Autosvezzamento.it
Cerca
Close this search box.

Aggiustare i libri per bambini: una pagina strappata

Avete presente quando ritrovate il bel libro della Pimpa spaccato a metà o magari Peppa Pig senza naso perché mezza pagina è stata vandalizzata dalle manine imbottite della vostra tenera creatura? Ecco, oggi vorrei provare a lasciarvi qualche suggerimento per riparare e prendervi cura dei libri dei vostri bambini.

Aggiustare i libri per bambini: una pagina strappata – paginaDi mestiere sono restauratrice di libri, ma qui cercherò di dare suggerimenti semplici da mettere in atto con materiali reperibili da tutti con facilità; i manoscritti del ‘500 per il momento possiamo lasciarli da parte 😉

La nostra bimba “grande” è sempre stata di maniere abbastanza delicate e i libri sono arrivati a compiere 3 anni in condizioni quasi perfette. Ma da quando per casa cominciò ad aggirarsi un certo mostro a 4 zampe (di cui vedete un’istantanea qui sopra) l’antifona è cambiata. Il bello poi è che gli anni passano, ma i libri continuano a danneggiarsi come e se non più di prima…

Regola numero 1: non usate lo scotch!

Lo scotch è utile, spesso pure divertente e senz’altro veloce da usare, ma se tenete ai vostri libri non lo usate mai per ripararli: invecchiando, e questo accade nell’arco di pochi anni, l’adesivo prima tende quasi a sciogliersi diventando appiccicoso per poi finire con il seccarsi totalmente diventando scuro e separandosi dal film plastico: in pratica rimanete con un po’ di plastica che cade e una macchia indelebile sul vostro libro.
Quindi NO allo scotch! Che si tratti di una pagina, che si tratti del dorso… non lo usate.

Come riparare una pagina strappata

Vi serve innanzitutto:

  • un adesivo, cioè della colla.
  • un pennellino dalla punta sottile
  • della carta oleata o, in alternativa, normalissima carta da stampante.
  • carta bianca (come sopra, comune carta da stampante va benissimo)

Se riuscite, usate della metilcellulosa: la trovate come colla per carta da parati, si scioglie in acqua in percentuali che potete scegliere (per farla più o meno densa) e invecchia abbastanza bene senza dare particolari problemi. In alternativa potete usare della colla vinilica anche se in un mondo ideale sarebbe meglio non usarla e, se proprio non si trova di meglio, sarebbe bene che fosse non acida. Ma, cercando di essere concreti, non credo che trovare colla vinilica non acida nelle cartolerie sia semplicissimo, quindi ci copriremo gli occhi, ci attapperemo le orecchie e accontenteremo di normale colla tipo vinavyl, coscienti del fatto che non è ideale visto che anch’essa nel tempo inacidisce e ingiallisce. Se usate metilcellulosa, meglio che sia densa.

  1. Quando la carta di strappa tende a delaminarsi un po’ e il risultato è solo molto raramente uno strappo netto. “Studiate” il vostro strappo e, pensando di ricongiungere i lembi, cercate di capire quale parte va sopra e quale sotto (cosa facile con la carta colorata, meno con quella bianca).
  2. Inserite sotto alla pagina da riparare un foglio di carta protettiva in modo da non sporcare quella sottostante e stendete la colla lungo lo strappo come nell’immagine.Aggiustare i libri per bambini: una pagina strappata – pagina
  3. La colla va stesa bene e con precisione; ne basta poca perché il potere adesivo è sufficiente e perché per sporcare con una sbavatura ci vuole davvero un attimo!
  4. Una volta stesa la colla, sostituite il foglio di carta protettiva con la carta oleata (parte lucida a contatto con la pagina da aggiustare) o con un foglio pulito. Ora sovrapponete i due strappi e premete delicatamente con il dito facendo attenzione a non sporcare. “Massaggiate” la zona con il polpastrello.
  5. Se avete usato metilcellulosa, poiché asciuga lentamente e l’umidità che contiene può far ondulare la carta, utilizzate qualche tomo voluminoso per mettere il libro sotto peso: ricordate di mettere 2-3 di fogli di carta tra la pagina riparata e il resto del libro per aiutare l’umidità ad uscire e a non lasciare brutte pieghe sulla pagina.

E se invece ho un taglio o uno strappo netto?

Questo è l’unico caso in cui lo scotch è concesso 🙂
Ma se volete fare un bel lavoro e limitare i danni, non vi limitate ad attaccare il pataccone di scotch sul taglio: tagliate il nastro adesivo in striscioline larghe 3-4 millimetri e applicatele con cautela sulla zona interessata. In questa maniera riuscirete a recuperare una pagina che magari è stata assalita da un paio di ferocissime forbici con la punta arrotondata ;-D

Fatto!

Per finire, vi lascio un pensiero… Anche se i libri fanno parte di quella categoria di oggetti che in genere ci piace tenere con cura e vedere in buono stato, credo che sia giusto ricordarsi sempre che, come si diceva in questo articolo, i bambini vivono i libri dapprima unicamente come oggetti e solo più avanti iniziano ad assumere per loro anche altri significati. Per cui, se il bambino lascia i segni dei denti sul dorso del libricino cartonato o, più grande, colora a modo suo le pagine, le stropiccia o le strappa addirittura… proviamo a ricordarci che in fin dei conti l’oggetto libro è “servile” alla sua crescita e non il contrario:)

Del resto anche uno scarabocchio o uno strappo sono segni di storia, della storia dei nostri bimbi… non so voi, ma io mi intenerisco molto a vedere i miei cerchietti sui libricini anni 70 🙂 e quando per lavoro trovo sui libri di cui mi devo occupare tracce umane, dai peli (bleah!) alle impronte digitali, dal cerchio lasciato dal fondo di una tazza alla goccia di una candela con cui si illuminava la lettura, è allora che sento che quegli oggetti hanno davvero una storia da raccontare che va al di là delle parole scritte…

E ora ripetete tutti insieme a me “Non usare mai lo scotch!” 😀

IMPORTANTE: non applicate questi metodi su libri rari e di pregio, se avete un libro a cui tenete particolarmente o che credete abbia un valore rivolgetevi ad un restauratore professionista. Questi suggerimenti sono pensati per libri da “vivere” e non per la conservazione.

ISCRIVITI e ricevi SUBITO
in OMAGGIO
la NUOVA EDIZIONE dell’ebook,
“E SE SI STROZZA?”

IN PIÙ IMPARA
QUELLO CHE C’È DA SAPERE CON IL
MINICORSO

COS’È L’AUTOSVEZZAMENTO E PERCHÉ È DAVVERO PER TUTTI.
Con oltre 140 ricette per TUTTA la famiglia

18 risposte

  1. Help, consiglio!
    Con tanto amore ho rimpatriato per Cucciola i miei vecchi libri di quando ero bambina, e lei ne ha scelti 3 che le piacciono da matti. Problema: sono rimasti per taaaaaanti anni sulla vecchia libreria della casa di campagna, e puzzano un pò di umido.
    Mi chiedo 2 cose: la prima, se c’è il rischio di qualche muffa che possa fare del male alla mia Cucciola. La seconda, come posso far sparire l’odore? Per adesso, la sola idea che ho è di aspettare giorni caldi e piazzare i libri in pieno sole… ma la cosa non è di realizzazione immediata …

    1. alexaleaia , Eccomi a rapporto! 😀
      Allora, innanzitutto: c’e’ proprio muffa o puzzano solamente di umidita’? Se c’e’ muffa si’, non glieli lascerei perche’ le muffe possono essere tanto care e tanto belle (penso ai formaggi puzzoni che io adoro!) ma anche tanto pericolose. Se c’e’ muffa te ne accorgi senza difficolta’: puoi trovare macchie di carta “digerita”, e di conseguenza molto fragile e dalla consistenza feltrosa, che possono variare dal neutro al viola, al nero, e/o vedi la classica peluria o polverina in superficie. Se il caso e’ questo, potresti piazzarti all’aria aperta armata del tuo aspirapolvere con filtro hepa, se ce l’hai, e se hai un accessorio di quelli con bocchetta piccola e con setole, usalo per aspirare dove vedi queste fluorescenze. In alternativa, metodo piu’ “popolare” e alla fine anche meno rischioso per il libro, usa un grosso pannello morbido e largo con cui spolverare le pagine. Mi raccomando da fare sempre all’aperto e meglio ancora con una mascherina su naso e bocca, spolverando sempre in direzione opposta a te. Se invece e’ solo un problema di odori, probabilmente un po’ aria e’ tutto quello di cui hanno bisogno. Fagliela prendere mettendoli aperti a ventaglio in una zona areata per qualche giorno, ricordandoti di cambiargli posizione ogni tanto per evitare che prendano forme strane(per esempio se hanno la copertina morbida tenderanno a cedere su se stessi o se sono molto corposi potrebbe danneggiarsi il dorso a causa del peso della carta) finche’ il nasometro  🙂  non ti dira’ che puo’ bastare  🙂  Evita di tenerli sopra una fonte di calore troppo forte (termosifone) e sotto una fonte di luce diretta (sul davanzale della finestra).
      Se c’e’ altro sono qua  😉

      1. Gloria_ alexaleaia  Mitica! Grazie!
        No no, di macchie strane non ce ne sono, meno male! 
        Pesanti di certo non sono, due sono a copertina morbida, circa una decina di pagine in formato un pò più piccolo di un A4, il terzo piccolino, quadrato, a copertina rigida con doppia pagina per ogni lettera dell’alfabeto. 
        Devo solo ricordarmi di piazzarli aperti ogni mattina, perché alla sera la Cucciola li prende e me li fa leggere 70 volte ciascuno…

  2. metodo applicato con successo!
    sabato la Cucciola stava, come al suo solito, dando il biberon agli animali raffigurati su quel vecchio libro dell’alfabeto di quand’ero piccola, quando tutt’ad un tratto sento un desolato ‘NOOOOOOOOOOOOOOOOO!’: doppia pagina strappata in diagonale, con dei bei bordi larghi larghi… Gloria, devi per forza esserti sentita circondata da tanti tanti cuoricini rosa emessi dal mio pensiero a tua intenzione … Ho detto alla Cucciola ‘non ti preoccupare, adesso la mamma li cura e domani sarà passato tutto’ … 
    In effetti, si vede la ‘cicatrice’, e un pochino di colla ha sbavato leggermente, trattenendo un fiocchetto della carta assorbente messa tra le pagine, ma a parte questo, tutto a posto!

      1. Gloria_ si!  già lo so che tra 20 anni me ne staro li a contemplarlo con la lacrimuccia di gioia pensando a com’era la mia piccolina …

  3. Ho anche il progetto di creare proprio un libro con dei fotomontaggi della Cucciola adattando le sue foto alle parole della canzoncina inventata che le cantavo (stonatissima, sulle note di ”non verrai farfallone amoroso”) da piccolina … ma non so quando riuscirò mai a farlo …

  4. Questo articolo mi va dritto al cuore! Adoro i libri, e mi piace anche vederli ”vissuti”, anche se una ditata cioccolatosa mi fa meno tenerezza di uno scarabocchio. 
    Mi ha pianto lo stesso cuore per un libricino vandalizzato in modo irreparabile dalla Cucciola: era un libro con gli animali della giungla, che quando aprivi le pagine venivano fuori in rilievo per un gioco di piegature. La Cucciola ha strappato a pezzetti piccoli tutti i musi di tutti gli animali, non so perché, forse non le piaceva vedere queste bocche spalancate. I pezzi sono stati sparsi un pò in giro per il mondo, non sono riuscita a raccoglierli tutti. Quello che vorrei fare, ma non ho mai avuto tempo (sopratutto, fuori dalla vista della Cucciola, che non se ne starebbe di sicuro seduta buona a guardare), è armarmi di pennelli e dipingere un muso nuovo agli animali. 
    Altrimenti, di solito i libri li tratta piuttosto bene, è capitato che si staccasse una pagina da un libro vecchio vecchio di quando ero piccola, ma se no, li coccola, dà il biberon  alle figure che le stanno più simpatiche, e li manipola con dolcezza.

      1. Gloria_ ahhahaha allora mi correggo, ti vedo lì nel silenzio del laboratorio a sclerare dietro alle colle varie ahhaha un bacio

  5. io ci sono sempre andata giù di scotch, ma soprattutto i nostri libri si distruggono sulla copartina e le pagine si staccano… più che un restauratore servirebbe un rilegatore! e lì lo scotch quello largo da pacchi trasparente ci è di aiuto. ne abbiamo alcuni che si reggono ormai ‘con lo sputo’, come si dice a Roma… hai suggerimenti in questo caso? colla? comunque hai ragione, gli scarabocchi sono belli, io ho cercato dei libri della mia infanzia proprio per passarli a mio figlio e ritrovare certi scarabocchi miei e di mio fratello è stato molto tenero!
    PS: complimenti per il lavoro che fai 😉

    1. Ma si’, lo scotch e’ ahime’ un grande classico, lo abbiamo fatto tutti e le stesse biblioteche sono piene di libri e documenti rattoppati cosi’ proprio da bibliotecari e archivisti pieni di buone intenzioni ma che hanno causati non pochi danni (a volte pero’ nel fare danno hanno comunque contribuito a salvare pezzi di storia, come al solito non tutto il male viene per nuocere!). Pero’ no, lo eviterei decisamente… O meglio, va benissimo per qualcosa che deve durare il tempo del suo utilizzo e basta, per la sola durata dell’infanzia del bambino o per qualcosa che non ci interessa che sopravviva piu’ di qualche anno. Se invece ci piacerebbe tirare fuori i libri dalla scatola dopo venti o trent’anni e trovarli ancora in forma, allora meglio non usare nastro adesivo 🙂
      Per le copertine che si staccano.. stay tuned 😀 e’ un po’ complesso, ma pensavo di dare qualche idea anche per quello coprendo le varie tipologie di copertine che in genere abbiamo in casa!
      (p.s. Grazie, polveroso ma appassionante :)))

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

ISCRIVITI E RICEVI IN OMAGGIO LA NUOVA EDIZIONE DELL’EBOOK:
“E se si strozza?”

IN PIÙ IMPARA QUELLO CHE C’È DA SAPERE CON IL MINICORSO
SULL’AUTOSVEZZAMENTO!