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Pesche sciroppate e succo di pesca

pesche sciroppate autosvezzamento

Se avete abbondanza di pesche o solo vi va di sperimentare per godervele poi durante l’inverno provate a farle sciroppate o a farle diventare succo.

Pesche sciroppate

Sono un classico di casa mia, ricordo da bambine il pentolone gigante che bolliva in giardino pieno di barattoli di passata e di pesche e sono facilissime da fare. Dopo aver sperimentato un paio di ricette trovate online sono tornata a quella originale di famiglia, che trovo senz’altro la migliore.

Scegliete pesche mature ma non troppo e che si stacchino bene dall’osso.
Sbollentatele per 1 minuto o 2, quanto basta per riuscire a spellarle facilmente, e tagliatele a metà (lungo la linea) staccandole dall’osso.

Inserite tutte le mezze pesche che riuscite ad inserire nel barattolo (avrete scelto quelli con tappo di metallo, ermetici e li avrete precedentemente sterilizzati) e poi versate un po’ di zucchero negli interstizi tra una pesca e l’altra e sopra a quelle che riuscite a coprire. La quantità la faccio ad occhio, io in un barattolo da 700 ml (vedi foto) riesco a mettere circa 4 pesche e mezza a cui aggiungo più o meno 6 cucchiai di zucchero.

Lascio decantare i barattoli per almeno un’oretta, dopo la quale si è formato già un po’ di liquido, poi li faccio bollire in una grossa pentola per mezzora.

Lasciate raffreddare e… fatemi sapere come sono! 😀


Se poi vedete che le pesche non si spaccano troppo facilmente (o affatto), allora ecco pronto il piano B.

 Succo di pesca autosvezzamento

Succo di pesca

Prendete le pesche lavatele e separatele dall’osso (io non le sbuccio), successivamente pesatele: supponiamo che ne abbiate 1 Kg. In un pentolone fate bollire circa 800 ml di acqua con dello zucchero. La quantità di zucchero è molto soggettiva, in quanto dipende dalla dolcezza della frutta e dal vostro gusto. In questo caso avevo delle pesche noci rosate (per questo il succo è di quel colore) davvero dolcissime, per cui ho aggiunto circa 100 g di zucchero ed era già troppo… Con frutta diversa ne ho dovuto aggiungere anche il doppio se non il triplo. Vi consiglio di fare delle prove durante la preparazione ricordando però che il risultato finale sarà più dolce di quello intermedio.

Dopo che l’acqua e lo zucchero hanno bollito per qualche minuto aggiungete il succo di un limone (per evitare che la frutta cambi troppo di colore) e buttate le pesche e fatele bollire per circa 15 minuti fino a che si spappolano facilmente. Spegnete il gas e lasciate freddare per qualche minuto (se non altro eviterete di scottarvi).

Prendete un passaverdure e passate le pesche. Vi sconsiglio il frullatore (a immersione o altro) perché riempirà di bolle il succo; non che le bolle siano un problema, ma a qualcuno magari non piacciono e non sono belle a vedersi.

Adesso è il momento di imbottigliare… prendete un colino dalla trama fine e un imbuto e con l’aiuto di un mestolo versate il succo in barattoli di vetro (tipo quelli della passata) precedentemente sterilizzati. Nel colino rimarranno le fibre più grosse che con l’aiuto del mestolo strizzerete bene per raccogliere tutto il succo. (Volendo le fibre si possono riutilizzare in un dolce). Una volta che avete messo tutto il succo nei barattoli, metteteli in un pentolone di acqua fredda coperti fino all’orlo e fateli bollire per una ventina di minuti. Successivamente fateli raffreddare nell’acqua e se riuscite a non aprirli e berli subito vi dureranno tranquillamente fino all’estate prossima.

Chiaramente lo stesso procedimento lo potete utilizzare con le albicocche o qualunque altro frutto succoso che vi capiti sotto mano.

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