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Come scegliere il seggiolone

Come scegliere il seggiolone – seggiolone

Che sia bello, di design, in tinta con i mobili di casa, certamente facile da pulire e senza tanti fronzoli. Magari, perché no, che duri nel tempo… Confesso che sono queste le prime cose che ho guardato quando cercavo un seggiolone, ma quali sono le caratteristiche DAVVERO importanti da osservare quando si sceglie un seggiolone per l’auto svezzamento? Quale seggiolone è il migliore?
Col senno di poi, proviamo a fare alcune considerazioni e dare qualche suggerimento per effettuare la scelta.

Il seggiolone serve per mangiare

Può sembrare ovvio, ma non lo è poi così tanto se osserviamo cosa offre il mercato in quanto a seggioloni. Infatti in commercio si trovano un sacco di modelli di seggioloni reclinabili, che, oltre a mangiare, dovrebbero servire da sdraietta, da dondolo o altalena. L’idea di base, suppongo, è quella di avere più oggetti facendo un acquisto solo. Il concetto di risparmio che sembra esserci alle spalle potrebbe senz’altro essere apprezzabile, tuttavia non vi nascondo la mia poca simpatia per questo genere di prodotto: la posizione semi-sdraiata non è la posizione adatta per mangiare, mai, e questa commistione tra sdraietta e seggiolone non aiuta…
Che il bambino si auto svezzi mangiando in autonomia o che il bambino prenda pappe con un cucchiaino, mangiare semisdraiati non è una buona idea ed è rischioso. Se il seggiolone reclinabile viene usato non per il riposino ma per mangiare la frutta omogeneizzata o la pappa, se ne sta facendo un uso improprio. Ricordiamoci che una delle cose che “ci racconta” che un bambino ha raggiunto la maturità motoria e un grado di sviluppo adeguato per iniziare a mangiare i cibi solidi è proprio la capacità di stare seduto dritto senza supporto. Se è necessario sorreggerlo con un uno schienale semi inclinato è segno che è meglio attendere.

Se credete che un seggiolone reclinabile possa essere una buona idea per tenere i bambini vicino alla tavola sin dai primi mesi o per altri dinamiche della vostra vita famigliare, tenete comunque conto che in genere si tratta di oggetti molto ingombranti, con la base di appoggio molto larga, il che li rende indubbiamente molto stabili, ma lo spazio ne risente. Per tenere il piccolo vicino a voi durante i pasti, prendete in considerazione altre alternative: il passeggino, la sdraietta, le vostre braccia.

Ma qualsiasi modello o tipologia riteniate più adatta a voi (trasformabile in sedia, economicissimo, reclinabile, trasportabile, pieghevole…) come deve essere questo seggiolone?

Deve consentire al bambino di stare seduto comodamente in posizione eretta

Questo è un punto importante. Tanti seggioloni hanno lo schienale particolarmente inclinato e il vassoio molto vicino alla pancia del bambino e molto alto, troppo vicino alla bocca e troppo in alto rispetto ai gomiti. Questi design rendono molto difficile sia stare seduti ben dritti che usare le manine, sembrano spingere il bambino verso lo schienale e i ripiani/vassoi sembrano essere solo superfici su cui, per la comodità del genitore, appoggiare il piatto o i giochi. Sembra che queste due caratteristiche siano presenti sempre insieme, a suggerire che questi seggioloni siano concepiti proprio per svezzamenti precoci, per facilitare il volo della pappa dal piatto alla bocca e minimizzare la possibilità che le manine vadano a curiosare nel piatto. Inoltre sono ideali per i bambini che non stanno seduti bene visto che sono molto supportanti sulla schiena, ergo… non solo non si prestano bene all’autosvezzamento, ma nemmeno ad approcci ai cibi solidi con impostazione più tradizionale che però vogliono rispettare i tempi naturali del bambino e dargli anche la possibilità di esplorare con un minimo di autonomia. Che sia pappa o sia autosvezzamento, noi a tavola vogliamo un bambino ATTIVO e non seduto in poltrona 😉 Ve lo faccio vedere con un’immagine cosa intendo: scelta seggiolone, highchair Il bimbo sulla sinistra sta bello dritto e il ripiano davanti a lui è ad un’altezza perfetta per trafficare allegramente 🙂 Il bimbo sulla destra è incastonato tra imbottitura e ripiano, con molto poco spazio per agire.

Deve avere il vassoio rimovibile

Oppure non averlo per niente. Soprattutto nei primi mesi di autosvezzamento io ho trovato molto comodo avere una superficie su cui appoggiare il cibo per lasciarlo a disposizione del piccoletto e su cui lasciargli fare i suoi esperimenti di fisica e chimica in libertà. Per altro, se avete un bambino lanciatore come la nostra C., creare una distanza in più tra il futuro campione olimpico di lancio del giavellotto e il commensale che gli sta di fronte può essere davvero un punto a favore…! Dopo un po’, però, vi verrà voglia di avvicinare il bambolotto alla tavola eliminando la trincea che vi separa. Uno dei tanti piccoli passi verso la tavola dei grandi, ecco perché è bene che il vassoio, se c’è, si possa sganciare e mettere da parte.

Deve essere categoricamente facile da pulire

Lo abbiamo già detto, ma non fa male ripeterlo ancora una volta: del resto, quando si dice che il cibo può finire dappertutto… non è un modo di dire, fidatevi 😀 Quindi occhio ad anfratti, viti, pieghe più o meno nascoste, cuscini non sfoderabili o che non si possono proprio togliere dalla base, dettagli infingardi ecc ecc. Ci sono dei modelli in giro a dir poco fantastici per estetica e stile, ma quando vai a guardare il design in termini di praticità… ahi ahi ahi. Altre cose a cui far caso:

  • Controllate l’altezza del vostro tavolo per essere certi che il seggiolone scelto si incastri bene e non risulti troppo alto (se è più basso poco male) nel momento in cui vorrete accostarlo al tavolo.
  • Il poggiapiedi probabilmente rende la seduta più comoda (anche se qui le due signorine non ne hanno mai lamentato la mancanza), ma aiuta anche il bambino ad aver voglia di spingere con i piedini e tentare il tuffo nel vuoto! In presenza di poggiapiedi è importante che ci sia anche un’imbracatura per evitare il bungee jumping 🙂
  • Base larga -> seggiolone stabile -> inciampo assicurato.
    Base più stretta -> inciampo limitato -> pericolo di ribaltamento
    Pensate a dove lo metterete e occhio alle gambe molto inclinate: altro che bucce di banana!

Quando comprare il seggiolone?

Secondo me non conviene comprare il seggiolone troppo presto. Facendo acquisti importanti con molto anticipo è facile fare errori perché in soli 6 mesi di maternità e paternità si imparano davvero un sacco di cose… ti accorgi, tra le altre cose, di quanto moltissimi oggetti venduti nei negozi e spacciati come indispensabili o utilissimi sono per lo più inutili e inutilmente costosi e ingombranti. Davvero, ai bambini serve proprio poco in termini di oggetti materiali. Lo sapevi già prima che il bimbo nascesse, sì… ma poi lo sai di più 🙂
Insomma, per me conviene rimandare l’acquisto del seggiolone a quando il bambino è già in grado di stare seduto da solo (i primissimi approcci ai cibi complementari si possono fare dalle gambe dei genitori), così potete anche provare i vari modelli per vedere cosa piace al piccoletto e dove sta comodo.

Il seggiolone ve lo hanno regalato senza chiedere o ve lo passano amici o parenti? Hey… a caval donato non si guarda in bocca, di questi tempi poi! 🙂 Ce lo facciamo senz’altro andar bene. I bambini poi, l’abbiamo imparato, sono di gran lunga più flessibili di noi e si adattano alla grande.

Che modello consigliano le mamme con bambini autosvezzanti?

Durante una recente discussione sulla nostra pagina Facebook è venuto fuori che i modelli in assoluto più utilizzati e consigliati sono l’Antilop di Ikea (finalmente disponibile su Amazon, così non ti devi trascinare fino a quel girone infernale che è l’IKEA) e la Sedia Stokke Tripp Trapp. Il primo è semplicissimo e super economico, il secondo ha un ottimo design ma è molto costoso, ma tutti e due si prestano benissimo all’autosvezzamento.
Altri modelli consigliato è l’Hauck Alpha, un simil-stokke, ma molto meno caro, ma pur sempre nella categoria seggiolone che cresce con il bambino, quindi trasformabili in sedia, mentre tra i reclinabili si è parlato del Tatamia Latte della Peg Perego e del Brevi B FunCome scegliere il seggiolone – seggiolone.

E gli alzasedia? Leggete l’articolo su come scegliere un alzasedia 🙂

Voi alla fine che seggiolone avete scelto?

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387 risposte

  1. P.s io sono alla seconda figlia praticamente sono quasi 5 anni che l’antilop ikea non si smuove dalla mia cucina.

  2. All’inizio tutti gasatissimi volevamo lo stokke, avendo già il passeggino, poi per problemi di spazio prendemmo un Graco richiudibile in 10 cm, ma aperto era una piazza d’armi, poi Ikea e il suo magico seggiolone di plastica che con uno straccetto pulisci in 2 secondi e che all occorrenza porti ovunque.

  3. Ikea Antilop è perfetto per AS. Una passata e si pulisce. Poi quando sono più indipendenti forse c’è di meglio (vedi Stokke)

  4. Anche noi stokke, per l’indipendenza che regalerà al nostro bimbo appena cresce un po’. Non potrei tollerare che un bimbo di due anni abbia bisogno che i genitori lo mettano nel seggiolone quando sarebbe in grado di far da se 🙂

  5. stokke, momentaneamente messo da parte perché non lo trovo comodissimo con una bambina piccola. Ikea. 20 euro. si pulisce in 3 secondi. Si alza con una mano. Lo adoro!

  6. Stokke. Accompagna il bambino nelle varie fasi della crescita, e permette al bambino di mangiare a tavola con i genitori!

  7. Io ho comprato Usato il PRIMAPAPPA PEG PEREGO…ci ho provato il bimbo e lui ne era felice ed entusiasta…comodo da pulire ottima seduta e non da meno il prezzo…Nuovo €156,00 mentre io l’ho pagato € 35…dimenticavo doppio vassoio che si puo togliere completamente e la seduta si può regolare in altezza…

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