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“Occhio al codice!” di ottobre 2012

Logo IBFAN Occhio al Codice!

Alla fine della settimana scorsa ci è stata segnalata l’uscita del nuovo Occhio al codice!, pubblicazione di Ibfan Italia, che questa volta è dedicato interamente all’alimentazione complementare e ai cibi industriali per bambini.

L’industria non ha (…) trovato una soluzione ad un problema, ma ha contribuito a creare il problema per vendere i suoi prodotti come soluzione. (Pag.2)

Invece che condividerlo e basta, vogliamo dedicargli un po’ più di spazio perché il documento è fatto molto bene e merita: merita davvero tanto di girare, essere letto e diffuso il più possibile! Inoltre veniamo citati anche noi con il nostro sito e il recente documento per pediatri e/o genitori, e per questo ringraziamo e gongoliamo non poco 🙂

Dal sito Ibfan:

Con questo numero di “Occhio al Codice!”, di ben 12 pagine, IBFAN Italia analizza i messaggi e le strategie utilizzati dall’industria dell’alimentazione infantile per convincere le famiglie che del baby food non si può fare a meno. Violando il Codice, ovviamente, ma anche minando la salute dei nostri bambini, le nostre abitudini alimentari, l’ambiente.

Anche in questo blog, in più occasioni, abbiamo parlato di baby food, analizzando alcuni dati raccolti sugli omogeneizzati e i liofilizzati, parlando di come la pubblicità faccia leva sulle debolezze dei genitori perpetuando concezioni erronee riguardo l’alimentazione infantile  e anche di questa martellante presenza della figura del medico che ritroviamo così spesso nei messaggi pubblicitari allo scopo, evidentemente, di dare autorevolezza agli spot nel tentativo di spacciare la pubblicità per informazione. Come se ciò non bastasse, per giustificare l’acquisto di beni costosi, lo svezzamento viene anticipato ai 4 mesi, mentre sappiamo che la ricerca, oltre al buon senso, ci conferma che i solidi sono per i bambini di 6 mesi (beh, giorno più o giorno meno) e oltre.

L’Ibfan cita anche la piramide alimentare per la prima infanzia di cui tanto si parlò nel nostro forum all’epoca dei fatti, nonché della memorabile battaglia Plasmon-Barilla!

Di tutto questo e di anche altro si parla in maniera completa in questa uscita di Occhio al codice! Non ve la perdete!

Lo trovate QUI.

Scaricatelo, leggetelo e CONDIVIDETE con noi le vostre opinioni.

(Per facilitarne la reperibilità lo abbiamo inserito anche tra le nostre letture consigliate nella sezione “articoli sullo svezzamento”)

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12 risposte

  1. peggio ancora del pilota automatico, come dicevo qualche giorno fa in un altro post, mi sono resa conto che dietro alla scelta di alimentare i bambini a baby food non c’è solo pigrizia, come pensavo, ma anche tanta disinformazione. o meglio, si prende la pubblicità per informazione. esemplificativi sono i seguenti dialoghi, svoltisi giusto pochi giorni fa: 
    Nina “Oggi è venuta a trovarci Gina con Ginetta. quella bimba è enorme!”
    Pina “é più grande di tua figlia, Ninetta??”
    Nina “beh sì, è più grande di un mese ma è alta il doppio. per dirla tutta non è che sia proprio filiforme…”
    Pina “ma cosa mangia?”
    Nina “ah, porcherie, da sempre… sbobbe, omogeneizati di frutta… ”
    Pina “e Linetta li mangia?”
    Nina “no. ci hanno anche regalato una specie di brick con dentro una purea di frutta…”
    Pina “e dallo a Ninetta!”
    Nina “no, Ninetta mangia la frutta”
    Pina “beh ma vedi, questo brick è sicuramente migliore, è fatto apposta per i bambini… è sostanzioso, vedi Ginetta come cresce bene!”
    Nina “a parte che Ninetta on è certo deperita, magari centra il fatto che i genitori di Ginetta sono due tedeschi del nord di rispettivamente 1.90 m e 2.15 m e larghi altrettanto mentre io sono una povera italiana baffineri che raggiunge a stento 1.65 m…”
    Pina “nooo macché! è che non c’è niente da fare, il cibo per bambini è più sostanzioso, nutreinte, controllato! dallo anche a Ninetta, dalle quel brick che ti hanno regalato, e compragliene! fanno crescere bene!”
    Nina “…”
    Pina: “gli omogeneizzati, le pappine, anche la crema di riso, gliela dai la crema di riso?”
    Nina “a UN ANNO la crema di riso?? no di certo, si mangia il riso!”
    Pina “e con cosa lo mangia il riso?”
    Nina “col cucchiaio!!”
    m/ m/ m/ m/ m/ m/ m/ m/ m/ m/ m/ m/ m/ m/ m/ m/ m/ m/ m/ m/ m/ m/ m/ m/ m/ m/ m/ m/
    Dott. Pina “Ninetta beve il latte?”
    Nina “sì”
    Dott Pina “e quale?”
    Nina “il mio”
    Dott Pina “ma non le può bastare, devidarleillattesennòdiventaintolleranteblablablablabalbal”
    Nina “beh ma mangia latticini”
    Dott Pina “bene, e cosa le dai, il formaggino XXXio, no?”
    Nina “no, parmigiano, formaggi vari, jogurt..”
    Dott Pina “lo jogurt è acido non le fa bene”
    Nina “in alternativa le do la ricotta con dentro la frutta fresca”
    Dott Pina “ma scusa, perché non le dai il XXXttolo?”

      1. andrea_  e invece devo fustigarmi, vengo dal supermercato dove Gina mi ha assistita nell’acquisto di svariati brick di frutta, bastoncini di farro e biscottini vari.. a mia discolpa posso dire che ci attendono 2x 8 ore di treno e un viaggio a/r in aereo. questo per dire che non penso che il baby food vada demonizzato, solo preso per quello che è, un’alternativa comoda. sicuramente potrei portarmi la frutta a pezzi e sarebbe più sana, ma probabilmente annerirebbe e ci impataccheremmo tutte… e di fare i biscottini con le mie mani sti 2 giorni non ho proprio il tempo…

        1. FedeRiot andrea_ devo dire che anche io i frullati in brick senza zucchero aggiunto li ho trovati geniali: soprattutto in viaggio d’estate. La frutta estiva col caldo tende a spatasciare e io avevo sempre resti di “marmellate” in buste che trasudavano nell’onnipresente zainetto fermentando pure…

  2. Mi ha colpito molto il documento. 
    Mi ha colpito il fatto che l’espghan si riunisca nella sede della nestlè :-((((
    Mi ha fatto riflettere su quanto la cultura del cibo industriale ci sia entrata dentro. Riflettevo in particolare sulla nostra (della nostra famiglia) colazione: io sono della generazione del Mulino Bianco, in cui certi prodotti sono diventati preponderanti. La mia infanzia era a base di fette biscottate nel latte, poi i primi biscotti e i primi “cereali” che se ci pensi sono lavoratissimi (guardare gli ingredienti). Ora, e noi siamo delle persone piu’ attente della media direi, e’ solo prodotti da forno industriali.  Il pane e’ scomparso…Lo strano e’ che il resto dei pasti no, ma la colazione in cui la trasformazione c’e’ stata durante la adolescenza, ha “colpito”.  A questo punto devo pensare un po’ a modifiche….

    1. @Alessandra la colazione secondo me é il primo pasto da modificare quando si sceglie un’alimentazione più sana, dato che si tende a mangiare sempre le stesse cose… io da tempo ho mollato i biscotti, merendine, fette biscottate e cereali e müsli pronti per pane nero, plum cake fatto in casa, porridge o fiocchi d’avena/müsli mischiato da me con la frutta fresca.

      1. FedeRiot Scusate… io mi adopero… ci provo… faccio del mio meglio per migliorarmi… ma al lattuccio a colazione NON ci rinuncio.
        Non mi toccate poi gli Oro Saiwa 😀

        1. andrea_ e non ci pensi a queli poveri oro saiwa costretti a perire tra le tue fauci, per non parlare dell’aminoribocchio, il protospartame e il ciccioformaggiame che contengono. ci sono studi che dimostrano che sono stati associati a malanni inenarrabili, informati!

        2. si si si si, i biscotti fanno MALISSIMO, non bisognerebbe mai mangiare dolce a prima colazione, la mattina uova al bacon, fagioli al pomodoro, salmone, aringhe marinate, formaggio, prosciutto, pane e burro (il porridge, non mi piace, è più forte di me), questo si che fa bene! (io adoro mangiare così a colazione, ma bisognerebbe stare schiscissimi sulle quantità, che gli effetti sono assai incicciottiferi…)
          preciso: il croissant non è dolce, lo è il pain au chocolat, ma è una devianza …
          😀 😀 😀

  3. grazie per aver segnalato questo documento!
    lo sto leggendo in questi giorni (il tempo e’ sempre quello che e’..) e mi sto rodendo il fegato per i conflitti di interesse segnalati … aaaarggggghhhh! alla fine chi paga e’ sempre il piu’ debole..
    ma io mi chiedo: con che coraggio un medico dice certe cose, sapendo che le sta dicendo solo perche’ e’ pagato da tal dei tali?
    uffi…
    scusate lo sfogo..

    1. cristina81 mi domando, in alcuni casi almeno, quanto se ne rendano conto o se vanno semplicemente con il ‘pilota automatico’ perché si è fatto ‘sempre’ così…

      1. andrea_ cristina81 di sicuro c’e’ molto pilota automatico.. mi riferivo piuttosto a cio’ che si dice nel documento circa il conflitto di interesse degli autori del documento dell’espghan @in cui si raccomanda,contrariamente a quanto indicato dall’OMS, che“l’alimentazione complementare non dovrebbe essereintrodotta per nessun lattante prima delle 17 settimane, e[che] tutti i bambini dovrebbero iniziarla entro le 26settimane”.@ ecco, queste cose mi fanno girare e stragirare…

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