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Qualche giorno fa abbiamo parlato di riflesso faringeo e rischio di soffocamento e ci siamo lasciati sottolineando quanto sia importante la prevenzione: parliamo di “soffocamento, cosa non dare”
Prevenire, sì, ma come? Oggi facciamo un elenco di “dos and don’ts” soffermandoci su quali sono i cibi più rischiosi, a cosa bisogna prestare particolare attenzione ecc.

soffocamento cosa non dare

Ecco una lista (di certo incompleta) di alcuni comportamenti da evitare, cosa non fare e di come minimizzare, per quanto possibile, i rischi:

Soffocamento, cosa non fare

Soffocamento cosa non dare

Più che i singoli alimenti, fate attenzione al mix forma-scivolosità-consistenza.
Gli alimenti più a rischio sono quelli piccoli e lisci, (come arachidi, chicchi d’uva, pomodorini, frutta a guscio in generale, caramelle dure, olive ecc), appiccicosi (come potrebbe essere il burro di arachidi, caramelle gommose o un boccone troppo grosso di prosciutto crudo), che si spezzano senza perdere la loro consistenza soda (come le carote crude, la mela, i biscotti secchi), che hanno dei filamenti (finocchio crudo, sedano, prosciutto crudo ecc).

Quindi niente carote, niente mela e niente uva?
Con le dovute cautele, alcuni cibi si possono proporre lo stesso: una mela intera potrebbe essere più facile da rosicchiare di uno spicchio, l’uva e i pomodorini li tagliamo a metà, le nocciole le schiacciamo, le carote e i finocchi all’inizio le facciamo cuocere bene, al prosciutto togliamo “i filetti” e verifichiamo che non ne finisca troppo in bocca.

All’inizio dello svezzamento, per alimenti come la mela ma in linea generale con tutto ciò che riteniamo potrebbe essere problematico, si può provare e vedere come si gestisce il bambino, con che formato si trova meglio o peggio, e semmai si può accantonare l’alimento e riprovare più avanti, tanto mica abbiamo alcuna fretta 🙂

Ricercando per scrivere questo post, ho incrociato in più di un caso raccomandazioni come “non dare le arachidi (o chicchi d’uva in un altro caso) fino ai 5 anni di età”; questo divieto mi ha fatto riflettere molto e mi sono posta delle domande: evidentemente i casi di bambini al di sotto dei 5 anni soffocati da un’arachide o da un chicco d’uva sono tanti… troppi… ma ha davvero senso vietare un alimento fino a 5 anni? E a 5 anni cosa succede? Questo divieto, davvero tutela me, bambino, o mi mette più a rischio avendomi privato dell’opportunità di fare lentamente pratica?

Riflettendo, a me sembra più costruttivo puntare sull’attenzione (dei genitori) e sull’educazione (dei figli). In un commento all’articolo sul rischio di soffocamento la nostra Valentina racconta una cosa che io ho trovato molto carina e anche illuminante

Mia figlia adora le nocciole e a me fanno una paura incredibile. Gliele do perché le adora e ad ognuna le dico: “fammi sentire bene lo sgranocchio” e lei lo ha preso un po’ come una abitudine. Le prende una per volta, mi guarda, le rompe con i molari e poi fa “croc”!

Ecco, insegnare ad affrontare un problema invece di vietare, accompagnare piuttosto che tenere alla larga…

Se poi volete approfondire, ecco il mio video sull’argomento soffocamento e come fare per evitarlo.

E io vi lascio con questo pensiero, voi ditemi il vostro 🙂

83 risposte

  1. Ciao Valentina, quello che succede a tuo figlio è assolutamente normale per un bambino abituato ad assumere solo cibi liquidi e semiliquidi. Fai questa prova: immagina di bere ua tazza di brodo con pochi pezzi di pasta abbastanza grande, o una zuppa passata con rari pezzi di verdura intera. Stai bevendo e all’improvviso ti senti in bocca qualcosa di troppo grande

  2. mio figlio 12 mesi svezzato in maniera quasi tradizionale (nel senso che a pranzo coi nonni mangia pasta con verdure e carne in forma tritata/passata no omo/lio), la sera a tavola con noi, assaggia le nostre cose. tuttavia non appena trova qualcosa di troppo consistente nella pastina si fa venire i conati di vomito e in molti casi vomita tutto ciò che ha mangiato fino ad allora. io non riesco a passare al cibo in pezzo perchè ho troppa ansia che si strozzi. ogni volta che ci provo (con verdure, carne e pesce) va a finire che vomita e quindi continuo a frullare (anche se diminuisco il livello di “cremosità”).  sono disperata..è colpa della mia ansia?

  3. Offri pezzi più grandi che lei possa maneggiare bene, i pezzi piccoli a 6 mesi fanno peggio, io le ho dato un pezzo ti pollo grande quanto il mio palmo e le patate arrosto tagliate a spicchi o rondelle

  4. Mia figlia di quasi 7 mesi vomita non appena ha in bocca qualunque cosa di consistenza diversa dal latte. Siccome la pediatra mi ha detto di provare a farla mangiare dopo la poppata, succede che ogni 2x3vomita tutto il latte e non mangia nulla… aiuto.

  5. anna buiatti , ciao Anna. Nessuno consiglia di dare le arachidi. Nel post si commentava solo sull’utilità di vietarli a tappeto fino a 5 anni e si invita a valutare caso per caso. 
    Dopo tutto anche a 5 anni può succedere che vadano di traverso, no? Più che al calendario bisogna fare attenzione al bambino in generale e soprattutto quando mangia in particolare.

  6. Io sono infermiera pediatrica e in pronto soccorso ho incontrato diverse volte bimbi piccoli ( 1-2 anni) con inalazione di arachidi e altra frutta secca con conseguente disostruzione chirurgica a livello di bronchi e talvolta polmonite. Ok autosvezzamento ma perché dobbiamo introdurre subito arachidi pericolose? Per quanto un genitore stia attento può succedere. …..

  7. @ChiaraC io eviterei proprio le caramelle dure, a 5 anni io ancora non gliele dò. Sono veramente tremende e poi non sono un cibo, quindi non è una buona educazione alimentare (anche se sporadica) meglio evitare gli zuccheri raffinati, sono un cibo vuoto che hanno solo calorie e nessun nutrimento vero. (Infatti i cibi biologici confezionati non li hanno), inoltre danno picchi glicemici, aumentano le adenoidi..insomma negative le caramelle.

  8. io l’ho allattato per 19 mesi ma dagli 8 beveva dal bicchierino, nessun problema..ma a pochi mesi ogni tanto gli davo del latte mio da un cucchiaino o bicchierino ed ha imparato

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