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Il metodo scientifico non è un’opinione

metodo scientifico, omeopatia, vaccini, autismo
Sono mamma di 2 bambini e anche un fisico. Per mia natura sono molto razionale e cerco di applicare questo razionalismo anche nella vita di tutti i giorni, in particolare per quanto riguarda le scelte che quotidianamente mi trovo a fare nei confronti dei miei figli. Seguo molti siti e blog che riguardano i bambini e i genitori, e spesso e volentieri mi cimento in discussioni con persone convinte di teorie, che io definirei “pseudoscientifiche”, portando argomentazioni scientifiche e oggettive. Immancabilmente però, quello di cui vengo rimproverata è di non voler rispettare l’opinione altrui.

Di certo non penso che la persona che ho davanti sia stupida, o non sappia ragionare, o sia male informata. Il punto che mi sembra emerga sempre in circostanze come queste è la mancata conoscenza di cosa sia e di come lavori il metodo scientifico.

L’obbiettivo della ricerca scientifica, e della scienza in generale, è di conoscere e descrivere la realtà in maniera oggettiva, affidabile, verificabile e condivisibile. Questo si fa raccogliendo evidenze empiriche e misurabili attraverso l’osservazione e gli esperimenti, a partire dai quali vengono formulate teorie che a loro volta sono nuovamente confermate da altri esperimenti e altre osservazioni. Gli esperimenti devono essere riproducibili (ossia una teoria è validata se laboratori diversi e indipendenti ottengono medesimi risultati nelle medesime condizioni). Ovviamente una teoria è ritenuta valida finché un nuovo esperimento non ne metta in luce difetti o errori, quindi il metodo scientifico si evolve continuamente, ma sempre e solo sulla base di risultati condivisi e riproducibili. Gli scienziati di tutto il mondo (ovvero quella che si chiama “la comunità scientifica”) condividono poi i risultati delle loro ricerche su delle riviste specializzate, o in conferenze, e propongono progetti che per essere finanziati devono essere sottoposti al vaglio di commissioni di esperti del campo. In tutti questi casi il metodo che si segue è la “peer review“, o revisione fra pari: la selezione degli articoli, degli interventi a una conferenza, dei progetti da finanziare è operata da un gruppo di esperti del settore. Nel momento in cui passa la revisione, gli esperimenti e i risultati della ricerca sono “pubblicati”, ovvero resi pubblici e si prestano ad essere criticati, approfonditi, studiati, ripetuti da altri scienziati nel mondo. Questo sistema è sicuramente – come tutto ciò che è umano – imperfetto e soggetto a distorsioni, nessuno lo nega. Ma allo stato attuale è il modo migliore che abbiamo per valutare i risultati di una ricerca o le proposte per delle nuove indagini. Ogni tanto vengono pubblicati degli studi che sono fortemente criticati dalla comunità scientifica (vedi quello recentissimo degli OGM che provocherebbero il cancro) per difetti nel metodo o nel modo di presentare i risultati.

Dunque il metodo scientifico è talmente trasparente e globale che è garanzia di oggettività e affidabilità. Se una cosa non è stata verificata sperimentalmente anche dopo anni e anni di tentativi è perché, allo stato attuale delle conoscenze, non esiste. Non è una mia opinione contro l’opinione di chi non la pensa come me. È un’evidenza oggettiva. In 200 anni di ricerche sull’omeopatia non è stato possibile riscontrare un’efficacia dei rimedi omeopatici superiore al placebo, quindi non è un’opinione come un’altra considerarli inefficaci.

Altre volte è capitato che articoli apparentemente rivoluzionari si siano in realtà rivelati delle vere e proprie frodi, come nel caso dell’articolo che riguarda i presunti legami fra vaccini e autismo, ritirato dalla rivista che lo aveva pubblicato e smentito da tutti gli studi successivamente effettuati sull’argomento. Il suo autore, Wakefield, è stato radiato dall’ordine dei medici e condannato per frode scientifica. Inoltre aveva un forte conflitto di interessi anche se pochi lo sanno.

Concentrandosi sul tema delle vaccinazioni, bisogna intanto sottolineare che i vaccini di oggi non sono gli stessi di 20 anni fa. Se presentano dei rischi sono comunque minimi, soprattutto rispetto ai possibili rischi nel caso di malattia. Tanto per fare un esempio, il morbillo provoca encefalite in 1 caso su 1000, da 3 a 10 bambini su 10.000 casi muoiono a causa della malattia. In caso di vaccino, 1 ogni 30.000 bambini possono avere convulsioni febbrili.

Sono dati che si commentano da soli.

Aggiungo anche che vaccinare un bambino non è solo un dovere che abbiamo nei suoi confronti, ma anche un dovere verso la società, come pagare le tasse. Infatti le vaccinazioni hanno una copertura individuale, ma anche una copertura che è legata al numero di persone vaccinate. Ogni bambino vaccinato in meno espone tutta la società a un rischio maggiore di ritorno dell’infezione. Proprio pochi mesi fa abbiamo festeggiato un’Italia Polio-free, tante malattie una volta considerate normali noi non sappiamo cosa siano grazie alle vaccinazioni di massa. 

I profitti delle case farmaceutiche ci sono e nessuno lo nega. Ma chi davvero si approfitta delle paure dei genitori e del diffondersi di queste teorie sono i medici omeopati e le aziende omeopatiche che attirano pazienti e vendono rimedi contenenti acqua e zucchero per prevenire sovrastimati effetti collaterali delle vaccinazioni.

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140 risposte

  1. Di chi fidarsi? Non lo so neanche io, finisco per fare ore e ore di ricerche su internet (e non su siti e blog senza referenze). Del dottore non di sicuro, come faccio a fidarmi di quello che mi dice su eczema, vaccinazioni o anche solo come trattare certe malattie se è la stessa persona che poi mi dice che il latte dopo i 6 mesi non ha più valore nutrizionale, che devo lasciare mia figlia piangere e che mi da farmaci (sia a me incinta che alla piccola) come se fossero caramelle?

    1. @Katya Vezzadini io credo semplicemente che hai trovato un medico incompetente. riguardo ai farmaci, alcuni si possono prendere in gravidanza e allattamento e altri no. dipende ovviamente anche dalla necessità di curarsi.

  2. Francesca Ardau, credo di riconoscere la citazione, ma sono ricordo male il significato era esattamente l’opposto a quello che dici… mi pare dica qualcosa tipo “i vaccini NON sono una fede che o ci credi o non ci credi, ma si basano sulla ricerca scientifica che è oggettiva” (per quanto possa essere imperfetta, aggiungo io).
    Il libro di Serravalle è ben noto, ma per giudicarlo non serve né la mia né la tua opinione, ma quella della comunità scientifica (come ben spiegato nell’articolo) e allo stato attuale delle cose la bilancia pende a favore dei vaccini. /Andrea

  3. io non credo ci sia in assoluto una verità. i vacicni posso anche essere utili (non ne sono del tutto convinta), ma discuto abbondantemente la necessità di iniziare il ciclo di vaccinazioni a 3 mesi quando il sistema immunitario del bambino è assolutamente impreparato. discuto anche abbondantemente l’obbligatorietà, ancora in alcune regioni, di alcuni vaccini, dietro poi l’autocertificazione di un genitore che si prende la responsabilità di eventuali effetti collaterali, non vi sembra un controsenso?? credo che fino a poco tempo fa ci sia stata una mal gestione delle informazioni, i vaccini possono si essere importanti, ma possono anche avere effetti collaterali molto gravi e di questo purtroppo poco se ne parla a favore solo di info relative ai miracoli dati dai vaccini. non credete che sia l’evoluzione stessa e le migliori condizioni di vita a determinare la scomparsa di alcune malattie? e se l’italia è poliomelite-free già da qualche decennio, perché continuiamo a vaccinare? sono tanti i dubbi che i genitori si DEVONO porre prima di prendere una decisione che riguarda i propri figli. io non mi sono affidata a siti frikkettoni prima di prendere delle decisioni, ma consiglio una lettura che a me ha aiutato molto di un pediatra eugenio serravalle”tutto quello che occorre sapere prima di vaccinare vostro figlio” dove tutto ciò che è scritto è documentato. come disse un pediatra pro vaccini: I VACINI SONO UNA FEDE, O CI CREDI O NON CI CREDI, quindi viva la liberà di opinione e di scelta, senza criticarci a vicenda, ma con il diritto e la consapevolezza di aver potuto scegliere secondo la propria opinione e non perché qualcuno ci OBBLIGA. sarebbe come essere obbligati ad andare in chiesa ogni domenica :-). un bacio a tutte, buona giornata

    1. @Francesca Ardau in effetti sembra che sia più efficace ai fini della campagna vaccinale l’informazione piuttosto che l’obbligo, ecco perchè alcune regioni hanno scelto di rinunciare all’obbligatorietà. una scelta a mio parere demagogica ma tant’è. quindi lasciare la libertà di scelta – e non sto qui a discutere se sia giusto o meno, sinceramente riguarda aspetti legali e politici che non sono in grado di giudicare – lo vedo più come lasciare alla popolazione la responsabilità di informarsi e ragionare piuttosto che dire ‘i vaccini non sono importanti’ come ho sentito dire da qualcuno. insomma chi ha deciso è convinto che si vaccineranno più persone se investiranno sull’informazione ma le lasceranno libere di scegliere piuttosto che obbligando tutti indistintamente ma senza incentivare la formazione (che poi tanto lo sappiamo che molti genitori non fanno nemmeno le obbligatorie e nessuno dice niente). se poi nella realtà è davvero così non lo so e non sto qui a giudicarlo.
      tu non hai vaccinato i tuoi figli giusto? allora cosa ne sai di cosa ti fanno firmare? tu firmi semplicemente un modulo con i dati di tuo figlio, ti spiegano quali potrebbero essere le reazioni avverse (molto lievi per la verità) e rispondono alle tue domande se ne hai. sinceramente hoi firmato consensi informati peggiori nella mia vita. anzi te la giro al contrario, se decidi di rinunciare a un vaccino raccomandato scrivono sulla cartella che hai rinunciato e perchè, nel caso un domani tuo figlio si ammalasse e riportasse conseguenze loro sono tutelati.
      certo che le condizioni igieniche e di vita hanno contribuito enormemente, ma le condizioni sono migliorate anche grazie alla medicina, ai vaccini e agli antibiotici, alla pastorizzazione del latte, ecc. sono tanti fattori, messi insieme. sul perchè si continui a vaccinare x la polio, non so risponderti ma magari fra qualche anno non lo si farà più come per il vaiolo. potrebbe essere una buona domanda proprio da fare al medico vaccinatore.
      sulla citazione che i vaccini siano una fede… non so chi l’ha detta… sai l’avesse detta un grande luminare ci rifletterei su, ma per me potrebbe averla detta chiunque e quindi ha poco valore. nessuno può dimostrare che andare a messa la domenica ci fa andare in paradiso, del resto nessuno può dimostrare nemmeno se il paradiso esiste. invece fatti un viaggio in Africa e vediamo come si sta bene dove le vaccinazioni non sono disponibili a tutti. 
      viva la libertà di scelta, certo, senza criticare, ma che bello che tanto tuo figlio il morbillo non se lo prende più perchè tutti gli altri bambini il vaccino l’hanno fatto. proprio una bella libertà.

  4. Devo dire che io ho gli stessi dubbi che esprime Katya Vezzadini all’inizio. Quando ho accennato al medico che sospettavo che la dermatite della bambina fosse stata scatenata dal vaccino mi ha guardata con lo sguardo perso nel vuoto di chi fa “si’ si’… vabe’…certo…” eppure mi pare di capire che non e’ affatto campata per aria come ipotesi. Saro’ malfidata io, ma che me lo dica un medico per me non e’ garanzia di verita’ proprio perche’ che dietro ci sia solo scienza e niente altro non mi pare realistico. Solo che di chi altro mi devo (forzatamente fidare) se non del medico? Devo forse affidare la mia salute e quella dei figli alle chiacchiere su Facebook o a qualche sito internet?
    Di autosvezzamento torneremo a parlarne, si’, ma proviamo a variare un po dai 🙂
    Gloria

  5. Giusto: le informazioni sui vaccini andrebbero cercate su Google Scholar (o PubMed, ISI Web of Science, Scopus), non sui siti web. Aggiungo che NON E’ VERO quello che suggeriscono alcuni comitati annti-vaccino, che le riviste scientifiche si oppongono alla pubblicazione di certe notizie contro-vaccini, o perlomeno non tutte le riviste: per qualcuna sarebbe LA MANNA pubblicare un articolo del genere, l’impatto della rivista salirebbe alle stelle. Se non l’hanno ancora fatto è perché evidentemente non è ancora stato prodotto un articolo anti-vaccino scientificamente soddisfacente (ad eccezione di quello prima pubblicato, poi ritirato dalla rivista). Agnese, biologa, freak tandemallattante autosvezzante pannolinolavante portante co-slippante e vaccinante.

  6. Io invece non sono per niente d’accordo. Tanti (la maggior parte?) di studi sono sponsorizzati da case farmaceutiche, giusto recentemente sui giornali inglesi e’ stato denunciato il fatto che tanti risultati o dati ‘scovenienti’ vengono nascosti e mai pubblicati e si rendono pubblici solo gli studi che potranno promuovere il farmaco.
    Senza considerare che spesso i dottori, anche loro non esattamente imparziali, spesso si rifiutano di comunicare effetti collaterali dovuti a certi farmaci (il figlio di una mia buona amica ha avuto le convulsioni pochi minuti dopo una vaccinazione, ma il dottore si rifiuta di considerarlo un’effetto collaterale del vaccino stesso, giusto per dare un’esempio).
    Poi per l’omeopatia vabbe, non ne parliamo… io continuo a ‘crederci’ (manco fosse una setta), se dopo 5 mesi di creme e cremine al cortisone e antistaminici per curare una dermatite di una neonata si passa all’omeopatia e in 3 settimane la pelle e’ completamente liscia, e lo e’ ancora adesso dopo un’anno dalla cura, datemi pure della credulona, sicuramente l’effetto placebo funziona anche sui bambini di 6 mesi, fatto sta che la dermatite non c’e’ piu e non mi devo preoccupare di coprirla ogni giorno di prodotti con ingredienti dai numerosi effetti collaterali.
    Ora possiamo tornare a parlare dell’autosvezzamento per favore?

  7. ma guarda chi ritrovo qui 😀 ciao collega freak che coslippa, autosvezza, porta, offre la tetta libera e VACCINA :-* . Neanche a dirlo, ottimo post! dopo tutto anche l’autosvezzamento è basato sul metodo scientifico (nel senso che demolisce completamente le pretese di scientificità delle “ricettine pediatriche”!)

  8. (Faccio un appunto: il post di oggi e’ stato scritto da Cosmic Mummy, per errore a inizio giornata era firmato da Andrea ma abbiamo prontamente corretto. Scusate! /Gloria)

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