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Il baby-led weaning è davvero adatto a tutti i bambini?

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Qualche tempo fa avevamo messo a confronto il baby-led weaning (BLW) e l’autosvezzamento (AS), vi ricordate? Finendo poi per parlare dell’opportunità di imboccare o non imboccare i bambini. Nel baby-led weaning, infatti, il bambino prende il cibo tutto da solo a fa tutto da sé; l’adulto non interviene in nessun modo, non offre aiuto, ma lascia fare. Io sono partita con questo metodo, allo scoccare dei sei mesi – tanto era l’entusiasmo per questo “metodo” –  ho messo mia figlia davanti ad un broccolo bollito e l’ho guardata. Abbiamo anche il video – buffissimo – di questa bambina che sta seduta là davanti così… con la faccia da “embè?”. Lei il broccolo non se lo è calcolato molto, lo ha preso, lo ha rigirato, lo ha fatto cadere, glielo abbiamo rimesso sul seggiolone. E così è continuata per un po’, finché il suo interesse, stimolato – sono sicura – dal fatto che vedeva noi a tavola con lei fare qualcosa con il cibo e farlo finire in bocca, ha cominciato. Da parte nostra non c’era nessuna pressione, ma c’era sì offerta di cibo: le veniva messo a disposizione qualcosa e lei ci poteva fare quello che voleva. 

Questo era prevalentemente baby-led weaning. Non sminuzzavamo praticamente niente e lei faceva da sé.

All’epoca, a chi mi diceva che faceva autosvezzamento e imboccava il bambino… storcevo il naso.

Con C. è stato diverso, lei il cibo se lo è preso. L’ho già raccontato da qualche parte, ma lo faccio di nuovo: eravamo in aereo, lei ha intercettato con la bocca il mio torsolo di mela semi finito, con le manine se l’è assicurato bene alla bocca e se l’è ciucciato per un po’ con grande piacere. Aveva 5 mesi meno due giorni. Quello è stato il suo primissimo approccio a cui ne sono seguiti altri estremamente discontinui (oggi provo la fetta di pane, domani non me ne può importare di meno, robe così…). Attorno ai 6 mesi l’interesse è diventato più vivo, contemporaneamente alle sue capacità motorie, notevolmente sviluppate nell’arco di un mese, che a quel punto le consentivano di afferrare le cose e portarle alla bocca con l’intenzione ben chiara di sentire il sapore.

Con lei è stato tutto più spontaneo, complice una sua certa precocità (presente su tutto) e molto meno macchinoso e rigido di come poi, piano piano, il BLW mi è iniziato a sembrare.

Mi preme fare questa distinzione tra BLW e AS perché è fondamentale ai fini del messaggio finale di questo post.

Quindi io ho avuto una bambina che, offertole il cibo, ha lentamente iniziato a farci qualcosa e un’altra che il cibo se lo è cercato. Fin qui tutto OK, autosvezzamento da manuale. Ma… quando il bambino non allunga le mani? Quando rimane lì a guardare il cibo senza muovere un muscolo?

Il baby-led weaning è davvero praticabile?

Tutta questa premessa per arrivare al punto: recentemente ho letto un articolo molto interessante e che credo sia importante condividere con voi. Dopo una serie di analisi, gli autori di questo pezzo, che si intitola “Is baby-led weaning feasable? When do babies first reach out and eat finger foods?” ovvero Il baby-led weaning è praticabile? Quando i bambini afferrano e mangiano il cibo?, concludono suggerendo che il BLW potrebbe penalizzare quei bambini che dimostrano uno sviluppo motorio più ritardato rispetto ai coetanei.

Questo sviluppo motorio più lento, loro suggeriscono, in genere si riscontra anche in altri aspetti dello sviluppo, ad esempio sono bambini che iniziano a camminare più tardi. La mia prima bimba era così.

L’articolo prende in esame i dati di un gruppo di bambini per capire a che età questi tendono ad iniziare ad afferrare il cibo e a che età invece in genere i genitori mettono loro a disposizione del finger food. Una tabella molto interessante riassume quest’analisi mostrando al colpo d’occhio che, sebbene la maggior parte dei bambini inizi a prendere con le mani il cibo tra i 4 e i 7 mesi (il 21% a 4-5, il 35% a 5-6 e il 28% a 6-7), c’è una percentuale di bambini più bassa, ma presente, che non lo fa prima dei 7-8 mesi. Ma la ricerca scientifica, come afferma l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) in questo documento del 2009, dimostra che a partire dai sei mesi di età è importante che nella dieta dei bambini inizino ad apparire i cibi solidi ad integrare il latte (la parola “inizino” è importante, e per questo è in grassetto. Non va confusa con “mangiano pranzo , cena e colazione”). Dunque, se un bambino non fa il primo passo perché non è ancora capace di farlo dal punto di vista dello sviluppo e  il genitore non interviene con offerte di cibo, rimanendo completamente estraneo al processo come accade nel BLW, il bambino potrebbe andare incontro a carenze nutrizionali.

L’articolo, quindi, conclude così:

Probabilmente l’approccio più pragmatico sarebbe quello di adottare ciò che è buono del BLW senza estremismi: promuovere la pratica del cibarsi da soli e partecipare ai pasti della famiglia sin da subito, e allo stesso tempo riconoscere la necessità di aiutare il bambino ad assumere cibo con il cucchiaino, almeno nelle prime settimane.

E ancora:

Se il BLW è praticabile dalla maggior parte dei bambini, potrebbe portare a problemi nutrizionali quei bambini relativamente in ritardo dal punto di vista dello sviluppo. Probabilmente l’opzione più saggia sarebbe un approccio più pragmatico, un BLW parziale.

Beh, premesso che tanta ricerca è ancora da fare e che non tutto ciò che personalmente ritengo che ci siano anche altri aspetti da tenere in considerazione, questo articolo mi sembra un punto a favore dell’autosvezzamento rispetto al BLWa favore di un approccio più flessibile, meno impostato, più reattivo rispetto alle richieste e alle necessità del bambino, meno artificioso.

Se il bambino tarda a fare il primo passo o non si dimostra abbastanza autonomo per mangiare da solo, l’aiuto esterno del genitore è decisamente una buona idea.

Chiaramente in tutto ciò va rispettata sempre e comunque la richiesta del bambino. Il bambino vuole essere aiutato? Ottimo, lo aiutiamo. Se invece non sappiamo se il bambino voglia davvero essere aiutato, glielo chiediamo e vediamo cosa ci dice. Come lo facciamo? Proviamo ad offrigli del cibo. Se dice di no, non è un gran problema, possiamo sempre aspettare qualche giorno/settimana. I “problemi nutrizionali” non compaiono certo dalla sera alla mattina, ma nel corso di mesi, per cui non facciamoci prendere dalle paturnie.

Del resto quanti di noi hanno l’istinto di aiutarli in quelle primissime settimane? Tanti, forse tutti…

Fatemi sapere cosa ne pensate.

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42 risposte

  1. Il mio ha swmpre fatto un po’ e un po’.. Se io alla sera mi mangio la minestra e lui mostra interesse per la minestra… Non gliela do perché non la sa mangiare? Lo faccio piangere o gli faccio qualcosa di diverso? Allora torniamo al discorso “per te qualcosa di diverso”… Tanto valeva la pappetta? No. Io lo aiuro e mangia con noi la minestra imboccato da mamma e papà… Ed è felice, gli piacciono tanto le minestre di mamma! E quando invece c’è qualcosa che si presta, come la pasta, se la mangia da solo.
    Ora ha 11 mesi e da una settimana abbondante vuole provare a usare il cucchiaio per mangiare la minestra da solo… Un macello che non vi dico… 😀 Allora un po’ da soli un po’ aiutato… Quello che conta è rispettarlo, no? Se lo penalizzo deliberatamente in nome di un “deve fare da se” a tutti i costi, che rispetto è? Spero che quando sarò, se ci arriverò, una vecchietta baggiana e senza denti, lui non mi presenterà da mangiare roba dura come sassi dicendo “mammina devi fare da sola”…
    Seconda riflessione: le mamme del mondo animale i cuccioli li aiutano…
    Scusate la lunghezza.

  2. Io non ho avuto nessuna possibilità di scelta perche la signorina non ha mai accettato alcun tipo di aiuto… quindi cibo, il nostro, davanti al naso (pezzatura solo grossa perche non aveva ancora la presa a pinza e il pezzettino le spariva nel pugno) e si è arrangiata, aveva quasi 7 mesi. Fortunatamente era molto incuriosita e non ci sono stati problemi… Però ecco, era per dire che noi possiamo leggere ed informarci, ma poi capita che decidano loro, e a noi non resta che scegliere tra ficcare un cucchiaino a forza nella loro boccuccia, o farci da parte.

  3. Direi che è d’obbligo usare il condizionale. Il documento parla di possibilità e di rischio, non di certezza, questo è importante ricordarlo 🙂 E non sono rischi che bang, suona la campanella dei 6 mesi e aiuto aiuto, diciamo. Bisognerà appronfondire anche questo! Io credo che in linea di massima sia un invito a prendere le cose meno radicalmente, che mi sembra un’ottima cosa. /Gloria

  4. Daniela, come dice Chiara in verità uno degli aspetti più affascinanti dell’autosvezzamento è che mette i genitori nella posizione di pensare seriamente a cosa mangiano proprio nel momento in cui sono più sensibili. Siamo molto concentrati a fare in modo che a 6 o 12 mesi i bambini mangino benissimo, ma poi ci rilassiamo con il passare del tempo… Scegliere l’autosvezzamento è una grossa opportunità di vita per la famiglia intera, è il momento per revisionare l’alimentazione di tutti e occasioni così non ce ne snoo spesso 🙂 /Gloria

  5. Daniela, peró prima o poi il bambino mangerá con voi. Se anche fate svezzamento tradizionale, rimandate solo il problema che si riproporrá quando il bambino abbandonerá le sue bilanciatissime pappe per mangiare con voi. Quindi perché non aumentare la varietá fin da ora?

  6. Oltre ad essere adatto a tutti i bambini è adatto a tutti i genitori?…ne ho parlato un pò con mio marito dell’as ma lui pensa che nn sia adatto a noi in quanto nn mangiamo una gran varietá di cibi!

  7. La mia bimba allunga e chiede ma se la metto sul seggiolone pur togliendo il vassoio e avvicinandola non riesce a rubarmi da mangiare poiché troppo lontano così le do il piatto con un po delle stesse cose che mangiamo noi e quando le finisce se ne vuole ancora aggiungo. ..che dite dovrei mangiarle vicinissimo per permetterle di rubarmi le cose?

  8. La mia bimba allunga e chiede ma se la metto sul seggiolone pur togliendo il vassoio e avvicinandola non riesce a rubarmi da mangiare poiché troppo lontano così le do il piatto con un po delle stesse cose che mangiamo noi e quando le finisce se ne vuole ancora aggiungo. ..che dite dovrei mangiarle vicinissimo per permetterle di rubarmi le cose?

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