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Un “bambino taglia small”: i primi 8 mesi

Chiara ci scrive un messaggio attraverso la nostra pagina Facebook, un racconto troppo lungo per limitarlo ad un post sul social network, dunque ecco qui la storia sua e del suo bambino, che assomiglia alla storia di tanti di noi.

Bambini di piccola taglia, bambino taglia small

Sono Chiara, sono una mamma. Il mio bambino ha poco più di 8 mesi, è nato con cesareo perché podalico. Un bambino taglia small, così mi hanno detto, alla nascita: 48 cm per 2700 gr.

Bambino taglia small

Ho sempre avuto un tarlo per il peso proprio grazie a quelle paroline, “bambino taglia small”, dette dal ginecologo in sede di nascita e grazie ai familiari  che, dopo esperienze passate poco felici, mi sono sempre stati addosso per la quantità di cibo assunto da Lui. E prodotto da me (quante volte mi hanno fatto sentire una mucca…).

Questa premessa per dire che, se ho allattato esclusivamente al seno a richiesta per i primi 4 mesi, è stato solo merito mio e Suo; nessuno mi ha mai incoraggiata, nemmeno la pediatra.
Dunque abbiamo praticato l’allattamento esclusivo a richiesta, veramente a richiesta e senza orari, fino a quando Lui aveva circa 4 mesi. In quel periodo, da un giorno all’altro ha smesso di evacuare feci da solo e quindi, su consiglio della pediatra, ho introdotto nella sua alimentazione la pera grattugiata tutti i giorni, senza esito.

Quando Lui ha compiuto 6 mesi la pediatra e i familiari hanno iniziato a sollecitarmi: “Bene, da oggi puoi iniziare ad introdurre cibi diversi” e via con lo schema per fare il brodo, con le creme di riso , ecc. ecc.
Quindi, sentendomi una perfetta idiota che non sa manco fare un brodino vegetale, ho provato: ad agosto c’erano più o meno 35 gradi tutti i giorni e io a cucinare per 2 ore e mezza un litro di brodo…
Comunque l’ho fatto.

Lui era già un po’ che dimostrava interesse per la tavola e per quello che vi succedeva, ma il brodo con la crema di riso proprio non lo voleva e così, dopo un paio di tentativi, ho interrotto la prima prova di “divezzamento”.

Continuiamo l’allattamento felici e contenti (io&Lui), ma gli altri intorno?
No ma devi iniziare!
Sei una mamma pigra!
Non cresce abbastanza!
Non gli passi più il ferro!

Uff, com’è stato faticoso… Tanto che presto ho smesso di ribattere a tutta la serie di consigli/rimproveri e ho continuato a fare come mi pare, interrompendo anche la pera grattugiata.

Ai primi di Settembre, nuovo giro dalla pediatra, nuovo incoraggiamento al divezzamento e io ci ricasco perché, non ci scordiamo, è un bambino taglia small. Brodi con verdura del nostro orto bio e carne (coniglio/agnello di provenienza controllata). A questo giro elimino le varie creme e inizio con le “pastine” con l’aggiunta di parmigiano, olio bio fatto da noi e un po’ di sale. Lui a volte gradisce, ma la maggioranza delle volte tutto finisce nella ciotola del nostro cane, con suo sommo gaudio.
Seconda prova: fallita.

Intanto però io, grazie a Facebook, ho scoperto l’autosvezzamento, mi sono letta “Io mi svezzo da solo” (“Autosvezzamento per tutti” l’ho letto solo dopo) e ho iniziato a sentirmi un po’ meno sola. Così Lui, presente ad ogni pasto su seggiolone altezza tavolo, assaggia il nostro cibo: pasta con il pesce, pane, pera (di nuovo, ma a pezzi), pezzo di parmigiano… A volte si fa imboccare, altre no, chiude la bocca e piange. Io ancora non mi fido della sua abilità, continuo a prepararGli brodo, passato di verdura e pasta e Lui a volte mangia. La maggioranza NO (il cane è super felice).

Continuo ad allattare a richiesta. Compiuti otto mesi, nuovo tagliando dalla pediatra:
“Mangia?”
“Sì, mangia… il nostro cibo e ancora tanto mio latte”
“Eh, però cresce!”
“Eh sì, le pappe non le ha mai volute”
“Mi raccomando niente uovo intero e solo pesce bianco bollito o al vapore e la carne per il ferro!”
“Certo certo, come vuole lei… certo…” Io, sarcastica.

Oggi ha 8 mesi e 13 giorni, misura 70 cm ed è 8 kg, è ancora un “bambino taglia small” e forse non sarà mai un “bimbone”, ma è sorridente e molto sveglio, quindi non credo gli manchi niente.

Da qualche giorno non gradisce più essere imboccato, esamina con attenzione quello che ho in mano e chiude la bocca. Ieri sera ho preparato pasta con il pesce e polpette di miglio, zucca e robiola cotte al forno; gli ho depositato delle penne e delle polpette sul vassoio del seggiolone e Lui, con manina incerta, ha afferrato la pasta tra indice e pollice e se l’è mangiata, così anche per le polpette. Ogni tanto esagerava nella quantità e sembrava strozzarsi… ma alla fine è andato tutto bene, e lui felice.

Grazie! A questa pagina, alle persone che ci sono dietro e a tutti quelli che la rendono viva con i racconti delle loro esperienze!

Chiara, mamma di Tiziano.

Anche tu ti ritrovi nella storia di Chiara? Come vivi o hai vissuto lo svezzamento del tuo bambino “taglia small”?
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Leggi anche Le madri incapaci.

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25 risposte

  1. Luchino: 18 mesi, 79 cm e circa 9,700. È sveglissimo, vivace, energico, poppa e mangia parecchio. Insomma una forza della natura nonostante la taglia small!

  2. Primo figlio, nato di 2900g, bene primo mese poi una crescita bassissima. Seguito consiglio del pediatra, aggiunta di latte, unico risultato che il mio e’ andato indietro ( senza effetti positivi sul peso). Secondo figlio, nato 3200 g, male la crescita Sin da subito. Sicché, al solito consigli del pediatra, sono andata avanti col mio latte: lui è sempre piccolo ma siamo tutti più sereni.

  3. La mia è una super small! Ha quasi 9 mesi e pesa 6180 gr (nata 2460). Il pediatra dice che dovrei darle l’aggiunta perché probabilmente ilio latte non basta/non ha sostanza, ma all’età che ha non ci penso proprio; purtroppo nonostante la metta a tavola con noi, fa un poì come Tiziano, il bimbo di Chiara: alle volte si fa imboccare (con lo yogurt o la minestra), alle volte serra la bocca e piange, altre sembra abbia il seggiolone con il sedile che bolle e vuole scendere; non sembra molto interessata al cibo in generale e forse cresce davvero un po’ poco, però è molto attiva, sorridente, fa già i primi passi con la mano, in pratica è in moto perpetuo 🙂 sicuramente ogni tanto qualche dubbio mi assale poi però penso anche che se avesse davvero fame, si farebbe intendere e che forse nonostante tutto il mio latte le basti.

  4. 2920g alla nascita, ma io sono una mamma taglia small (150cm) quindi non mi sono sinceramente mai posta il problema e fortunatamente neanche i miei, altrettanto taglia small…da piccola sempre sul 3-10 percentile, come anche la mia cucciola (anche se ha un po’ preso anche dal papà ed è già più sul 15-25mo). Insomma, nel nostro caso di famiglia e appunto mai fatto nessun problema, anzi per assurdo qualcuno mi dice anche che è grande…boh, forse vicino a me siamo in proporzione 😛

  5. La mia è una super small! Ha quasi 9 mesi e pesa 6180 gr (nata 2460). Il pediatra dice che dovrei darle l’aggiunta perché probabilmente ilio latte non basta/non ha sostanza, ma all’età che ha non ci penso proprio; purtroppo nonostante la metta a tavola con noi, fa un poì come Tiziano, il bimbo di Chiara: alle volte si fa imboccare (con lo yogurt o la minestra), alle volte serra la bocca e piange, altre sembra abbia il seggiolone con il sedile che bolle e vuole scendere; non sembra molto interessata al cibo in generale e forse cresce davvero un po’ poco, però è molto attiva, sorridente, fa già i primi passi con la mano, in pratica è in moto perpetuo 🙂 sicuramente ogni tanto qualche dubbio mi assale poi però penso anche che se avesse davvero fame, si farebbe intendere e che forse nonostante tutto il mio latte le basti.

  6. La mia piccola alla nascita era 2.400kg e dopo cinque giorni 2150…
    Si attaccava al seno ogni 20/30 minuti…tanta preoccupazione e tanta pazienza ma ne è valsa la pena 🙂 ora ha 15 mesi e pesa quasi 10kg!

  7. La taglia small di Libero è stata una sorpresa: in realtà alla nascita pesava 3400 gr ed in meno di 3 settimane ha raggiunto i 4 kg con il mio latte, quindi tutti, me compresa, gongolavamo. Poi però abbiamo affrontato una fase molto difficile con l’allattamento al seno perché lui ciucciava continuamente ed io provavo un dolore lancinante ad entrambi i capezzoli e le poppate sono diventate per me una grande sofferenza. Ero determinata a tenere duro, ma il dolore non contribuiva certo alla mia serenità ed il suo bisogno di stare attaccato al seno 24 ore al giorno ha iniziato a preoccupare chi ci stava intorno. “Forse non hai abbastanza latte”, “Sicuramente ha bisogno della giunta”, “Non è possibile che non sia mai sazio”, “Ma perché non si accontenta mai? Il tuo latte sarà poco sostanzioso”, “Vedi? Cresce troppo poco!”… Questi erano gli incoraggiamenti che ricevevo tutti i giorni e più volte al giorno, da chiunque, anche da chi ci veniva a fare visita e nemmeno aveva così tanta confidenza con noi… Morale della favola: nel secondo mese di vita Libero non è cresciuto un grammo, anzi, è calato! Se non avessi avuto accanto tre donne molto determinate (la mia ostetrica, mia sorella e mia madre) ad aiutarmi e a supportarmi moralmente molto probabilmente avrei rinunciato ad allattarlo al seno in maniera esclusiva e forse avrei rinunciato del tutto ad allattarlo, invece siamo ancora qui: lui ha due anni e mezzo, pesa circa 12 kg (non lo peso mai!) e veste small, ciuccia ancora e si spolvera certi piatti di pasta da fare invidia ad un camionista; io ho un@ altr@ nanett@ in pancia che arriverà a febbraio, mi sono messa il cuore in pace e se anche quest@ dovesse essere small vorrà dire che è il nostro marchio di fabbrica! Sicuramente vivrò tutto con molta più serenità e leggerezza! 😉

  8. Sarà che mio fratello ha un’azienda agricola e ho visto gli svezzamenti dei maiali allo stato brado e della sua cagna (grandissima fonte di ispirazione!), e stranamente i cuccioli più piccoli erano quelli che finivano per ciucciare più a lungo!! Però preferisco “taglia S” piuttosto che sotto peso o sotto la curva…

  9. brava 🙂 la mia al controllo pediatrico dei 10 mesi pesava 8,5x70cm quindi altro che taglia small, brava!! per il cibo verrà da sé, ciascuno ha i suoi tempi. ha già sviluppato la presa a pinza, è un passo avanti, quello che vuole se lo prenderà da solo ora 🙂

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