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Su culle, glutammato e la saggezza della rete

Ultimamente mi sono chiesto come si fa a giudicare qualità e affidabilità delle informazioni disponibili in rete dove, come sappiamo, si trova facilmente tutto e il contrario di tutto. Come facciamo a distinguere qualcosa di “reale”, da quello che è semplicemente un tam-tam mediatico, una specie di catena di Sant’Antonio internettiana dove le “informazioni” si propagano a macchia d’olio, ma senza un’analisi critica dei fatti?

Prendete ad esempio l’immagine sottostante… Circa un mese fa è comparsa su Facebook e in breve tempo è stata condivisa centinaia, se non migliaia di volte corredata da commenti scandalizzati di genitori che si sono sentiti offesi nell’intimo.

 

Crib dribbler

 

Peccato però che nonostante i vari tentativi fatti da alcuni commentatori (me compreso) di spiegare che altro non si trattava che di uno scherzo goliardico da fare a neo genitori, non c’è stato verso. La diffusione virale è continuata imperterrita, così come i commenti inorriditi.

Ma parliamo di cose più serie… Prendiamo come esempio il glutammato monosodico

Secondo alcuni, come ad esempio questo sito particolarmente allarmista (di cui parlo di nuovo in fondo nel PS), il glutammato è la causa di moltissime malattie ed è assolutamente da evitare in grandi e piccini. Tuttavia in pochi sanno che viene ritenuto sicuro dall’OMS/FAO; il suo utilizzo viene codificato anche all’interno del Codex Alimentarius, che, vi ricordo, è lo stesso che regola la composizione dei latti formulati. Anche nel 2012 è stato ri-confermato (pagina 46) che non c’è una massima quantità di glutammato che è possibile ingerire giornalmente senza rischi (l’unico limite, come per tutto il resto, è rappresentato dalle norme di buona fabbricazione).

Glutammato monosodico autosvezzamento

Anche l’EUFIC (European Food Information Council) si è espressa in modo analogo nel 2002 affermando che: “Il glutammato monosodico è uno degli ingredienti più studiati… centinaia di studi e numerose valutazioni scientifiche hanno concluso che … rappresenta un esaltatore del gusto sicuro …”. Più recentemente, nel 2007, hanno concluso che anche dosi elevate di glutammato sono innocue.

Ma allora da dove viene tutto questo clamore? A quanto ho capito deriva dalla cosiddetta “sindrome da ristorante cinese” (che personalmente non conoscevo), descritta per la prima volta nel lontano 1967, da uno studioso americano che sosteneva che dopo aver mangiato a un ristorante cinese sviluppava sintomi quali mal di testa, rossore, ecc. Da lì a poco  il “colpevole” è stato identificato nel glutammato monosodico, un esaltatore di sapidità molto usato in oriente, ma ancora poco conosciuto in occidente. Nonostante gli studi che smentivano tale affermazione siano cominciati a circolare quasi da subito, grazie alla stampa prima e a internet dopo, lo stigma attaccato al glutammato è rimasto; anzi è aumentato. Basta fare una ricerca su google e si trovano articoli su articoli che associano malattie inenarrabili all’uso, anche modesto, di glutammato (che, per chi non lo sapesse, è presente naturalmente in praticamente tutti i cibi che consumiamo e, in particolare, in pomodori e formaggi stagionati quali il parmigiano, quindi evitarlo in toto è impossibile).

Un esempio di articolo che sembra ben fatto

[box type=”alert”]Disclaimer: riporto quanto segue a titolo puramente esemplificativo. Ne potrei fare molti altri simili a questo, ma ho scelto di concentrarmi su un articolo in particolare perché pubblicato in un sito, albanesi.it, che io per primo consulto occasionalmente e le cui informazioni ho sempre preso per vere senza ritenere necessario approfondire… Purtroppo il loro sito non prevede i commenti, quindi posso solo puntualizzare qui quello che avrei detto lì.[/box]

Ecco un esempio di cosa si trova in rete: un articolo pubblicato dal sito albanesi.it.

Innanzitutto nell’articolo non viene fornita alcuna bibliografia, ma questo, presumo, sia dovuto semplicemente a fatto che la loro politica preveda di non mettere link che ti fanno uscire dal sito; in ogni caso, indipendentemente dal motivo, questo aspetto non depone a favore di un sito con velleità divulgativo-scientifiche e non aiuta il lettore a discernere, ma questi sono fatti loro (almeno fino a un certo punto…).

Con pazienza certosina, e con l’aiuto di Google, ho trovato alcune delle fonti che citano, ma non tutte, per cui vediamo un po’…
Ecco solo alcuni dei passaggi che mi hanno colpito (Il grassetto nelle citazioni l’ho inserito io).

La domanda fondamentale è: se è presente in natura perché considerarlo nocivo?
Non tutto ciò che è naturale è buono! Si pensi al glutine. Una percentuale della popolazione ne è intollerante; analogamente si può supporre che le tante ricerche che dimostrano gli effetti negativi del glutammato ottengano tali risultati perché una fetta della popolazione non tollera livelli alti di glutammato, da cui il consiglio di bocciarlo come aggiunta alimentare.

Il collegamento con il glutine mi sfugge… presumo che qualunque ingrediente si prenda in considerazione, compresa l’acqua, ci sia qualcuno che ne risulti intollerante. Comunque non è minimamente provato che i disturbi associati alla “sindrome da ristorante cinese” e simili siano collegati al glutammato come citato in questo articolo del 2000, scritto da persone che lavorano per la FAO, e, ancora più importante, in questo articolo del 2006 che prende in considerazione gli articoli degli ultimi 40 anni.

La produzione mondiale di glutammato è di circa 2 milioni di tonnellate, soprattutto in Cina (50%), Corea, Thaliandia, Vietnam ecc. Minima in Gaippone e negli USA. Chi ritiene che le popolazioni asiatiche che ne fanno uso non abbiano problemi dovrebbe almeno riflettere sul fatto che tali popolazioni hanno una vita media decisamente inferiore a quella degli abitanti dei Paesi che non lo usano!

Questa poi… di nuovo non c’è uno staccio di citazione, ma il fatto che alcuni dei paesi indicati siano in via di sviluppo e probabilmente con accesso a sanità, acqua potabile e fognature non propriamente di prim’ordine forse ha un certo effetto sulla durata media della vita delle persone. In ogni caso leggo che le donne coreane sono le seste al mondo per durata di vita media, mentre gli uomini sono i ventesimi (che consumino più glutammato?).

esiste uno studio in cui si dimostrerebbe che non è responsabile della sindrome del ristorante cinese. Tale disturbo è così chiamato perché il primo caso venne segnalato a seguito del consumo di un pasto cinese e perché il glutammato monosodico viene usato con frequenza nella cucina asiatica. I sintomi sono cefalea, senso di bruciore alla nuca, difficoltà respiratorie, nauseasudorazione ecc. Tale studio è unico e non da tutti accettato.

Di nuovo… niente citazione, ma in ogni caso è vero esattamente l’opposto… gli studi che dicono di provare che il glutammato sia il responsabile della sindrome del ristorante cinese sono quelli dubbi (niente citazione, in quanto basta prenderne una qualunque di quelle che ho messo prima).

Dalla fine degli anni ’50 (studi di Newhouse e Lucas) si sa che il glutammato produce danni irreversibili alla retina; tali studi sono stati periodicamente ripresi fino alla ricerca (dicembre 2002, Experimental Eye Research) di un gruppo di ricercatori giapponesi (Hirosaki) che ha mostrato che il glutammato può compromettere irreversibilmente le funzioni retiniche. In topi di laboratorio, nutriti per sei mesi con alimenti a base di glutammato, alcuni strati di retina si sono assottigliati del 75%. Anche la vista risultava gravemente compromessa.

Lasciando perdere gli studi degli anni ’50, quello più recente a cui si fa riferimento è questo del 2002. Non ne metto minimamente in dubbio la serietà, né i risultati che riportano, però l’articolo di albanesi.it avrebbe fatto meglio a specificare che per compilare il suddetto studio sono stati utilizzati topi a cui sono stati dati ogni giorno per 3 mesi 10 g di glutammato aggiunti a 100 g di cibo totali. A quali conclusioni si possa arrivare con questi dati, eccetto che ai topi fa male mangiare una quantità di glutammato pari al 10% circa del cibo totale, non lo so, né, aspetto fondamentale, è chiaro che rapporto ci sia con l’ingestione del glutammato da parte dell’uomo. Gli esperimenti fatti sugli animali non sono trasferibili direttamente all’uomo; al massimo ti danno indicazioni per ulteriori ricerche. È un po’ come dire che siccome il latte vaccino viene mangiato dai vitelli in grandi quantità dalla nascita e a loro fa bene, allora ne consegue che sia utilizzabile per allattare i bambini…

Si potrebbe continuare con decine di pagine, ma, per smontare l’assurda posizione di alcuni siti che sostengono che il glutammato sia innocuo, basta cercare su Pubmed “glutamate toxicity 2012” e trovare che nel 2012 sono state pubblicate centinaia di ricerche che mostrano che il glutammato ha un ruolo niente affatto positivo.

Ehm… questa ricerca l’ho effettuata più volte, ma questi articoli non li ho trovati. Usando quelle parole chiave vengono fuori un sacco di studi su tantissimi argomenti diversi, ma poco e niente su quello che ci interessa (non escludo che abbia usato male il motore di ricerca…). Comunque per chi è interessato questa è la lista degli articoli pubblicati sull’argomento negli ultimi decenni.

il punto più convincente: il glutammato viene utilizzato come esaltatore di sapidità aumentando, oltre il loro pregio, l’appetibilità di molti cibi. Insomma, un cibo scadente diventa appetibile. Tutto ciò è inaccettabile per qualsiasi modello alimentare che vuole sconfiggere il sovrappeso, visto che è fondamentale non aumentare senza ragione l’appetibilità dei cibi.
L’uso del glutammato è sostanzialmente un inganno per il consumatore (un po’ come l’uso di coloranti e/o aromi artificiali, ma con maggiori implicazioni salutistiche).

Osservazione condivisibile… Ma cosa c’entra? Che il glutammato serva per far diventare “più buono” un piatto è ben noto. Se poi viene usato per nascondere ingredienti di qualità scadente, è tutto un altro discorso che niente ha a che fare con la sicurezza o meno del suo utilizzo. Dopo tutto potrei dire la stessa cosa del sale, delle spezie (ad esempio il cumino che è particolarmente forte) e del peperoncino.

Quindi, tornando a noi, se cerco su Google glutammato monosodico dannoso viene fuori il sito  albanesi.it. La domanda che quindi mi pongo è, in quanti si saranno presi la briga di esaminare se quello che veniva detto era affidabile o meno e in quanti invece, chiuso immediatamente il computer, saranno andati in cucina a buttare le confezioni di dado temendo che la prossima volta che avessero fatto la minestrina sarebbero diventati tutti ciechi?

Morale della favola?

Ricordiamoci sempre che non tutto quello che si legge su internet va preso come oro colato, anche se sembra arrivare da fonti all’apparenza raccomandabili. Chiaramente anche noi su autosvezzamento.it non siamo immuni dalla “sindrome di deficienza in rete”, ma confidiamo nei nostri lettori i quali ci faranno sapere se diciamo stupidaggini così da poter effettuare le necessarie correzioni. Dopo tutto noi siamo solo genitori autosvezzanti, mica infallibili 🙂

PS

Per ulteriori informazioni sul glutammato monosodico leggete l’articolo (a mio parere definitivo) di Dario Bressanini sull’argomento. È un po’ lungo, ma ne vale la pena. Spulciate anche i commenti perché sono ricchi di ulteriori informazioni.
Nell’articolo troverete anche riferimenti al sito particolarmente allarmista che ho menzionato più in alto.

PPS

Come ho detto basta fare una ricerca su Google e troverete molti articoli sulla stessa vena di quello che cito (anzi, molti sono a dir poco terroristici).
Compito a casa: provate a verificarne l’attendibilità valutando le fonti che vengono citate e raccontateci le vostre impressioni.

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75 risposte

  1. ovvio io parlo x me…nel mio caso posso farne a meno, aromi naturali intendo quelli che la natura ci dona x come sono (rosmarino, alloro, salvia etc….) MA QUI SI POSSONO ESPRIMERE LIBERAMENTE LE PROPRIE OPINIONI O DOBBIAMO DIRE SEMPRE SI…HAI RAGIONE? io non lo mangio e siccome le intolleranze sono soggettive ognuno deve capire cosa gli crea fastidi gastrointestinali!

  2. Daniela Grottola, certo che non è indispensabile, ma è anche vero che è naturale in quanto è un derivato delle proteine vegetali e non di origine sintetica (quale ad esempio molti aromi “naturali”). /Andrea

  3. Purtroppo è un grosso problema…le argomentazioni scandalistiche fanno presa molto più dei contenuti scientificamente validi, probabilmente perchè questi ultimi sono più difficili da trovare, leggere e soprattutto capire. C’è pieno il web di fuffa di qualsiasi genere. Poi, manca l’umiltà di sapere di non sapere…e questa è un’altra storia. Affermare di non mangiarlo, ad esempio, è assurdo, visto che si trova anche negli alimenti “naturali” 😉 🙂

  4. nel frattempo visto che non è indispensabile…io non lo mangio (ho anche la colite) nè lo faccio mangiare ai miei bimbi preferendo alimenti più “naturali”….

  5. voglio solo ricordare che la tossicità del glutammato è ancora dibattuta tant’è che  il “Decreto Ministeriale n° 209 del 27/02/1996 – Regolamento concernente la disciplina degli additivi alimentari consentiti nella preparazione e per la conservazione delle sostanze alimentari in attuazione delle direttive n. 94/34/CE, n.94/35/CE, n. 94/36/CE, n. 95/2/CE e n. 95/31/CE”regolamenta che il Glutammato Monosodico (MSG) non è ammesso negli alimenti per l’infanzia. E’ una norma di carattere cautelare e mi pare un’ottima cosa. Inoltre il glutammato è prima di tutto un’eccitotossina e questo lo conferma anche Bressanini . Il glutammato è vero che è presente negli alimenti in maniera naturale, anche nel latte materno, ma in quantità mai esagerata, tant’ che spesso come dicevano gli natichio è la dose che fa il veleno! Infatti con l’assunzione di glutammato il rischio è di esagerare e le eccitotossine in grandi quantità possono provocare danni poichè attraversano facilmente la barriera ematocefalica del bambino che non è ancora completamente formata fino ai 3 anni circa di età e causano innumerevoli infiammazioni. Andrea non cercare su pubmed glutammato ecc ma cerca dgli effetti delle eccitotossine allora sì che ne troverai di articoli!!! Ma d’altronde la situazione del glutammato è un po’ come quella dell’aspartame tanto sciorinata da Bressasini…ma fino a quando Report non ne farà una puntata il “bressanini” della situazione col cavolo che si metterà a ragionare con la propria testa e a studiarsi le cose….vabbè….ma d’altronde sono felice che ci siano dei “genitori autosvezzanti mica infallibili” che per fortuna ragionano con la propria testa e non con quella del blogger di turno…:)

    1. RossanaLiberatoscioli mi chiedo che senso abbia il divieto (cautelare) o come venga sorvegliato, considerando che il glutammato compare in 100 forme diverse e sotto 1000 nomi diversi… Per non parlare del tanto decantato parmigiano che ne contiene a bizzeffe.
      Quello che andrebbe fatto (e sicuramente esiste, ma non so dove) è uno studio che paragoni noi, che consumiamo poco glutammato, ai cinesi che lo usano in continuazione (e che non sembrano essere afflitti da problemi)

      1. andrea_ RossanaLiberatoscioli  Andrea tu ti basi sull’articolo di Bressanini che credo abbia un po’ di tempo… ma la nuova normativa sugli additivi alimentari è cambiata e innanzitutto i cosidetti grassi idrogenati e affini sono stati vietati e la norma prevede che la presenza di glutammato venga dichiarata ora! per quanto riguarda la sindrome da ristorante cinese mi pare un nome simpatico per descrivere banali sintomi che potrebbero essere rinconducibili a qualsiasi cosa…per quanto mi riguarda i pericoli delle eccitotossine sono ben altri! Per quanto riguarda lo studio comparativo non ne ho idea se esista o meno e nemmeno mi interessa perchè sarebbe uno studio che avrebbe troppe variabili credo…il punto è che tu ti basi su questo nome che porta in causa il mangiare “cinese” ma non dimentichiamoci che il mangiare cinese “europizzato” o “commerciale” è molto diverso da quello reale della popolazione cinese media…

        1. RossanaLiberatoscioli a dire il vero la sindrome non l’avevo mai sentita fino all’altro giorno (per cui non ne ero affetto 😀 ), comunque non è il tipo di cucina che ha importanza, ma il fatto che in oriente il glutammato venga consumato regolarmente. Se tu invece lo metti nella pasta non credo faccia differenza 🙂 Di sicuro ciò non toglie che possa essere comunque dannoso, ma di posti dove sia stato vietato non ne conosco. 
          Ora non mi venite a dire che è tutto grazie alla lobby del dado da brodo che non vuole che si vieti e che controlla OMS/FAO, EUFIC e Food and Drug Administration americana.

        2. andrea_ RossanaLiberatoscioli provo ad essere più chiara:  il fatto che in oriente il glutammato sia ampiamente diffuso non è  vero! per intenderci è invece diffuso nella cucina orientale del ristorante cinese di roma in via bagno borbonico 4…( oddio spero che non ci sia nessun ristorante cinese a questo indirizzo sennò mi accusano di diffamazione! :D) Questo perchè hanno bisogno di un insaporitore per dare sapore a cibi di bassa qualità . Così come troveremo glutammato molto probabilmente nel fast food sotto casa o nei cibi pronti del supermercato..Nella VERA cucina cinese  o giapponese non usano glutammato ma un alga che contiene glutammato e il cui uso non è nè quotidiano nè diffuso come pensiamo noi! per quanto riguarda la questione delle lobby quello che posso dirti è che se hai visto la puntata sull’aspartame di report l’idea non è poi così remota eh! 😀 a proposito di report…a quanto pare c’è una puntata pure sul glutammato… http://www.report.rai.it/dl/Report/puntata/ContentItem-712460b6-f9fa-4499-a545-a0344610f82e.html quando ho un attimo la guardo anche io! 😉

        3. RossanaLiberatoscioli a Report il glutammato alla fine sembra piacere. Avevo letto il transcript, ma poi non mi sembrava il caso di inserirlo.

        4. andrea_ RossanaLiberatoscioli  io non trascurerei però questa frase ” The recent rapid increases in world production and consumption of MSG are related to rapid increases in Chinese production and consumption” d’altronde nemmeno da quelle parti sono immuni al consumismo….come ti dicevo più sopra la VERA cucina cinese non è che utilizzi glutammato a gogo eh! quindi è forse difficile quantificare i veri “danni” visto che la cosa è piuttosto recente…

        5. andrea_ RossanaLiberatoscioli guarda finchè non lo vedo non posso dirti se a report sembra o meno piacere….questa è forse una tua interpretazione 😉

    2. RossanaLiberatoscioli   sono d’accordo, a parte Report che purtroppo è fra i tanti programmi a fare controinformazione…fino ad un certo punto,   chinando poi la testa quando serve.

    3. RossanaLiberatoscioli “è la dose che fa il veleno” lo diceva Paracelso, non i “natichio” (forse volevi dire gli antichi? :-D), e sono d’accordissimo, questo vale sempre. seguo da molto tempo Bressanini e posso dirti che è sempre molto critico verso le puntate “scientifiche” di Report, proprio perchè pensa con la sua testa ed ha parlato a lungo anche della questione dell’aspartame. non ho capito cosa intendi dire, se la critica è nei confronti di Report o di Bressanini.

      1. CosmicMummy1976 RossanaLiberatoscioli è ovvio che il mio era un errore di digitazione…la parola era “antichi” e lo so che l’ha detta Paracelso ma onestamente non capisco il senso di questa puntalizzazione. Quello che intendevo è che per fortuna ci sono persone che ragionano con la propria testa e non hanno bisogno nè di Report nè di Bressanini nè di Piero Angela o chi per loro per farsi un’opinione

        1. RossanaLiberatoscioli, beh… io sarò cretino, ma di Bressanini e di Angela io ne ho bisogno. Non ho il tempo e, soprattutto, conoscenze e capacità per affrontare determinati argomenti, per cui mi affido al Bressanini che su determinati argomenti ne sa di più di me, così come lui leggerà il nostro blog per debunkare il baby food :D:D
          L’alternativa qual è? Albanesi.it? Sul MSG ci ha un po’ deluso; ci affidiamo ai vari siti naturopati, oilistici, sciamanici, ecc. ecc? Hhmmm… Preferisco trovare un contro-Bressanini che scriva in modo chiaro e di facile comprensione e che mi lasci una bibliografia consultabile e poi ne riparliamo (o magari ne parlano tra loro…).

        2. andrea_ Andrea ognuno trova il proprio punto di riferimento…i miei non sono questi ( nemmeno Albanesi per tua informazione)  e mi viene da dire per fortuna! visto che Bressanini sdogana il glutammato, ma come avrai  potuto leggere tu stesso la norma italiana lo vieta per i bambini e il dott. Piermarini ha chiarito benissimo certe osservazioni d al punto di vista medico… 😉

        3. RossanaLiberatoscioli andrea_ insomma o sei onniscente e hai tempo infinito per leggere tutta la letteratura, oppure ti leggi articoli di divulgazione, lo spirito critico sta anche nel saper scegliere gli autori giusti. Le Scienze è una rivista autorevole, chi ci scrive ha dei curriculum di tutto rispetto, per questo motivo mi fido di ciò che pubblica. tanto più che quando scrivono di argomenti di cui sono competente non ho mai trovato articoli che non mi abbiano convinta. a differenza per esempio di Repubblica, di strafalcioni scientifici ne ho letti tanti (unità di misura sbagliate, tanto x citarne uno) quindi non mi fido – a meno che l’articolo non sia scritto da un nome che ritengo autorevole – di ciò che pubblica. idem x la TV, Report (o altre trasmissioni che fanno capo alla stessa redazione) l’ho considerata una buona trasmissione quando si è trattato di questioni politiche, economiche, ecc., quando si è parlato di argomenti scientifici ho notato (e non solo io) degli errori molto gravi nel metodo, oltre che nei contenuti. dunque per me non più è una trasmissione attendibile. chi mi garantisce che quando parlano di argomenti che non conosco non seguano ancora una volta il loro metodo del “voglio dimostrare una cosa dunque mi rigiro le cose come pare a me”? hai detto bene tu, ognuno si sceglie i propri punti di riferimento. e le differenze stanno tutte lì. detto questo, mi spiace che te la sia presa per la storia di Paracelso, la precisazione era giusto per amore mio della precisione, la frase sui natichio era per ridere, capita anche a me di fare errori di quel tipo e lo trovo buffo. del resto ti avevo messo anche un :-D, pensavo fosse chiaro.

        4. CosmicMummy1976 RossanaLiberatoscioli andrea_  Non preoccuparti Cosmic non me la sono affatto presa…. ultimamente sono di fretta e le emoticon le lascio spesso per strada

  6. Pe me invece questo articolo è un esempio da manuale di disinformazione, mi auguro colposa.  
    “…. in pochi sanno che viene ritenuto sicuro dall’OMS/FAO; il suo utilizzo viene codificato anche all’interno del http://www.codexalimentarius.net/gsfaonline/additives/details.html?id=276, che, vi ricordo, è lo stesso che regola la composizione dei latti formulati”.
    Personalmente NON mi sento rassicurata da queste roboanti istituzioni e credo di avere delle buone ragioni per farlo.
    La ricerca scientifica è sovvenzionata da enti privati e pertanto non è attendibile. 
    La normativa sui latti formulati è talmente tanto accurata ed attendibile che le latte per formula in polvere sono tuttora (e chissà fino a quando) smaltate in BPA!
     Siamo sempre lì: sempre a chiedere al fornaio, o al garzone del fornaio, o al sindacato dei fornai, se il pane è buono….
    Ma certo che il pane è buono! E ora, torniamo pure a dormire il sonno della ragione di Goyana memoria .

    1. GradipoAnilina non mi è chiaro in che senso dici che faccio disinformazione e se così dov’è che dovrei trovare l’informazione vera… Su albanesi.it? Per lo meno ho messo i riferimenti bibliografici per controllare se quello che dico è giustificato o meno…
      Hai letto l’articolo di Bressanini che ho linkato? Lui è l’esperto in materia, io cerco solo di fare il possibile.
      In ogni caso, anche se vero che della ricerca scientifica sia sovvenzionata da privati, nessuno vieta ad altri studiosi di pubblicare un articolo diverso che contraddice quello “privato” ed è così che funziona nella comunità scientifica… Non sarà un meccanismo perfetto, ma non c’è a disposizione uno migliore. Per altro, io non sono chimico, per cui come faccio a giudicare in modo informato se il glutammato è sano? Posso dare un’occhiata ad alcuni articoli scientifici, ma certo non a tutti dato che mi mancano tempo e, soprattutto, le conoscenze tecniche necessarie, per cui mi devo fidare per forza degli enti preposti. O forse dici che devo credere di più a un qualche blog…?
      Hai letto questo sull’argomento?
      http://www.autosvezzamento.it/il-metodo-scientifico-non-e-unopinione/
      Se l’OMS/FAO sia un ambiente corrotto fino al midollo non lo so, ma non si può sbandierare l’OMS a ogni pie’ sospinto per dire che bisogna allattare al seno, ecc. ecc. e un minuto dopo dire che è corrotto non appena dice qualcosa che sembra non coincidere con i nostri convincimenti. È chiaro che le conoscenze si evolvono, e le normative di conseguenza cambiano (spesso molto lentamente), ma quella del glutammato è una diatriba che va avanti da quando sono nato, ma da quello che ho letto non mi sembra che si facciano passi avanti nella ricerca che ne giustifichi la restrizione del suo uso.
      Se hai informazioni ATTENDIBILI che dicono il contrario, facci sapere 🙂

      1. andrea_ GradipoAnilina

        Ciao Andrea, parto dall’ultima osservazione che hai fatto per precisare innanzitutto che non ho mai giudicato l’importanza dell’allattamento al seno in relazione all’opinione dell’OMS, ma nemmeno sono caduta nella subdola trappola inversa: quella di giudicare l’OMS un organo affidabile in virtù del suo endorsement all’allattamento al seno.
        Non ho nemmeno molta fiducia in albanesi.it, che sotto molti profili è decisamente arretrato o quantomeno impreciso, quindi veniamo al secondo punto: non è albanesi la mia fonte.
        Secondo la mia opinione – opinione che mi sono formata in 10 anni di lavoro su questi temi (salute, alimentazione, inquinamento ambientale, ed informazione corretta) – non ha alcun senso  affermare, come fa la tua collega nell’articolo sopra citato, che se una cosa, in decenni di controversie, non è stata verificata in ambito scientifico, allora “non esiste” (sic). E dico questo per diverse ragioni. Vedo di elencarne un paio.
        L’assioma secondo il quale la verità ufficiale è sempre frutto dell’applicazione rigorosa del metodo scientifico e quindi è “attendibile” non mi trova d’accordo. Ci sono molti modi per applicare il metodo scientifico e produrre risultati del tutto insignificanti  o addirittura provare il falso, e questo è stato fatto innumerevoli volte manipolando i dati, comparandoli in maniere errate o arbitrarie, selezionando i campioni ed i gruppi di controllo in modo “furbo” .
        La ragione piu’ vistosa di cio’ è, come dicevo, il palese conflitto di interesse degli enti che sovvenzionano la ricerca scientifica. E’ raro che uno scienziato si trovi a lavorare in condizioni di assoluta libertà di ricerca. Non sono pochi i casi di liberi ricercatori che sono stati offesi in varie -piu’ o meno gravi – modalità  per aver ostinatamente divulgato scoperte troppo scomode e molto interessanti .
        In conclusione, allo stato dell’arte un ente istituzionale “affidabile” non esiste. Potrebbe forse esistere in un ipotetico mondo nel quale la salute pubblica non entrasse in collisione con sanità privata, a nessun livello.
        Aggiungerei un accenno, ma niente piu’ che un accenno per evitare di finire OT, al fatto che nel nostro mondo non tutto è “oggettivo, riproducibile, verificabile”. 
        L’abbandono della dimensione del sacro in favore della pura ragione, maturato nell’Illuminismo, lascia irrisolte molte questioni e finisce per generare un’attitudine di venerazione nei confronti della scienza , delle sue scoperte e dei suoi dogmi; attitudine che di “scientifico”non ha piu’ nulla! In altre parole, la superstizione buttata fuori dalla porta è rientrata dalla finestra, cambia solo l’oggetto della sua venerazione: la scienza è la nostra religione, lo scienziato il nostro sciamano… e le nostre nuove certezze non sono meno effimere delle precedenti. Non di sola scienza vive l’uomo:  CosmicMummy potrebbe leggere un po’ di Jung.
        Venendo al glutammato, semplicemente  leggendo qui
        http://ep.physoc.org/content/early/2005/12/31/expphysiol.2007.039222.full.pdf
        qui
        http://www.stanford.edu/group/hopes/cgi-bin/wordpress/2011/06/about-glutamate-toxicity/
        e qui
         http://www.neurotransporter.org/glutamate.html
        ,  anche un assoluto profano conclude che il glutammato ha  delle riconosciute potenzialità neurotossiche e che è particolarmente dannoso per certi soggetti;  mi sembra sensato ritenere che  questa sostanza di sintesi chimica non sia il condimento ideale per il nostro cibo e che sia meglio evitarlo per quanto possibile.

        1. GradipoAnilina, poi do un’occhiata a quei link con calma. Dico solo che il glutammato non è un prodotto di sintesi chimica (tipo, ad esempio, gli aromi), ma occorre naturalmente dappertutto è solo una questione di “estrarlo” in maniera efficiente. All’inizio si faceva con la famosa alga kombu, ma ora hanno trovato processi di fermentazioni più efficaci. Ciò non toglie che il glutammato ci circonda e lo mangiamo sempre, tutti i giorni. È questione di quanto…

        2. andrea_ GradipoAnilina   E’ senz’altro questione di quanto e anche di quale, non vedo come si possa equiparare una sostanza naturalmente presente ad una di sintesi chimica. Anche l’aroma-naturale (natural-identico) è una copia esatta della molecola presente in natura, ma non è quella molecola e non riesce nemmeno ad avere lo stesso sapore. E’ piu’ probabile che siano i nostri mezzi ad essere approssimativi quando diciamo che due molecole sono “indistinguibili”.

        3. GradipoAnilina, non voglio dire stupidaggini dato che non è il mio campo, ma non mi sembra per niente la stessa cosa. Prendi ad esempio la vanillina che comprende lo 0% di vaniglia e il 100% di non so che composto. Per esempio leggo da wikipedia:
          La vanillina in commercio, usata in pasticceria, in profumeria e in quasi tutti i prodotti igienici, è di origine sintetica. La si prepara per http://it.wikipedia.org/wiki/Ossidazione dell’http://it.wikipedia.org/wiki/Eugenolo con http://it.wikipedia.org/wiki/Permanganato_di_potassio o http://it.wikipedia.org/wiki/Ozono oppure per reazione del http://it.wikipedia.org/wiki/Guaiacolo con http://it.wikipedia.org/wiki/Formaldeide in un lento processo che ha tempi di reazione dell’ordine dei giorni. 
          Invece il glutammato, se ho capito bene, viene prodotto sfruttando la fermentazione batterica (mentre per un periodo a cavallo tra gli anni 60 e 70 era fatto con sintesi chimica). Ripensandoci, quindi, non deve sorprendere che talvolta lo chiamano “estratto di lievito” 🙂

        4. andrea_ GradipoAnilina
          Il glutammato monosodico (MSG) prodotto tramite fermentazione contiene svariate sostanze che non sono presenti nel glutammato presente in natura. Quest’ultimo contiene esclusivamente acido L-glutamico, mentre l’MSG (di produzione umana) contiene acido L-glutamico e acido D-glutamico, oltre ad acido piroglutamico ed altri residui, variabili a seconda delle sostanze di base utilizzate per la fermentazione. Nell’MSG prodotto per idrolisi sono anche presenti propanoli (classificati come cancerogeni) .

        5. GradipoAnilina  allora, ho dato un’occhiata rapidissima
          Il secondo (Stanford) non l’ho neanche visto perché è un blog. Se vuoi ti faccio leggere uno di Yale che dice l’opposto.
          Il primo parla di un articolo dove hanno iniettato a dei topi appena nati del glutammato e ne hanno osservato i risultati. Sicuramente tutto fatto bene e i risultati sono ottimi. E allora? Non è diverso dallo studio che ho riportato nel post e che parlava di topi a cui davano da mangiare dosi massicce di glutammato. I risultati non sono trasportabili direttamente all’uomo.
          Il terzo sembra interessante, ma non ho capito dove debba leggere e non l’ho trovato facilissimo da capire, al di là di considerazioni generali (chiaramente un problema mio e non una critica a quello che dicono e a come lo dicono).

        6. @GradipoAnilin
          Anilina, ho letto il tuo commento con molto interesse e come spesso
          accade adesso mi trovo con un piede di qua e uno di la’.
          Mi colpisce particolarmente il punto scienza=religione di oggi e devo
          dire che mi trova quasi del tutto d’accordo. Pero’ la domanda a me
          rimane in testa e’: allora a chi e’ che devo dare retta? Io, persona
          qualsiasi, genitore qualsiasi non ho gli strumenti per discernere, non
          ho il tempo per approfondire tutti gli argomenti di questo mondo (se
          anche ci fermiamo a solo quelli alimentari, sono davvero troppi) a chi
          mi devo affidare? E’ ragionevole affidarsi al consiglio della tizia X
          nel gruppo per pochi intimi di FB? E’ ragionevole fermarsi ai primi
          risultati di una ricerca su Google? Convegni? Libri? Tenuti da chi?
          Scritti da chi? Non fidatevi della ricerca scientifica, allora di chi
          ci fidiamo? Di nessuno, credo. Certo, usiamo lo spirito critico di cui
          parla Cosmic piu’ sotto, ma lo spirito critico (che spesso si tramuta
          in spirito criticone) piu’ lo applichi e piu’ ti si apre una voragine
          sotto ai piedi. Socrate la sapeva lunga.
          Quando qui la gente ti chiede “gli posso dare questo? gli possono dare
          quello?” cosa altro si puo’ dire se non “le autorita’ dicono cosi’,
          per il resto scelta tua”.
          (scusate la formattazione del testo ma il.computer mi sta mettendo a.dura prova!)

        7. andrea_ GradipoAnilina Il blog della Stanford è un educational sulla corea di Huntington e racconta la pura verità: l’acido L glutammico è tossico per il cervello ed è quello che si cerca di contrastare farmacologicamente in corso di lesioni intracerebrali. Quello che va chiarito è, tuttavia, che l’acido L glutammico, che è essenziale per il funzionamento del cervello, è tossico solo quando, per traumi o ictus, esce dalle cellule cerebrali e passa nello spazio extracellulare, e in questo caso per far danno ne bastano quantità modestissime.  L’acido L glutammico presente nel sangue invece  non fluisce liberamente nel cervello ma viene, e ci mancherebbe che non fosse così, regolato efficientemente da meccanismi di “barriera”, così come avviene come per tante altre sostanze (anche la ghiandola mammaria ha la sua barriera). In più l’acido L glutammico è il principale carburante della mucosa intestinale e si calcola che fino al 95% di quanto si presenta all’assorbimento, anche in caso di dosi elevate, venga metabolizzato immediatamente. In conclusione, non siamo fatti poi così male da non sostenere piccoli insulti quotidiani;  giusto evitare ogni eccesso. E si vive anche senza additivi a base di glutammato.

        8. GradipoAnilina andrea_ non posso che essere pienamente d’accordo! la penso esattamente alla stessa maniera! 😉

        9. andrea_ RossanaLiberatoscioli non so se ho sbagliato io a postare oppure se è il blog che funzioan così…bo? comunque mi riferivo al commento di GradipoAnilina: “Ciao Andrea, parto dall’ultima osservazione che hai fatto per precisare innanzitutto che non ho mai giudicato l’importanza dell’allattamento al seno in relazione all’opinione dell’OMS, ma nemmeno sono caduta nella subdola trappola inversa: quella di giudicare l’OMS un organo affidabile in virtù del suo endorsement all’allattamento al seno….ecc ecc.”
          Non ho nemmeno molta fiducia in albanesi.it, che sotto molti profili è decisamente arretrato o quantomeno impreciso, quindi veniamo al secondo punto: non è albanesi la mia fonte.

        10. andrea_ RossanaLiberatoscioli  ok è ufficiale o mi è impazzito il computer o il blog…. 😀 la parte di albanesi era compresa nel commento di anilina ma credo si capisca…insomma sono perfettamente d’accorod con lei e il suo punto di vista sulla scienza.

        11. Gloria_ apprezzo la tua franchezza e capisco le tue ragioni. In effetti di primo acchito la giungla dell’informazione sul web sembra troppo intricata per offrire una via; ma ad un attento, paziente esame la verità viene quasi sempre fuori. Certo, cercarla è un lavoro.
           Purtroppo blogs come quello dei “gate-keepers” Bressanini o di Attivissimo fanno presa proprio sulle persone che non hanno tempo e modo di documentarsi autonomamente in modo esaustivo, cosa effettivamente possibile in rete per la maggioranza degli argomenti.
          Una buona “rule of thumb” per il profano di qualsiasi argomento è quella di seguire i soldi….l’argomento “autorevole” e tranquillizzante che offre il braccio a chi ha degli interessi economici da sostenere non mi convince mai a priori, anche e soprattutto se gli avversari “allarmisti” sono una ciurma disorganizzata ( la confusione e la carenza di mezzi sono tipico segnale di mancanza di sponsor). Come minimo ne trarrei una lezione di prudenza: nel dubbio, evitiamo sempre di rischiare; se un prodotto o un alimento – come il glutammato, l’aspartame, o il forno a microonde – è molto controverso, teniamoci alla larga dal potenziale pericolo.
          Tu scrivi “E’ ragionevole fermarsi ai primi risultati di una ricerca su Google?” Fermarsi ai primi risultati non è mai ragionevole, anzi occorre tenere gli occhi bene aperti ed essere disposti a rivedere la propria idea negli anni. Anche io ho preso qualche cantonata. 
          Socrate la sapeva lunga, e in questo hai perfettamente ragione; infatti fu condannato a morte da una “democrazia” che viveva il suo momento piu’ fulgido.

        12. GradipoAnilina Gloria_  GradipoAnilina posso dire che ti adoro? 😀 mi rubi le parole…manco se mi fossi clonata potrei essere più d’accordo!

        13. GradipoAnilina Anilina, capisco bene quello che dici, ma non ne sono del tutto
          convinta. Non credo che tutti noi si abbia la possibilita’, per
          cultura, carattere, tempo e interesse, di fare questo genere di
          ricerche. E’ un approccio per pochi e che non garantisce frutti. Mi
          sta bene in teoria, pero’ portiamo il discorso dal generale al
          particolare e pensiamo a questo sito e alle informazioni che la gente
          che viene qui chiede tanto spesso: gli posso dare questo? Gli posso
          dare quello? Cos’e’ che gli fa male? Pensiamo che qui stiamo parlando
          fondamentalmente di alimentazione e di genitori di bambini piccoli,
          genitori di estrazioni e culture molto molto varie tra loro. E’
          realistico pensare che si mettano a fare ricerche del genere e che
          arrivino davvero alla verita’? (ma esiste sul serio? io sarei per il
          no…). A me sembra un modo di farsi giustizia da soli che non
          garantisce risultati. Non contesto il fatto che ufficiale non vuol
          dire necessariamente giusto e vero, no, anche io non ho questa fiducia
          nei “superiori”, ma cercare la verita’ su internet e credere di averla
          trovata… no, non mi convince.
          Sai qual e’ la cosa buffa (si fa per dire…)? Il bello
          dell’autosvezzamento, uno dei belli per me…, era il saluto
          definitivo alle incertezze, alle insicurezze: puo’ mangiare tutto, usa
          il buon senso e vai tranquillo! Ma ultimamente, in seguito alla
          maggior apertura verso gli utenti con la pagina Facebook e con il
          blog, sembra che si stia ricadendo tutti nell’incertezza e nel dubbio,
          stiamo sostituendo le tabelline di svezzamento con altre regole e
          regolette che pero’, se non possiamo trovare un riscontro
          verificabile, per noi rimangono validi tanto quanto il consiglio della
          nonna. Mi spiego: ci sono giorni in cui siamo bombardati da commenti
          (oltre alle critiche sotterranee, sotterranee perche’ si nascondo
          magari in gruppetti facebook dove agiscono come la carboneria contro
          di noi, contro la nostra “ignoranza in materia”.. E che vi credevate??
          Come se stessimo qui a fare del male a qualcuno, e di proposito! – a
          proposito, perche’ dici “spero colposo” nel primo commento?).
          Dicevo… commenti che arrivano sempre insieme ad allarmi che spesso
          travalicano il consiglio o il “warning” e diventano oserei dire
          terroristici e piuttosto aggressivi: “Questo e’ VELENO!!” seguiti, se
          va bene, da discussioni a colpi di link e di titoli di libri. Allora
          il problema (per ME oramai molto grosso) e’: sarebbe accettabile da un
          sito di IGNORANTI quali siamo fare da megafono a ipotesi, notizie,
          teorie, chiamatele come vi pare, che non sono riconosciute
          UFFICIALMENTE? Chi sono io per dare consigli di carattere scientifico
          facendo da cassa di risonanza per lconvinzioni altrui? Posso farmi
          portavoce di una causa che non posso approfondire? No, non sarebbe
          accettabile. E soprattutto non e’ questo lo scopo di questo posto e
          non e’ questo quello che voglio fare! Qui siamo genitori, tra
          genitori, e ci interroghiamo – pubblicamente – su quesiti ai quali
          proviamo a rispondere – pubblicamente. Stop. Probabilmente c’e’
          qualcosa da ricevere, ci proveremo.
          Ecco, adesso vi ho raccontato tutte le mie frustrazioni  (e mi sa che
          sono andata anche OT)

        14. GradipoAnilina andrea_ la scienza non si basa su nessun dogma, casomai su principi e teoremi, su esperimenti e analisi dati. il metodo scientifico non è perfetto, può sbagliare, si può correggere e perfezionare, ma al momento è il più affidabile (attenzione IL PIU’ affidabile, non affidabile in assoluto). avere fiducia in un metodo non significa credere in un dogma. essere convinti che dietro qualunque risultato o ricerca, o dietro qualunque istituzione ci siano interessi economici e lobby per me è come credere a un dogma. Ringrazio per il consiglio di leggere Jung, di cui ho solo vecchie reminiscenze liceali, però mi piacerebbe che il giudizio sui risultati della ricerca scientifica non fosse influenzato da correnti di pensiero di un secolo fa. certo che l’uomo non vive di sola scienza, diciamo che però la scienza ha permesso la vita e la salute di molte persone.

        15. GradipoAnilina andrea_ fra l’altro tutta questa venerazione della scienza non la vedo, altrimenti non staremmo nemmeno qui a discutere (e ripetere sempre le stesse cose). non vorrei una venerazione acritica, ma un po’ più di rispetto per la scienza e gli scienziati sarebbero auspicabili.

        16. QED: è la dose che fa il veleno …
          Un giorno ho seguito un resoconto di uno studio scientifico (credo sulla BBC), secondo il quale la cosa in assoluta più tossica, per ogni forma di vita, è … l’ossigeno. Ogni battito cardiaco che permette l’immissione di quel letale ossidante nelle nostre cellule ci avvicinerebbe pertanto alla morte, ragion per cui le tartarughe, che hanno un battito molto lento, e le persone che coltivano la calma zen, vivono più a lungo.
          Detto ciò, per me adulta, quale quantità di glutammato non-naturale, consumata occasionalmente perché a dire il vero non mi piace più di tanto come sapore, avrà effetti neurotossici equivalenti ad un bicchiere di mojito?

        17. alexaleaia hahaha… a dire il vero io non so neanche che sapore abbia considerando che il dado non lo usiamo da parecchio e il glutammato in bustine non so dove si compri (presumo al supermercato cinese, ma il pù vicino è lontanuccio).

          Ripensandoci… leggevo che da solo o non sa di niente o è cattivo. Va usato proprio in concomitanza con altri cibi.

        18. allora diciamo che non dà tutto quel meraviglioso sapore ai cibi.
          Comunque, è dalla notte dei tempi che si usano le spezie più varie per camuffare il sapore sgradevole di alcuni cibi: nel Medioevo, i mrecanti si scapicollavano in capo al mondo tra mille pericoli e il pepe valeva più dell’oro, per non parlare dello zafferano, perché i nobili mangiavno molta carne e cacciagione, e non avevano il frigorifero per tenerla al fresco tra due caccie.

        19. Gloria_personalmente dalle pagine del mio blog mi limito a segnalare alimenti o strumenti la cui pericolosità è notevolmente controversa  e a sconsigliarne caldamente l’uso. Dal momento che una insalata di tonno oggi è diventata una roulette russa, frequento -ed invito a frequentare- la sponda dei molto prudenti. Mi pare altresì ovvio che non mi interessi, nello sconsigliare sempre, comunque e a chiunque di mangiare tonno (è un semplice esempio), l’opinione del pescatore di tonni, del produttore di tonni in scatola o del creditore di quest’ultimo: le considero interferenze perlomeno dubbie nel percorso di chi cerca di costruirsi un piccolo “manuale di sopravvivenza” alle condizioni di vita odierne (posso dirlo? tutt’altro che rosee, generalmente parlando). 
          L’ufficialità non è per me un sigillo di garanzia, proprio perchè la deplorevole commistione di pubblico e privato l’ha resa poco piu’ che una patacca.
          Non pretendo nè spero di trovare la verità assoluta ma certamente ambisco a trovare una serie di soluzioni reali a problemi altrettanto reali. Spesso queste soluzioni comprendono notevoli rinunce, alcune potrebbero costituire, alla verifica dei fatti, un eccesso di prudenza, ma preferisco cosi’.
          Ho scritto “disinformazione, mi auguro colposa”  perchè nel web  esiste, purtroppo, una nutrita schiera di disinformatori, pagati per sviare l’attenzione e talvolta diffondere vere e proprie menzogne in rete, sempre in difesa di verità ufficiali e di interessi industriali. Ho avuto modo di constatare piu’ volte l’azione di questi personaggi, e questo mi fa stare sempre in guardia.
          Mi sento di dire che il vostro atteggiamento in questa discussione non denota i tratti tipici della disinformazione organizzata, e quindi mi scuso se l’espressione “mi auguro colposa” puo’ aver offeso qualcuno .

  7. Complimenti per l’articolo! ho apprezzato moltissimo sia la scrittura curata e scorrevole, che l’approccio da persona non specialista ma curiosa e capace di approfondire correttamente, che infine la chiarezza del percorso logico e deduttivo. Un ottimo lavoro davvero!

  8. Il tam tam allarmistico della rete e’ proprio identico alle dicerie da bar, davvero nell’era digitale non e’ cambiato niente in questo senso, anzi. Proprio ieri leggevo di qualcuno che dava informazioni molto precise del tipo “questo fa malissimo!” poi aggiungendo “l’ho letto da qualche parte su PubMed, mi pare, ma non ci giurerei” 😀
    Ecco, altra cosa da ricordare e’ che una rondine non fa primavera, ovvero uno studio uno non prova niente. Certo, uno puo’ decidere in coscienze sua che il solo sospetto che una cosa non sia innocua e’ sufficiente per decidere di eliminarla a priori, ma da li’ a diffondere certezze stile “lo sanno tutti che e’ veleno!” ce ne corre.

    1. Gloria_ in realtà è cambiata la dimensione del fenomeno da bar. ed è tutto molto pericoloso. quello che manca è lo spirito critico e secondo me è molto importante insegnarlo ai nostri figli. anzi, è quello che maggiormente pretendo dalla scuola, possiamo fare volentieri a meno delle poesie e delle tabelline imparate a memoria, ma vorrei che gli insegnassero a ragionare con la loro testa.
      purtroppo non è solo la rete a favorire questo meccanismo, ma tante trasmissioni televisive, fra cui anche alcune ritenute “affidabili” come Report. ricordate la storia dell’aspartame? tutti a gridare allo scandalo: l’aspartame è cancerogeno! salvo poi dimenticare che lo zucchero – che l’aspartame dovrebbe sostituire – è una delle sostanze più cancerogene. pare che per raggiungere la quantità giornaliera limite raccomandata dall’UE bisogna bere qualcosa come 20 lattine di coca-cola zero. se hai bisogno di bere 20 lattine di coca-cola al giorno evidentemente il tuo problema NON è l’aspartame.

  9. ottimo articolo! grazie
    personalmente credo poco alle teorie allarmistiche. mi possono dare uno spunto di ricerca, di approfondimento, ma non le prendo per oro colato (come quasi nulla, del resto..)
    comunque per quanto riguarda il glutammato monosodico (e tutto il resto degli additivi alimentari aggiunti qua e la’) per me vige sempre la solita regola: se capita di mangiarne, pazienza. ma cerco di evitarli, proprio per non abituarsi (soprattutto in fase AS) a sapori che non hanno proprio nulla di naturale… poi se ci capita di fare la minestrina col dado comprato… vabbe’! ma sempre meglio col dado fatto in casa, che cambia di sapore di volta in volta (e ci vuole pure poco a farselo..)

    1. CosmicMummy1976  , Bressanini ha assolto il cancerogeno zucchero da ogni colpa,  qui : http://bressanini-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/2009/06/03/miti-culinari-6-lo-zucchero-veleno-bianco/

      1. GradipoAnilina, quell’articolo non l’ho letto molto approfonditamente, ma se a tuo avviso il “cancerogeno zucchero” viene indebitamente assolto possiamo parlarne altrove.

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