diverso da quello che mi procurano i giovani con l’elastico delle mutande a vista, le signore attempate vestite da ventenni, la vista di una sciarpetta della squadra avversaria o una canzone di Gigi D’Alessio nella filodiffusione.

Io prendo molto sul serio il fastidio provato da chi è talmente ipersensibile da essere disturbato dalla vista di un bambino che poppa. Sono seriamente preoccupata per questa gente. Tanto che, per il loro bene, che mi sta a cuore più della salute di mio figlio, mi sento di consigliare loro che restare al sicuro nelle loro case senza tette e bambini li salverebbe da un simile scempio. Pensateci!


Il seguente pezzo provocatorio e pieno d’ironia invece l’ho trovato sulla pagina Facebook Scrunchy Mommies (sì, lo so… mi leggo le cose più assurde:) ). Essendo stato scritto da un americana per un pubblico prevalentemente americano è per molti versi lontano dal nostro modo di pensare, ma provate a immaginare che si parli di un bambino già “grandicello”, tipo 6-12 mesi o più, e vedrete che non lo è poi così tanto:)

Scrunchy mommies e l’imbarazzo… del biberon

Quando vedo una madre che dà il biberon non so proprio dove volgere lo sguardo. Non riesco a guardare al biberon o al bambino perché l’idea di dare latte artificiale a un bambino mi ripugna. E tutto quel latte che finisce dappertutto? No, no. no… e poi puzza! Non è giusto che mi trovi costretta ad assistere a una tale scena!

E poi cosa racconto a mio figlio? Come gli spiego che una donna dà il latte tramite una bottiglia di plastica? È troppo piccolo per capire come funziona il corpo di una donna ed è troppo difficile spiegargli che ci sono madri che scelgono di non allattare o non possono farlo per tutta una serie di motivi. Probabilmente non capirà che ci sono bambini che non hanno a disposizione la tetta e non voglio dover avere a che fare con spiegazioni imbarazzanti se gli capita di vedere un bambino che ciuccia dal biberon.

Quindi, alle madri che danno il biberon dico di andare a dare da mangiare ai loro bambini in bagno. Certo… so le scuse che tireranno fuori… i bagni pubblici sono sporchi e nessuno dovrebbe andarci a mangiare…

Per lo meno potrebbero usare il seno in pubblico, o quanto meno coprirsi con una coperta quando tirano fuori il biberon, così non sbattermi in faccia una tale indecenza. Lo so che ad alcuni bambini non piace stare sotto una coperta a ri-respirare il proprio CO2 per 20+ minuti alla volta, ma chi se ne importa… almeno facendo così la mia sensibilità viene protetta.

E se una donna non se la sente di dover affrontare tutte queste complicazioni, allora potrebbe organizzarsi in modo tale da uscire di casa quando sa che il bambino non deve mangiare. Dopo tutto un bambino che prende il latte formulato mangia ogni 3-4 ore, per cui può dargli da mangiare quando torna a casa e se poi lo vuole prima… piangerà un po’.

Devo ammettere che non mi piace vedere i biberon in pubblico e da brava cittadina americana è mio diritto non essere esposta a una tale indecenza. Queste donne dovrebbero rendersi conto che sono circondate da persone e devono ricordarsi che potrebbero recare loro offesa.

Dopo tutto il mio diritto di non essere turbata è più importante del diritto che un bambino ha ad essere nutrito, no?


Ora sta a voi… Cosa ne pensate? È vero che chi allatta viene stigmatizzato? E chi non allatta? Anche loro dicono di ricevere la loro percentuale di “frecciatine. Bisogna ricordarsi però che le statistiche parlano chiaro… le donne che allattano passati i 3 mesi sono poche e passati i 6 sono una specie in via di estinzione (tant’è che mi sono già chiesto se c’è nessuno che allatta…).
Come fare a mantenere l’equilibrio tra queste due realtà, però promuovendo sempre e comunque l’allattamento al seno?

Diteci la vostra.

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44 risposte

  1. Condivido!Prima bimba allattata fino a quasi tre anni;taaanti commenti inutili e insulsi soprattutto da estranei(e si’ che non l’ho mai fatto in maniera plateale)e generalmente,anche se infastidita,sorridevo e rispondevo”Non gli sto mica dando grappa,eh..e’ solo latte di mamma!”.Col secondo me ne sono semplicemente fregata,allattavo anche mentre facevo la spesa,con lui in fascia :-))

  2. condivido in pieno questo post! io non mi sono mai fatta problemi ma purtroppo facce infastidite ne ho viste…ma chi se ne frega…è la cosa più naturale del mondo!

  3. Io mi organizzo x allattare a casa solo xchè ho due gemelli, ma se devo/voglio uscire allatto anche in pubblico, purtroppo però un bimbo alla volta. Insieme come faccio a casa è scomodo (i miei cuscini!) e appariscente (tette al vento x davvero!) se avessi un solo bimbo non mi farei nessun problema, io mangio tranquillamente in pubblico non capisco xchè i lattanti non possano farlo, i seni sono fatti x quello!

  4. Allatto DAPPERTUTTO, non mi faccio problemi se non a nascondere la panza oscena!
    Non mi ha mai detto niente nessuno sconosciuto..
    Una mia amica mi ha chiesto, dopo averle detto che il bimbo aveva fame, “ma come fai? qui?”;
    mio padre mi ha chiesto “qui al bar così?”
    e mio cognato ha detto a mia madre, ma era una battuta “dì qualcosa a tua figlia che ha sempre le tette fuori!!”.
    Sguardi sbigottiti arrivano sempre, ma soprattutto dai miei coetanei (ho 19 anni) che generalmente fanno più fatica a vederlo come una cosa naturale (ma non è neanche sempre detto)…
    Gente ho una notizia bomba, le tette sono nate per questo!!!!

  5. io ho tirato fuori la tetta davanti a 2 carabinieri che mi avevano fermato al posto di blocco…la bimba ha iniziato a piangere…et voilà! s’è calmata!

  6. ho sempre allattato OVUNQUE mio figlio fino a quasi due anni!! e ora allatto OVUNQUE anche la sorellina.. Nutrire i propri figli è un fatto naturale e se qualcuno è “disturbato” dalla vista di un bimbo che mangia allora ha dei problemi molto seri!

  7. andrea_ infatti la domanda è lecita (anche se davano per scontato che allattassi), la mia risposta educata, la loro reazione no. Non ho capito cosa intende con “terze persone”. 
    Ho smesso di allattare esclusivamente dopo 25 giorni, li ho contati e questo ti dovrebbe dare un’idea di quanto penosa sia stata la mia decisione di smettere.

  8. Credo che cambi drasticamente il giudizio pubblico in base all’età del bimbo..finché è “piccolo” tipo 6 mesi allora allattare al seno è il top quindi è più probabile che la madre venga vista come inadatta o incapace di nutrire il figlio nel miglior modo..passato questo periodo e aumentando l’età del bimbo il seno comincia a creare fastidio o curiosità o genera commenti inutili e superficiali.. Allatto al seno mio figlio di quasi tre anni e ho notato un po’ questo andamento..

  9. con pupo di quasi 17 mesi, il seno è quasi una prugna secca, quindi non capisco il discorso del”esibizionista, vuoi far vedere il seno”, ci sarebbe da ridere, non da ammirare.. Fantastica la seconda!

  10. io mi trovo più nella prima ma la seconda è stupenda!!!! ormai allatto da più di due banni e ho imparato a fregarmene!!! però mi spiace ci siano mamme che scelgono di non allattare proprio per quello che può dire la gente!

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